Urti: quantità di moto e momento angolare- dubbi teorici
Salve a tutti! Sono nuova del forum, quindi mi scuso in anticipo per mie eventuali gaffes xD
Detto questo, espongo il mio problema:
I teoremi di conservazione di quantità di moto e momento angolare si riferiscono, come da enunciato a "sistemi isolati". Affinchè la quantità di moto si conservi le forze esterne devono essere nulle. Il mio dubbio è: come riconoscere le forze "eseterne" al sistema? Ad esempio, a lezione studiando fenomeni di urto abbiamo considerato vincoli al movimenti di un corpo, come ad esempio un chiodo a cui era fissata un'asta rigida, come generatori di forze esterne che rendevano impossibile applicare il teorema. Eppure altre volte vincoli come un filo a cui erano sospesi dei corpi o una molla non sono stati considerati causa di forze esterne (ciò ha per caso qualche attinenza con il fatto di avere a che fare con corpi rigidi o masse puntiformi?). Ebbene, come si analizza un caso di urto? Come capire se la quantità di moto si conserva?
Riguardo il momento angolare i dubbi sono analoghi. Si conserva se il momento delle forze esterne è nullo per un certo polo rispetto al quale anche il momento angolare stesso è calcolato. E' possibile trovare nella stessa situazione fisica due poli tali che per uno di essi il momento angolare si conservi per l'altro no?
Insomma, tutto quello che sapete sugli urti, e soprattutto come affrontare praticamente questi problemi nel calcolo.
Siate logorroici, GRAZIE!
Detto questo, espongo il mio problema:
I teoremi di conservazione di quantità di moto e momento angolare si riferiscono, come da enunciato a "sistemi isolati". Affinchè la quantità di moto si conservi le forze esterne devono essere nulle. Il mio dubbio è: come riconoscere le forze "eseterne" al sistema? Ad esempio, a lezione studiando fenomeni di urto abbiamo considerato vincoli al movimenti di un corpo, come ad esempio un chiodo a cui era fissata un'asta rigida, come generatori di forze esterne che rendevano impossibile applicare il teorema. Eppure altre volte vincoli come un filo a cui erano sospesi dei corpi o una molla non sono stati considerati causa di forze esterne (ciò ha per caso qualche attinenza con il fatto di avere a che fare con corpi rigidi o masse puntiformi?). Ebbene, come si analizza un caso di urto? Come capire se la quantità di moto si conserva?
Riguardo il momento angolare i dubbi sono analoghi. Si conserva se il momento delle forze esterne è nullo per un certo polo rispetto al quale anche il momento angolare stesso è calcolato. E' possibile trovare nella stessa situazione fisica due poli tali che per uno di essi il momento angolare si conservi per l'altro no?
Insomma, tutto quello che sapete sugli urti, e soprattutto come affrontare praticamente questi problemi nel calcolo.
Siate logorroici, GRAZIE!

Risposte
Le forze interne compaiono sempre in coppia, per il principio di azione e reazione. Quindi la tensione del filo che lega due corpi è una froza interna.
Le forze esterne invece queste non compaiono in coppia. Questo acede non èechè ci siano 2 tipi di forze, ma semplicemente perchè, ad esempio nel caso della forza gravitazionale, la reazione dell'oggetto che cade nei confronti della terra è trascurabile ai fini dell'analisi. Così come la reazione della parete alla quale è attaccata la massa mediante un filo, è totalmente trascurabile, se il tuo obiettivo è quello di calcolare l'accelerazione.
Dovessi scrivere tutto quello che so sugli urti, (non che abbia chissà quali conoscenze approfondite), occuperemme troppo spazio, e oltre a nn averne voglia, ti assicuro, che per te è molto più facile prendere un libro e studiarti il capitolo sugli urti, che non aspettare che qualcuno te lo riscriva a mano in questa discussione.
Le forze esterne invece queste non compaiono in coppia. Questo acede non èechè ci siano 2 tipi di forze, ma semplicemente perchè, ad esempio nel caso della forza gravitazionale, la reazione dell'oggetto che cade nei confronti della terra è trascurabile ai fini dell'analisi. Così come la reazione della parete alla quale è attaccata la massa mediante un filo, è totalmente trascurabile, se il tuo obiettivo è quello di calcolare l'accelerazione.
Dovessi scrivere tutto quello che so sugli urti, (non che abbia chissà quali conoscenze approfondite), occuperemme troppo spazio, e oltre a nn averne voglia, ti assicuro, che per te è molto più facile prendere un libro e studiarti il capitolo sugli urti, che non aspettare che qualcuno te lo riscriva a mano in questa discussione.
il libro l'ho letto e riletto, ma non l'ho trovato molto esaustivo dal punto di vista "pratico"...Ti ringrazio per la risposta