Sezione d'urto
Buona sera, in molti libri di testo la sezione d'urto è definita dicendo che il numero di urti di un fascio incidente contro un target è proporzionale alla velocità, alla densità di particelle del fascio e del target, alla velocità relativa.
Quello che qui chiedo è: come si può dimostrare che vale effettivamente una relazione del tipo
$$dN_{urti} = \alpha v_{rel} \cdot n_{target} \cdot n_{fascio} \cdot dt$$?
Non potrebbe sussistere una relazione più complicata (seppur crescente, come suggerisce l'intuizione)?
Quello che qui chiedo è: come si può dimostrare che vale effettivamente una relazione del tipo
$$dN_{urti} = \alpha v_{rel} \cdot n_{target} \cdot n_{fascio} \cdot dt$$?
Non potrebbe sussistere una relazione più complicata (seppur crescente, come suggerisce l'intuizione)?
Risposte
up
Per il Rasoio di Occam?
No, comunque io darei semplicemente una "dimostrazione sperimentale". Nel senso che la sezione d'urto è semplicemente un insieme di quantità che si è visto siano utili negli esperimenti di scattering. Viene bene definire in quel modo quella quantità che ha quel preciso senso fisico, quindi in realtà non c'è, a mio vedere, un modo per dimostrare che sia il modo migliore per rappresentare la sezione d'urto poiché è stata proprio una scelta comoda per trattare certi tipi di fenomeni. Detto questo poi la "complicazione" si ha nel momento in cui la sezione assume la forma tipica di Rutherford, o di Mott o di Thompson o robe più complicate.
