Forma bilineare simmetrica ristretta degenere

fu^2
scusa la questione di linguaggio, che magari ho sempre chiamato con un altro nome...
ma con scomposizione ortogonale di una matrice cosa intendi?

Risposte
fu^2
si, questa decomposizione la puoi fare esattamente se su $W$ la forma bilineare è non degenere.

Una forma bilineare simmetrica è detta non degere se $g(v,w)=0$ per ogni $w$ appartenente a $V$ allora $v=0$.

quello che serve a te è quindi (se vuoi dirlo con altre parole, essendo che è equivalente a quello che dici te, ma la dimostrazione mi viene più veloce al momento) che $V$ ammette una scomposizione ortogonale in somma diretta per ogni sottospazio $W$ di $V$ rispetto alla f.b.s. $g$ se e solo se $g$ non ammette vettori isotropi, cioè tali per cui $g(v,v)=0$.

la dimostrazione è semplice: se $V$ lo possiamo scrivere come $W \oplus W^\bot$ con $W$ un sottospazio, allora $W\nn W^\bot=0$, cioè se $w\in W$ e $v\inW^{\bot}$, si ha che $g(v,w)=0$.
Supponiamo quindi che $g$ ammette vettori isotropi in $W$ (se non gli ammette in $W$ la scomposizione è possibile, ma noi vogliamo che sia per ogni $W$ sottospazio vettoriale, quindi esisterà almeno un sottospazio che contenga questo vettore isotropo), sia questo per esempio $w$ (per brevità di scrittura possiamo assumere che sia solo uno il vettore isotropo, è equivalente se ne consideri $k$), allora $g(w,w)=0$ ma $w\in W$, cioè $w\in W^\bot$, questo implica $w=0$.

Il viceversa è uguale, se $g$ ammette vettori isotropi, che per semplicità possiamo supporre sia solo $w$, allora definiamo $W=span{w}$, coi calcoli di prima si ricava che $w\inW\nnW^\bot$, ovvero i due spazi non sono in somma diretta.


Convince?

dissonance
Mah, se la metti così mi viene in mente subito la forma bilineare simmetrica di $RR^2$ definita come
$\langle(x_1, y_1);(x_2, y_2)\rangle=(x_1, y_1)((0, 1), (1, 1))((x_2), (y_2))$.
Questa forma non è degenere e però se ristretta al sottospazio ${(lambda, 0)\ :\ lambda\inRR}$ risulta essere la forma nulla, più degenere di così... Forse è un esempio troppo cretino, però.

fu^2
no non mi pare una stranezza:
Infatti la definizione, detta sopra, è: $g$ f.b.s. si dice non degenere se $g(v,w)=0$ per ogni $w\in V$ allora $v=0$.

Se $g$ ammette vettori isotropi (pur essendo non singolare) che so il vettore $v$, allora $g(v,v)=0$ e ovviamente non è degenere, essendo che se prendi un vettore $u$ l.i. da $v$ avrai che $g(v,u)!=0$.

Però se restringi $g$ a $U=span{v}$, scrivendo $g|_U$ avrai che se $u\in U$ allora $u=lambda v$, per qualche $lambda \in RR$ e quindi $g(u,v)=lambda g(v,v)=0$ ovvero $g|_U$ è degenere.

Però questo è vero se il sottospazio è generato da un solo vettore isotropo!

Se $g$ ammette $v_1,v_2$ entrambi vettori isotropi, allora, detto $W=span{v_1,v_2}$ ottieni che $g|_W$ non è degenere in generale su $W$, essendo che $v_1,v_2$ possono non essere ortogonali tra loro, però questo sottospazio non ammette una scomposizione ortogonale.

Quindi il risultato di prima (visto con entrambi i lati, ovvero il se e il solo se) che ho scritto è falso se al posto di vettori isotropi si usa sottospazio degenere (cioè diventa solo sufficiente). Sbaglio? Così a primo impatto ora che ci penso è quindi meglio parlare semplicemente di vettori isotropi...
Spero di non aver detto cavolate :D

ViciousGoblin
Probabilmente il fenomeno incriminato e' che se $b$ e' una forma bilineare e $B$ e' la matrice che la rappresenta non ci sono in generale legami
tra la restrizione di $b$ a un sottospazio e la restrizione di $B$ allo stesso sottospazio (piu' precisamente la matrice che rappresenta la restrizione al
sottospazio dell'operatore rappresentato da $B$). Mi pare che la cosa valga solo se il sottospazio e' invariante per (l'operatore lineare associato a) $B$.

ViciousGoblin
"Sergio":
[quote="ViciousGoblin"]la restrizione di $B$ allo stesso sottospazio (piu' precisamente la matrice che rappresenta la restrizione al sottospazio dell'operatore rappresentato da $B$).

Scusami, ma non riesco a "vedere" una matrice che rappresenta una restrizione ad un sottospazio di un operatore.
Se $B$ è associata a $T:V to V$, è forse diversa la matrice associata a $T|_W:W to W$?[/quote]

Per come la dici tu "risposta non c'e' " in quanto l'associazione tra operatore lineare e matrice dipende dalla base - mentre su $V$ puoi considerare una base canonica, che base metti su $W$ ?

In effetti io parlavo degli operatori lineari coinvolti, per cui e' meglio che chiarisca la cosa in termini di operatori, senza tirare in ballo le matrici.

La questione e' questa: supponiamo che $V$ sia uno spazio vettoriale con un prodotto scalare $<\cdot,\cdot>$. Data una forma bilineare su $V$ (non necessariamente simmetrica) esiste unico
un operatore lineare $B:V\to V$ tale che $b(x,y)=$ per ogni $x,y$ in $V$ (teorema di rappresentazione di Riesz); se poi $b$ e' lineare $B$ e' simmetrico (ma non ci dovrebbe interessare).
Nota che la non degenericita' di $b$ corrisponde a $ker(B)={0}$.

Ora se $W$ e' un sottospazio di $V$ e se su $W$ consideriamo lo stesso prodotto scalare, per lo stesso motivo esiste $B':W\to W$ tale che
$b(x,y)=$ per ogni $x,y$ in $W$
Sara' mica $B'=B|W$ ? In generale no perche' $B|W$ pur essendo definito su $W$ non va a finire in $W$ ma in $V$.

ViciousGoblin
Aggiungo qualche dettaglio al messaggio precedente che ho dovuto chiudere in fretta.

Con le stesse notazioni di prima hai che
$B'=P(B|_W)$ dove $P:V\to W$ e' la proiezione ortogonale su $W$. Per vederlo nota che, se $x,y\in W$,
$ = = = b(x,y)$ (infatti se $y\in W$ e $x\in V$ $ = $)

Quindi $B'=B|_W$ solo se $PBx=Bx$ per ogni $x$ di $W$ cioe' $B$ manda $W$ in se' ($W$ e' autospazio per $B$).

NOTA
Detto in maniera piu' formale $B'=i^\star\circ B \circ i$ dove $i;W\to V$ e' l'immersione e $i^\star$ e' la sua aggiunta (che si vede facilmente essere la proiezione)

ViciousGoblin
Provo a risponderti usando le matrici (che purtroppo non sono intrinseche, ma tant'e')

Siano $V$ uno spazio vettoriale e $W$ un suo sottospazio. Fissiamo una base $\hat v_1,...,\hat v_n$ in $V$ e $\hat w_1,...,\hat w_k$ in $W$ (con $k
Prendiamo $b:V\times V\to RR$ una forma bilineare - simmetrica se vuoi. Allora posto $b_{i.j}:=b(\hat v_i,\hat v_j)$ risulta che la matrice $n\times n$ $B=(b_{i,j})$ rappresenta $b$ su $V$
nel senso che $b(\sum_i x_i \hat v_i,\sum_j y_j \hat v_j)=\sum_{i,j}x_iy_jb_{i,j]$. Oppure se dato $v\in V$ indico con $\bar v$ il vettore colonna delle coordinate di $v$ rispetto alla base di $V$
posso scrivere $b(u,v)=(\bar u)^T\cdot B\cdot \bar v$ ( dove "$\cdot$" indica il prodotto matriciale) .
Nota che la simmetria di $b$ si riflette nel fatto che $B$ e' simmetrica, ma non serve ad altro. '

Analogamente la matrice $k\times k$ $B'$ di elementi $b'_{i,k}:=b(\hat w_i,\hat w_j)$ rappresenta la restrizione di $b$ a $W$ (rispetto alla base dei $\hat w_j$).

Che relazione c'e' tra $B$ e $B'$ ? Per questo dobbiamo considerare la matrice $H$ che moltiplicata per le coordinate di un vettore $w$, rispetto a $\hat w_1,...,\hat w_k$, restituisce
le coordinate di $w$ rispetto a $\hat v_1,...,\hat v_n$.
In altri termini la colonna $j$-esima ($j=1,...,k$) della matrice $H$ sara' formata dalle $n$ coordinate di $\hat w_j$ rispetto alla base di $V$. Dunque $H=(h_{i,j})$ ha $n$ righe e $k$ colonne.

Allora, per $i,j=1,...,k$
$b'_{i,j}=b(\hat w_i,\hat w_j)=b(\sum_{r=1}^n h_{r,i}hat v_r,\sum_{r=1}^n h_{s,j}hat v_s)=\sum_{r,s=1}^nh_{r,i}h_{s,j}b(\hat v_r,\hat v_s)=\sum_{r,s=1}^nh_{r,i}h_{s,j}b_{r,s}$
che in termini matriciali significa
$B'=H^T\cdot B\cdot H$

Questa formula individua la matrice corrispondente alla restrizione di $b$, usando la base di $W$. Ora che problema potremmo porci a proposito di "restrizioni" ??? - Parlando delle matrici non e' chiaro dato che hanno dimensioni diverse - pero' ognuna delle due matrici $B$ e $B'$, insieme alle due basi, invividua un operatore lineare, diciamo ${L_B}:V\to V$ e $L_{B'}:W\to W$.
(Nota che dire $b$ non degenere significa proprio $L_B$ iniettivo).
Sara' vero che $L_{B'}$ e' la restrizione di $L_B$ ? La risposta e' NO, come mostra il tuo esempio e come si ricava anche dalla formula sopra in cui intervengo, oltre a $B$ anche $H$ e $H^T$
(in realta' il problema e' $H^T$ perche' $B\cdot H$ e' in effetti intepretabile come la restrizione di $B$ a $W$).

Spero che tutto questo ti serva a qualcosa ( e che non ci siano troppi errori).



PS - scrivendo prodotto scalare intendevo una forma bilineare simmetrica definita posiva

ViciousGoblin
caro Sergio e' sempre un piacere interagire con te - tanto da farmi scrivere una tonnellata di indici ... :shock:
Ciao

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