Aiuto traduzione geometria (Enriques)
Sto cercando di tradurre in inglese un brano tratto da un lavoro di geometria algebrica di Enriques per fare un favore a una persona, un povero disgraziato che ha me come traduttore
.
In particolare in questi brani:
"si tratta qui di una estensione alle curve non aggiunte o virtualmente aggiunte dei teoremi relativi alle serie segate dalle ordinarie aggiunte"
[…]"si faccia variare la $f$ con moduli generali, in guisa che acquisti $p$ punti doppi […]
come si traduce 'le serie segate etc." ? E "moduli generali"? Va bene general modules?

In particolare in questi brani:
"si tratta qui di una estensione alle curve non aggiunte o virtualmente aggiunte dei teoremi relativi alle serie segate dalle ordinarie aggiunte"
[…]"si faccia variare la $f$ con moduli generali, in guisa che acquisti $p$ punti doppi […]
come si traduce 'le serie segate etc." ? E "moduli generali"? Va bene general modules?
Risposte
"gabriella127":Tale \(\displaystyle f\) è un "oggetto generale" nello spazio di moduli che parametrizza tali oggetti! Quindi puoi tradurre con "general \(\displaystyle f\)"
[…]"si faccia variare la $ f $ con moduli generali, in guisa che acquisti $ p $ punti doppi […]
Suppongo che \(\displaystyle f\) definisca una curva generale su di una superfice o che ne so...
L'altra frase mi risulta abbastanza misteriosa: puoi per caso pubblicarla tutta, o magari pubblicare un intero periodo?
Grazie mille Armando.
Quindi levare 'moduli'?
La parte che mi è più misteriosa è quel 'serie segate', mica posso scrivere sawed series?
Il fatto che questi della scuola italiana di geometria hanno un loro linguaggio particolare.
Metto il link dell'articolo, la frase incriminata sta nella prima pagina.
Enriques, F. , 'Il principio di degenerazione e la geometria sopra le curve algebriche'
https://www.federigoenriques.org/wp-con ... 1922_1.pdf
Quindi levare 'moduli'?
La parte che mi è più misteriosa è quel 'serie segate', mica posso scrivere sawed series?
Il fatto che questi della scuola italiana di geometria hanno un loro linguaggio particolare.
Metto il link dell'articolo, la frase incriminata sta nella prima pagina.
Enriques, F. , 'Il principio di degenerazione e la geometria sopra le curve algebriche'
https://www.federigoenriques.org/wp-con ... 1922_1.pdf
"Segare" è un termine arcaico per indicare come una superficie ne interseca un'altra. Per esempio, un piano "sega", su un cono, una conica.
Va invece capito cosa sia una "serie lineare". Probabilmente un qualche modo di intendere un divisore di una curva?
Va invece capito cosa sia una "serie lineare". Probabilmente un qualche modo di intendere un divisore di una curva?
Grazie mille.
E allora come tradurresti segare? c?è un termine che rende? O lo lasceresti in italiano con una nota?
Serie lineari non lo so, non ho nemmeno letto ancora l'articolo. Ma comunque non fa niente, l'importante è la traduzione, poi sono fatti della persona per cui faccio questa traduzione, cercherà di capirci lui visto che credo sappia la geometria algebrica.
E allora come tradurresti segare? c?è un termine che rende? O lo lasceresti in italiano con una nota?
Serie lineari non lo so, non ho nemmeno letto ancora l'articolo. Ma comunque non fa niente, l'importante è la traduzione, poi sono fatti della persona per cui faccio questa traduzione, cercherà di capirci lui visto che credo sappia la geometria algebrica.
In questo articolo della Treccani sulla scuola di geometria algebica italiana Ciro Ciliberto dice cosa sono le 'serie lineari' (per Enriques) [nota]Cito il passo di Ciliberto, perché è un esperto della scuola italiana, e quello che dice si fonda su una conoscenza storica e filologica che non molti hanno. La terminologia della scuola italiana è particolare.
E la terminologia della geometria algebrica è cambiata e molta terminologia della geometria algebrica classica è stata abbandonata. Per cui non si può sapere di preciso a priori se la terminolgia di Enriques è la stessa di quella attuale.
https://en.wikipedia.org/wiki/Glossary_ ... c_geometry[/nota]:
Tali applicazioni geometriche conducono naturalmente allo sviluppo di un approccio algebrico-geometrico alla teoria di Riemann. Questo complesso programma viene portato a compimento negli anni Settanta del XIX sec. da Max Noether (1844-1921) e da Alexander Wilhelm von Brill (1842-1935). Questi due autori, nella storica memoria del 1873, Über die algebraischen Functionen und ihre Anwendung in der Geometrie (Le funzioni algebriche e il loro impiego nella geometria), traducono la teoria analitica di Riemann nel linguaggio geometrico delle 'serie lineari' su una curva algebrica. Una serie lineare è una famiglia di 'gruppi di punti' (oggi detti 'divisori'), tagliati sulla curva, immersa in uno spazio proiettivo, dalle ipersuperfici di un sistema lineare, fuori di eventuali punti base sulla curva.
https://www.treccani.it/enciclopedia/la ... cienza%29/ (nel secondo paragrafo).
Quindi ha ragione megas_archon che sono divisori.
Come si dirà in inglese 'divisori'?
Più avanti parla di 'serie tagliate', devo vedere meglio, forse usa il termine tagliato' invece di 'segato'.
Si potrebbe forse tradurre 'segate' con 'cut' ? O si modernizza troppo il linguaggio di Enriques?
Ho trovato anche un articolo del 1980 in cui si parla di 'serie segate', quindi la terminologia è stata ripresa, boh.
Io perciò non lo volevo tradurre, la terminologia della scuola italiana non è standard, ma la persona non si è arresa... pure quando gli ho detto che sono lo schifo dei traduttori di Enriques.
Comunque con un po' di ricerca e santa pazienza un po' di terminologia si trova.
E la terminologia della geometria algebrica è cambiata e molta terminologia della geometria algebrica classica è stata abbandonata. Per cui non si può sapere di preciso a priori se la terminolgia di Enriques è la stessa di quella attuale.
https://en.wikipedia.org/wiki/Glossary_ ... c_geometry[/nota]:
Tali applicazioni geometriche conducono naturalmente allo sviluppo di un approccio algebrico-geometrico alla teoria di Riemann. Questo complesso programma viene portato a compimento negli anni Settanta del XIX sec. da Max Noether (1844-1921) e da Alexander Wilhelm von Brill (1842-1935). Questi due autori, nella storica memoria del 1873, Über die algebraischen Functionen und ihre Anwendung in der Geometrie (Le funzioni algebriche e il loro impiego nella geometria), traducono la teoria analitica di Riemann nel linguaggio geometrico delle 'serie lineari' su una curva algebrica. Una serie lineare è una famiglia di 'gruppi di punti' (oggi detti 'divisori'), tagliati sulla curva, immersa in uno spazio proiettivo, dalle ipersuperfici di un sistema lineare, fuori di eventuali punti base sulla curva.
https://www.treccani.it/enciclopedia/la ... cienza%29/ (nel secondo paragrafo).
Quindi ha ragione megas_archon che sono divisori.
Come si dirà in inglese 'divisori'?
Più avanti parla di 'serie tagliate', devo vedere meglio, forse usa il termine tagliato' invece di 'segato'.
Si potrebbe forse tradurre 'segate' con 'cut' ? O si modernizza troppo il linguaggio di Enriques?
Ho trovato anche un articolo del 1980 in cui si parla di 'serie segate', quindi la terminologia è stata ripresa, boh.
Io perciò non lo volevo tradurre, la terminologia della scuola italiana non è standard, ma la persona non si è arresa... pure quando gli ho detto che sono lo schifo dei traduttori di Enriques.
Comunque con un po' di ricerca e santa pazienza un po' di terminologia si trova.
Mamma mia...
Ho capìto di cosa scrive Enriques *_*
Per serie lineare su una curva (proiettiva liscia complessa) \(\displaystyle C\) lui intende una coppia \(\displaystyle(L,V)\) con \(\displaystyle L\) fibrato in rette e \(\displaystyle V\subseteq H^0(C,L)\) spazio vettoriale di sezioni (globali) di \(\displaystyle L\). Quindi, "modificando" \(\displaystyle C\) si "modifica" \(\displaystyle(L,V)\), e ci si chiede che cosa accade.
Credo che Enriques stia ponendo questo problema!, a tutt'oggi non completamente risolto.
P.S.: puoi comunque tradurre letteralmente in linear series.

Per serie lineare su una curva (proiettiva liscia complessa) \(\displaystyle C\) lui intende una coppia \(\displaystyle(L,V)\) con \(\displaystyle L\) fibrato in rette e \(\displaystyle V\subseteq H^0(C,L)\) spazio vettoriale di sezioni (globali) di \(\displaystyle L\). Quindi, "modificando" \(\displaystyle C\) si "modifica" \(\displaystyle(L,V)\), e ci si chiede che cosa accade.
Credo che Enriques stia ponendo questo problema!, a tutt'oggi non completamente risolto.

P.S.: puoi comunque tradurre letteralmente in linear series.

Come si dirà in inglese 'divisori'?Facile: divisor
@Armando @megas_archon Grazie mille!
Un'ultima domanda. Nella citazione in blu sopra, alla fine si dice "fuori di eventuali punti base sulla curva." Che vuol dire? in particolare quel 'fuori? Si riferisce a 'tagliati'?
Anzi, due domande: questo 'principio di degenerazione', che sarebbe stato modificato da Enriques rispetto a quello di Castelnuovo, è una cosa nota che si usa ancora oggi? Che roba è?
Ho visto quà e là qualche accennio in particolare in lavori sulle superfici di Enriques, ma non so se è una cosa standard.
Un'ultima domanda. Nella citazione in blu sopra, alla fine si dice "fuori di eventuali punti base sulla curva." Che vuol dire? in particolare quel 'fuori? Si riferisce a 'tagliati'?
Anzi, due domande: questo 'principio di degenerazione', che sarebbe stato modificato da Enriques rispetto a quello di Castelnuovo, è una cosa nota che si usa ancora oggi? Che roba è?
Ho visto quà e là qualche accennio in particolare in lavori sulle superfici di Enriques, ma non so se è una cosa standard.
No, traduci letteralmente! 
...e se vuoi saperne di più: chiedi ad Arbarello, Bruno, Ciliberto, Lelli-Chiesa, Knutsen (quando è a Roma), Sernesi, Verra.

...e se vuoi saperne di più: chiedi ad Arbarello, Bruno, Ciliberto, Lelli-Chiesa, Knutsen (quando è a Roma), Sernesi, Verra.

Letteralmente come? Outside etc.?
Avevo consigliato caldamente alla persona per cui traduco di scrivere a Ciro Ciliberto, gli ho pure dato l'email, ma che ne so, niente.
[edit] Quel 'fuori etc.' l'ho proprio levato, tanto non serve a niente per capire il senso dell'articolo di Enriques.
Ho tradotto la prima parte, grazie a tutti.
Avevo consigliato caldamente alla persona per cui traduco di scrivere a Ciro Ciliberto, gli ho pure dato l'email, ma che ne so, niente.
[edit] Quel 'fuori etc.' l'ho proprio levato, tanto non serve a niente per capire il senso dell'articolo di Enriques.
Ho tradotto la prima parte, grazie a tutti.
[...] outside of the base locus on the curve. [...]
Grazie ancora.
Grazie Indrjo, ma il problema non era tanto trovare che significa attualmente, ma è un problema storico, essere sicuri dell'uso che ne fa Enriques, poiché la scuola italiana di geometria algebrica ha un suo linguaggio e non è scontato che sia uguale all'attuale.
Perciò citavo il passo di Ciliberto, che si fonda su una conoscenza storica e 'filologica' che non molti hanno della scuola italiana.
La terminologia della geometria algebrica è cambiata e molta terminologia della geometria algebrica classica è stata abbandonata,
Per cui non si può sapere di preciso a priori se la terminolgia di Enriques è la stessa di quella attuale.
https://en.wikipedia.org/wiki/Glossary_ ... c_geometry
Forse devo specificare nel mio post precedente perché citavo proprio Ciliberto, che è un esperto del linguaggio storico della scuola italiana, grazie per avermelo fatto notare.
Molti geometri attualmente, diceva Ciliberto in una conferenza, se leggono le opere della geometria algebrica classica della scuola italiana, non ci capiscono niente a causa della terminologia.
Perciò citavo il passo di Ciliberto, che si fonda su una conoscenza storica e 'filologica' che non molti hanno della scuola italiana.
La terminologia della geometria algebrica è cambiata e molta terminologia della geometria algebrica classica è stata abbandonata,
Per cui non si può sapere di preciso a priori se la terminolgia di Enriques è la stessa di quella attuale.
https://en.wikipedia.org/wiki/Glossary_ ... c_geometry
Forse devo specificare nel mio post precedente perché citavo proprio Ciliberto, che è un esperto del linguaggio storico della scuola italiana, grazie per avermelo fatto notare.
Molti geometri attualmente, diceva Ciliberto in una conferenza, se leggono le opere della geometria algebrica classica della scuola italiana, non ci capiscono niente a causa della terminologia.
"gabriella127":Assolutamente sì; faccio un esempio cretino: i geometrici algebrici classici della scuola italiana scrivono \(S^n\); oggigiorno tutti i geometrici algebrici scrivono \(\mathbb{P}^n\), per indicare lo spazio proiettivo \(n\)-dimensionale su dove te pare. ...e lo so per caso, non perché l'abbia studiato!
[...] Molti geometri attualmente, diceva Ciliberto in una conferenza, se leggono le opere della geometria algebrica classica della scuola italina, non ci capiscono niente a causa della terminologia.
"j18eos":
...
Assolutamente sì; faccio un esempio cretino: i geometrici algebrici classici della scuola italiana scrivono \(S^n\); oggigiorno tutti i geometrici algebrici scrivono \(\mathbb{P}^n\), per indicare lo spazio proiettivo \(n\)-dimensionale su dove te pare. ...e lo so per caso, non perché l'abbia studiato!
Scusate l'indegna intromissione, propongo l'uso di \((\mathbb{S}\mathbb{P})^n\)
