Rotazione di una ruota di bicicletta
Salve a tutti,
qualcuno saprebbe spiegarmi fisicamente il fenomeno mostrato in questo video? (http://www.youtube.com/watch?v=8H98BgRz ... cker=False)
Ho provato a pensarci un attimo ma non ne vengo a capo. In particolare vorrei sapere se in una situazione ideale (senza attrito nè da parte dell'aria nè sull'asse di rotazione) la ruota, continuando a girare con velocità angolare costante, rimane in posizione verticale oppure in ogni caso il momento della forza peso la riporta dopo un po' in posizione orizzontale.
Ps: spero non ci sia nessun problema nel postare link, in caso contrario, chiedo venia in anticipo! XD
qualcuno saprebbe spiegarmi fisicamente il fenomeno mostrato in questo video? (http://www.youtube.com/watch?v=8H98BgRz ... cker=False)
Ho provato a pensarci un attimo ma non ne vengo a capo. In particolare vorrei sapere se in una situazione ideale (senza attrito nè da parte dell'aria nè sull'asse di rotazione) la ruota, continuando a girare con velocità angolare costante, rimane in posizione verticale oppure in ogni caso il momento della forza peso la riporta dopo un po' in posizione orizzontale.
Ps: spero non ci sia nessun problema nel postare link, in caso contrario, chiedo venia in anticipo! XD
Risposte
Sulla distinzione tra precessione e tenacia dell'asse di rotazione non entro nel merito, dico solo che a me non piace separare la trattazione e l'interpretazione dei due effetti, ma è una questione di punti di vista e di come si preferisce vedere le cose, comunque non reputo uno scambio di opinioni in proposito interessante.
Invece non sono affatto d'accordo con questa affermazione che secondo me è ingiusta nei confronti delle povere forze apparenti.
Nella fisica classica le forze apparenti hanno una loro importanza e dignità e anzi direi che sono non solo uno strumento, ma anche un concetto cardine della meccanica (classica).
Non capisco poi perché si debba distinguere tra gli strumenti fisici di un ingegnere e quelli di un fisico....
Invece non sono affatto d'accordo con questa affermazione che secondo me è ingiusta nei confronti delle povere forze apparenti.
"kinder":
le forze apparenti non esistono; sono un utile escamotage per facilitare l'analisi di un sistema in alcune situazioni. Sono uno strumento più da ingegnere che da fisico.
Nella fisica classica le forze apparenti hanno una loro importanza e dignità e anzi direi che sono non solo uno strumento, ma anche un concetto cardine della meccanica (classica).
Non capisco poi perché si debba distinguere tra gli strumenti fisici di un ingegnere e quelli di un fisico....
"Faussone":
...non sono affatto d'accordo con questa affermazione che secondo me è ingiusta nei confronti delle povere forze apparenti.
[quote="kinder"]
le forze apparenti non esistono; sono un utile escamotage per facilitare l'analisi di un sistema in alcune situazioni. Sono uno strumento più da ingegnere che da fisico.
Nella fisica classica le forze apparenti hanno una loro importanza e dignità e anzi direi che sono non solo uno strumento, ma anche un concetto cardine della meccanica (classica).
Non capisco poi perché si debba distinguere tra gli strumenti fisici di un ingegnere e quelli di un fisico....[/quote]
L'ingegnere ha, per forza di cose, la necessità di mettere a punto e prendere confidenza con strumenti che gli consentano la soluzione pratica ed "economica" dei problemi che affronta. Mi riferisco all'economia di pensiero. Il lavoro dell'ingegnere che fa l'ingegnere può essere molto diverso da quello del fisico. La differenza cui mi riferivo è di approccio, prima che di strumenti. L'adozione di questi ultimi è una conseguenza dell'approccio, che nell'ingegnere è di un pragmatismo estremo.
Tornando alle forze apparenti, non ne farei una questione di dignità. Il fatto che una persona pragmatica possa pensare che se è vero che $vec(f)=mveca$ allora è anche vero che $vec(f)-mveca=0$, quindi chiama forza di inerzia la $vec(f_i)=-mveca$ e scrive che $vec(f)+vec(f_i)=0$ riportandosi in uno schema statico, per il quale ha sviluppato un arsenale potente di strumenti e metodiche di approccio, dimostra che si può essere furbi nell'approcciare i problemi. Non deve però far dimenticare l'origine delle cose. All'ingegnere può essere perdonato il pragmatismo, non l'ignoranza.
@kinder: $veca$ è l'accelerazione rispetto ad un qualsiasi sistema di riferimento?