Termodinamica applicata

*pizzaf40
Ciao a tutti...sono come al solito preso con le bombe per un esame (domani mattina)! Ma sarete contenti di sapere che non m'interessa la risp di un esercizio entro stanotte :-D

Solo una curiosità...sapete da dove è spuntato fuori il metodo di Kern per il calcolo delle perdite di carico e coeff. di convezione lato fasciame in uno scambiatore a fascio tubiero? Non riesco a immaginare se il fantomatico signor Kern sia arrivato a questi risultati per via teorica (cosa che comunque dubito) o adattando con la sua esperienza qualche risultato teorico...o a sentimento, ma verificato sperimentalmente...buh??

E' la cosa che mi ha stupito di più di tutto l'esame proprio per il suo "spuntare dal nulla"...e contemporaneamente lo odio per questo perchè la mancanza di una base teorica logica mi rende difficilissimo ricordarlo per la risoluzione degli esercizi!! Ma combinerò in qualche maniera...spero :D

Ciau....

Risposte
cavallipurosangue
Quando studiai la convezione, rimasi molto colpito dalla grande quantità di parametri introdotti, come la grande mancanza di una solida teoria generale...

*pizzaf40
Mooooolto vero....fino a Re, Nu, Pr e Gr e le 1000 relazioni empiriche che li legano ho potuto sopportare (erano pur sempre usciti da una teoria come quella di Buckingam), ma Kern ha prorpio esagerato :evil: .........................:-D..............me ne son reso conto ridandogli un'occhiata...è un sunto di semplificazioni intuitivo-empiriche all'ennesima potenza che (per sua fortuna) portano a un sovradimensionamento.....sennò era spacciato :?

*pizzaf40
Invece ho scoprto che Nusselt era un figo perchè precursore dello studio teorico della condensazione con risultati teorici ancora ampiamente usati a un secolo di distanza......e Fanno (quello del moto di Fanno per la gasdinamica in moto supersonico) sta in tutti i libri dell'argomento avendo analizzato questi comportamenti nella sua TESI UNIVERSITARIA!!!! Spaziale :shock:

GIOVANNI IL CHIMICO
In fin dei conti l'unico modo per risolvere il problema della convezione partendo da principi primi è , in teoria, il CFD, ma senza una opportuna validazione sperimentale i risultati possono essere oggetto di dubbio.
Alla luce di ciò i metodi basati sui numeri puri, che comunque trovano una solida giustificazione nel Teorema di Buckingham, sono certamente un monumento all'ingegno umano.
Inoltre sono comunemente usati nella pratica progettuale, assieme alle correlazioni empiriche.
Secondo me lo scenario in cui è più difficile fornire una teoria generale aderente ai dati sperimentali è quello dello scambio termico in presenza di ebollizione, sia come pool boiling, che come convective boiling, e purtroppo questi meccanismi di scambio termico si verificano in tantissime applicazioni industriali.

*pizzaf40
Ci hanno fatto una lezione su questo, ed è molto interessante in effetti...intuitivo a occhio per l'ebollizione più o meno nucleata e per l'andamento isteretico al variare della potenza fornita, ma in effetti è stata più una presentazione che altro. Non c'hanno addentrato nell'argomento e quindi non lo conosco, però sembrava molto carino...

Cmq son daccordo con te che Buckingam, apparte gli scherzi, è una cosa mostruosa!! E il diagramma di Moody, per quanto sia difficile approssimarlo con una funzione teorica, mostra una regolarità splendida se si pensa come è uscito!! Come pure per la teoria della similitudine meccanica, e chissà quante altre applicazioni che non ricordo nè conosco...non c'è niente da fare...studiamo proprio delle cose spettacolari...

Ma Kern non rientra esattamente fra queste :-D più passa il tempo e più mi sembra che sia andato prorpio a tastoni :D cmq m'informerò su di lui quando avrò tempo! Magari su Wikipedia c'è qualche notizia interessante...se trovo (ma mi ci vorrà tempo...almeno fino dopo natale) aggiorno quì...magari lo sottovaluto ed ha fatto dei ragionamenti pregevoli...chissà!?!

Ciau a tutti!

GIOVANNI IL CHIMICO
Guarda anche il suo testo: Heat transfer equipment o qualcosa del genere, è veramente grandioso per farsi una idea di cosa vuol dire dimensionare un apparato di scambio termico.

*pizzaf40
Ottimo...grazie 1000...cercherò di trovare il tempo di dargli un'occhiata così all'esame in un'ora gli faccio un impianto anziche un cosetto becero con 1000 approssimazioni fasulle. Questo perchè stamattina avevo l'esame, e non è andata molto bene...penso d'averlo passato, e quello che ho fatto è certamente giusto, ma ho passato il tempo a capire il livello di stupidità con cui era stato approssimato un condensatore. C'hanno fornito funzioni, mai viste, per velocizzarci i calcoli per la verifica, ma che erano scritte (probabilmente copiate male) con termini ambigui rispetto a come si era svolto il corso, per cui tanti hanno sbagliato, e chi non ha sbagliato ha sprecato un'infinità del poco tempo a disposizione per comprendere con certezza il significato dei dati ricavati per poi elaborarli come richiesto...una disfatta insomma...non ne ho visto uno che sia uscito dall'aula tranquillo di quello che aveva fatto!

Scusate lo sfogo.......noie post esame :D

GIOVANNI IL CHIMICO
Ti capisco...le espressioni empiriche spesso disorientano, sopratutto se le vedi per la prima volta durante un esame.
Nel libro di Kern ci sono tantissimi esempi di calcoli fatti riferendosi a correlazioni empiriche esemi-empriche, direi che è un ottimo testo di riferimento, con tanti esempi con i calcoli svolti, l'unico problema è che le unità sono quelle dell'impero.

*pizzaf40
Eheheheh :-D mi fornirò di tabelle di conversione...poi dopo qualche pag le sapro a memoria ;) grazie per la dritta cmq!

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