Spettro della luce visibile

[desko]

Premetto che non sono del settore.
Lo spettro dela luce visibile comprende tutte le onde elettromagnetiche di lunghezza compresa fra 400 e 700.
Ad ogni lunghezza corrisponde un colore (una sfumatura) diverso, con continuità.
Quindi i colori sono "modellizzabili" con l'intervallo dei reali [400,700].
Tutto giusto fiin qui, o ho sbagliato qualcosa?

Nei computer i colori sono modellizzati con tre numeri ciascuno che, normalmente, sono dei naturali fra 0 e 255, ciascuno dei quai rappresenta la componente di uno dei colori base (di solito RGB).
Ovvero, ciascun colore è modellizzato come elemento dello spazio R3 (a parte il discorso della discretizzazione).

C'è qualcosa che non mi torna: sembrerebbe quasi che i colori dello spettro visibile siano meno dei colori rappresentati al computer, ma mi sembra un controsenso. Al momento riesco solo ad immaginarmi di rappresentare i colori dello spettro nello spazio dei colori 3D, aspettandomi di ottenere un arco di curva tutto compreso nel cubo 255*255*255.
Sto provando a far ciò, ma ho dei risultati un po' strani, ovvero non trovo una curva particolarmente significativa.
Potrebbe essere causato dalla fonte per i colori, ovvero un jpg trovato su internet 1000*1400 pixel, grande ma non so quanto affidabile.

Qualcuno sa chiarirmi qualcosa di tutta questa vicenda?
Sono riuscito a spiegarmi?
Grazie mille.

[_luca.barletta]

"nnsoxke":

Dipende se stai facendo una sintesi additiva (ottieni colori sempre più chiari) oppure sottrattiva (ottieni colori sempre più scuri).

cosa vogliono dire sintesi additiva e sottrattiva?

Per la sintesi addittiva si intende la mescolanza di luci con colori primari verde, blu, rosso; per la sintesi sottrattiva si intende la mescolanza di pigmenti con primari giallo, magenta, blu-verde

[Sk_Anonymous]

Quindi quale è la differenza tra pigmenti su un disco in rotazione e pigmenti sparsi ?

E' logico che quando affianchi due fasci a lambda diverse le proprietà dei fotoni non cambiano.

C'è stato solo un fraintendimento , è quello che voglio dire dall'inizio.

[mircoFN1]

"nnsoxke":Quindi quale è la differenza tra pigmenti su un disco in rotazione e pigmenti sparsi ?

Penso nessuna, a condizione che:
1) i rapporti in area siano gli stessi
2) i pigmenti non reagiscano chimicamente tra loro modificando lo spettro della luce riflessa
4) i rapporti in area delle varie zone siano ragionevolmente uniformi e le singole macchie 'monocromatiche' piccole rispetto al potere risolutivo dell'occhio.


Se non ricordo male, mescolando i colori principali della tavolozza si ottiene un colore indistinto (chiamato bistro) che è usato in pittura come sfondo neutro. Si tratta di una specie di grigio che equivale a quello che si otterrebbe facendo girare un disco a settori con gli stessi colori.

ciao