Sapete spiegarmi questi errori?
salve,visto k la prof ha portati i test di fisica corretti, volevo chiedere se gli errori che ho fatto sono davvero errori oppure no, visto che la mia prof non è,per così dire,"preparatissima".
il primo errore era una risp multipla.la domanda era:"Sono date due cariche Q e q.Determinare il campo elettrico generato nel punto in cui si trova Q".
le risp erano:
a)(k/epsilon con r)(Q/r al quadrato) b)(k/epsilon con r)(q/r al quadrato) c)(k/epsilon con r)(Q q)/(r al quadrato)
(in tutte e tre le risp la r è sempre al quadrato);la mia risposta è stata la A, mentre le me l'ha corretta dicendo ke quella esatta era la b.Io non mi trovo, perchè,dipendendo il campo elettrico dalla carica generatrice, ed essendo la carica generatrice Q,ritengo ke la mia risposta sia esatta.Poi non capisco perchè nelle risposte compare k/epsilon realtiva, quando secondo me dovrebbe esserci o solo k o 1/(4 pigreco epsilon con zero per epsilon con r)
l'altra domanda era:"Un conduttore":
a)non si elettrizza per strofinio b)cede le proprie cariche all'esterno
la mia risposta è stata la A poichè ho pensato che i legami in un conduttore sono molto forti,tali da non poter essere rotti con l'energia proveniente dallo strofinio,lei invece ha detto ke quella corretta è la B.
Poi avevo un problema che ho risolto e mi trovavo col risultato finale.MI chiedeva di calcolare un campo elettrico ed io per calcolarlo ho usato nella formula al posto della K l'espressione 1/(4 pigreco epsilon) ed ho fatto il problema trovandomi.
La prof ha detto ke il problema è sbagliato poichè ho sostituito alla K l'espressione 1/(4 pigreco epsilon), ma in realtà K= 1/(4 pigreco epsilon) ed glielo ho fatto notare,ma lei mi ha detto che non è così ed il risultato finale cambiava, quando poi non è vero era esatto.
Chi sbaglia io o la prof?
x questi 3 errori ho avuto 5+,il resto era tutto fatto bene
risp grazie
il primo errore era una risp multipla.la domanda era:"Sono date due cariche Q e q.Determinare il campo elettrico generato nel punto in cui si trova Q".
le risp erano:
a)(k/epsilon con r)(Q/r al quadrato) b)(k/epsilon con r)(q/r al quadrato) c)(k/epsilon con r)(Q q)/(r al quadrato)
(in tutte e tre le risp la r è sempre al quadrato);la mia risposta è stata la A, mentre le me l'ha corretta dicendo ke quella esatta era la b.Io non mi trovo, perchè,dipendendo il campo elettrico dalla carica generatrice, ed essendo la carica generatrice Q,ritengo ke la mia risposta sia esatta.Poi non capisco perchè nelle risposte compare k/epsilon realtiva, quando secondo me dovrebbe esserci o solo k o 1/(4 pigreco epsilon con zero per epsilon con r)
l'altra domanda era:"Un conduttore":
a)non si elettrizza per strofinio b)cede le proprie cariche all'esterno
la mia risposta è stata la A poichè ho pensato che i legami in un conduttore sono molto forti,tali da non poter essere rotti con l'energia proveniente dallo strofinio,lei invece ha detto ke quella corretta è la B.
Poi avevo un problema che ho risolto e mi trovavo col risultato finale.MI chiedeva di calcolare un campo elettrico ed io per calcolarlo ho usato nella formula al posto della K l'espressione 1/(4 pigreco epsilon) ed ho fatto il problema trovandomi.
La prof ha detto ke il problema è sbagliato poichè ho sostituito alla K l'espressione 1/(4 pigreco epsilon), ma in realtà K= 1/(4 pigreco epsilon) ed glielo ho fatto notare,ma lei mi ha detto che non è così ed il risultato finale cambiava, quando poi non è vero era esatto.
Chi sbaglia io o la prof?
x questi 3 errori ho avuto 5+,il resto era tutto fatto bene
risp grazie
Risposte
Risposta n.1
E' vero che il campo dipende solo dalla carica che lo genera, ma nel caso in esame la carica generatrice è proprio q che, nel punto in cui si trova Q, genera un campo Elettrico pari alla risposta b. Inoltre, K=1/4pi*epsilon0, dove epsilon 0 è la costante dielettrica nel vuoto. Ma se le cariche sono immerse, anzichè nel vuoto, in un dielettrico, la costante sarà 1/4pi*eps0*eps r, cioè proprio k/eps r (dove con k si intende 1/4pi*eps0).
Risposta n.2
Contrariamente a quel che pensi tu, nei conduttori gli elettroni più esterni sono legati debolmente e, se opportunamente eccitati, possono spostarsi e dar luogo così alla conduzione elettrica (sono appunto gli elettroni di conduzione). Sono gli isolanti che non hanno elettroni di conduzione.
Risposta n.3
Sinceramente non ho capito il problema... Ma non è che ha a che fare con la costante dielettrica relativa di cui ti ho parlato nel quesito 1? Magari prova a riportare per esteso il quesito...
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, puoi contattarmi all'indirizzo:
matematica.fisica@email.it
Ciao
E' vero che il campo dipende solo dalla carica che lo genera, ma nel caso in esame la carica generatrice è proprio q che, nel punto in cui si trova Q, genera un campo Elettrico pari alla risposta b. Inoltre, K=1/4pi*epsilon0, dove epsilon 0 è la costante dielettrica nel vuoto. Ma se le cariche sono immerse, anzichè nel vuoto, in un dielettrico, la costante sarà 1/4pi*eps0*eps r, cioè proprio k/eps r (dove con k si intende 1/4pi*eps0).
Risposta n.2
Contrariamente a quel che pensi tu, nei conduttori gli elettroni più esterni sono legati debolmente e, se opportunamente eccitati, possono spostarsi e dar luogo così alla conduzione elettrica (sono appunto gli elettroni di conduzione). Sono gli isolanti che non hanno elettroni di conduzione.
Risposta n.3
Sinceramente non ho capito il problema... Ma non è che ha a che fare con la costante dielettrica relativa di cui ti ho parlato nel quesito 1? Magari prova a riportare per esteso il quesito...
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, puoi contattarmi all'indirizzo:
matematica.fisica@email.it
Ciao

il primo quesito:"Sono date due cariche Q e q. Determinare il campo elettrico generato nel punto in cui si trova Q" è un po' ambiguo. L'hai riportato testualmente?
Da come è scritto fa supporre che le cariche siano puntiformi (...nel punto in cui si trova Q, quindi Q si trova in un punto). Se questo è il caso, mi vien da dire che le risposte sono sbagliatte tutte e tre, perché in Q c'è una singolarità, generata dal campo elettrico di Q. Se invece le cariche non sono puntiformi, allora bisognerebbe specificare il tipo di distribuzione di carica e l'eventuale sua simmetria. Quest'ultima condizione mi sembra necessaria, per poter considerare nullo il contributo al campo elettrico della carica Q, ed il punto citato dovrebbe coincidere col suo centro di simmetria.
Da come è scritto fa supporre che le cariche siano puntiformi (...nel punto in cui si trova Q, quindi Q si trova in un punto). Se questo è il caso, mi vien da dire che le risposte sono sbagliatte tutte e tre, perché in Q c'è una singolarità, generata dal campo elettrico di Q. Se invece le cariche non sono puntiformi, allora bisognerebbe specificare il tipo di distribuzione di carica e l'eventuale sua simmetria. Quest'ultima condizione mi sembra necessaria, per poter considerare nullo il contributo al campo elettrico della carica Q, ed il punto citato dovrebbe coincidere col suo centro di simmetria.
Kinder ha perfettamente ragione... se le cariche sono puntiformi, in Q c'è un punto di singolarità! Quindi, mi correggo: non sarebbe giusta nemmeno la b!
si,l'ho riportato testualmente e penso proprio che le cariche siano puntiformi.Che si intende per punto di singolarità?
Per quanto riguarda il problema dovevo praticamente considerare l'intensità del vettore campo elettrico che quindi è data da K(Q/r al quadrato) solo che io al posto di K ho utilizzato 1/(4 pigreco epsilon) poichè K=1/(4 pigreco epsilon).Alla fine il risultato è quello solo la mia prof ha detto che il risultato veniva diverso utilizzando 1/(4 pigreco epsilon), quando poi non è vero, visto che usando 1/(4 pigreco epsilon) mi veniva lo stesso risultato di chi ha usato la K.
Per quanto riguarda il problema dovevo praticamente considerare l'intensità del vettore campo elettrico che quindi è data da K(Q/r al quadrato) solo che io al posto di K ho utilizzato 1/(4 pigreco epsilon) poichè K=1/(4 pigreco epsilon).Alla fine il risultato è quello solo la mia prof ha detto che il risultato veniva diverso utilizzando 1/(4 pigreco epsilon), quando poi non è vero, visto che usando 1/(4 pigreco epsilon) mi veniva lo stesso risultato di chi ha usato la K.
a proposito della singolarità, tu sai che la legge di Coulomb pone al denominatore la distanza (al quadrato) tra il punto considerato e la carica elettrica. Se il punto coincide con quello occupato dalla carica puntiforme, la distanza è nulla. La funzione non è definita in questo punto. Se consideri il limite del campo per la distanza che tende a zero, il campo tende ad infinito. Questa è la singolarità che citavo.
Chiaramente, questo è uno schema matematico, perchè una carica puntiforme e diversa da zero richiederebbe che all'infinito tenda anche la densità di carica, se immagininassi di ottenere una carica puntiforme, per esempio, riducendo a zero il raggio di una sfera con carica costante e densità di carica uniforme. In un caso del genere, avresti che al centro della sfera il campo elettrico è effettivamente nullo qualunque sia il raggio della sfera. Ma il concetto di puntiforme si riferisce comunque al limite. Quindi, il problema è mal posto perché, come i matematici ci insegnano, una funzione può avere limite in un punto, pur non essendo in esso definita. Nel tuo problema non si chiedeva quale fosse il limite del campo elettrico, ma si chiedeva proprio il valore nel punto. Sono due cose diverse.
Chiaramente, questo è uno schema matematico, perchè una carica puntiforme e diversa da zero richiederebbe che all'infinito tenda anche la densità di carica, se immagininassi di ottenere una carica puntiforme, per esempio, riducendo a zero il raggio di una sfera con carica costante e densità di carica uniforme. In un caso del genere, avresti che al centro della sfera il campo elettrico è effettivamente nullo qualunque sia il raggio della sfera. Ma il concetto di puntiforme si riferisce comunque al limite. Quindi, il problema è mal posto perché, come i matematici ci insegnano, una funzione può avere limite in un punto, pur non essendo in esso definita. Nel tuo problema non si chiedeva quale fosse il limite del campo elettrico, ma si chiedeva proprio il valore nel punto. Sono due cose diverse.