Sistema di riferimento polare

dennyroses
Salve a tutti!

Mi sto preparando per l'esame di Fisica 1 ed ho incontrato una difficoltà sui sistemi di riferimento polare.

Svolgendo i testi d'esame, il sistema di riferimento polare risulta essere il più conveniente, ma non riesco a capire quale criterio adottare per impostarlo.

Mi spiego meglio facendo un esempio.
Nel caso di un corpo rigido come un disco, la direzione normale e quella tangenziale possono essere fraintese perchè cambiano a seconda dei punti considerati: se nel punto più alto la normale è diretta verso l'alto, facendo un giro di 90 gradi verso destra, la normale risulta avere una direzione orizzontale (non più verticale), ed ora è la tangenziale che ha una direzione verticale.

Spero di essere riuscita a spiegare il mio dubbio, vi ringrazio tutti in anticipo per i vostri aiuti!

Risposte
Cuspide83
Sinceramente non ho capito quale sia il tuo dubbio.

Sk_Anonymous
Il riferimento polare è costituito da un asse polare e da un asse "ruotante" , in questo senso: se hai un punto P su un piano cartesiano, lo puoi individuare o con le coord. cartesiane $x,y$ , oppure con le coordinate polari. Traccia la semiretta uscente dal polo (che in genere coincide con l'origine O delle coord. cartesiane) e passante per il punto $P(x,y)$, e determina la "distanza polare" $\rho$ del punto P da O, e l'anomalia $\theta$, che di solito si misura dall'asse polare positivamente in senso antiorario.

Tra le coord. cartesiane e le polari sussistono le relazioni :

$x = \rho*cos\theta$
$y = \rho*sen\theta$

da cui le inverse.

Veramente non si comprende il tuo dubbio.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.