Romer - Velocità della luce (1675)
Salve, ho da proporvi una serie di dubbi!
Si deve a Romer la prima misurazione della luce, sebbene non esente da errori, nel 1675. Da poco erano stati scoperti i 4 satelliti medicei, ruotanti attorno Giove. Romer prese in considerazione il Satellite Io, quello più vicino a Giove. Romer notò che il periodo di rivoluzione di Io attorno a Giove cambiava, in base alla distanza Io-Terra. Si intuisce facilmente se il periodo di Io diminuiva se la Terra era più vicina, o viceversa, se aumentava quando la Terra era più lontana. E fin qui non ci sono problemi!
Ora in un testo senza alcuna nota trovo scritto:
c= d orbita Terra / delta T = 2.99 exp 11 m/ 22 minuti = 2.27 exp 8 m/s
Perché considera come spazio l'orbita della Terra, e non la distanza Io-Terra?
Per delta T (22 minuti) si intende per caso variazione della durata di due periodi con la terra in posizioni diverse?
Ho trovato scritto che il T di Io è 42.5 h.
Si deve a Romer la prima misurazione della luce, sebbene non esente da errori, nel 1675. Da poco erano stati scoperti i 4 satelliti medicei, ruotanti attorno Giove. Romer prese in considerazione il Satellite Io, quello più vicino a Giove. Romer notò che il periodo di rivoluzione di Io attorno a Giove cambiava, in base alla distanza Io-Terra. Si intuisce facilmente se il periodo di Io diminuiva se la Terra era più vicina, o viceversa, se aumentava quando la Terra era più lontana. E fin qui non ci sono problemi!
Ora in un testo senza alcuna nota trovo scritto:
c= d orbita Terra / delta T = 2.99 exp 11 m/ 22 minuti = 2.27 exp 8 m/s
Perché considera come spazio l'orbita della Terra, e non la distanza Io-Terra?
Per delta T (22 minuti) si intende per caso variazione della durata di due periodi con la terra in posizioni diverse?
Ho trovato scritto che il T di Io è 42.5 h.

Risposte
CIAO!
No, delta T
è la differenza fra i due periodi di rotazione di Io osservati da due punti
diametralmente opposti dell'orbita terrestre (attorno al Sole). E quindi fra due
osservazioni effettuate a distanza di 6 mesi.
Supposto il periodo di rotazione di IO costante ( per le leggi di Newton) tale discrepanza
delta T deve imputarsi al tempo impiegato dalla luce a percorrere il diametro dell'orbita terrestre attorno al Sole detto appunto d
Da cui
c=d/delta t
Così dovrebbe essere, o almeno così farei io se dovessi misurare c con questo metodo,
in effetti abbastanza impreciso ma semplice e non privo d' ingegno.
No, delta T
è la differenza fra i due periodi di rotazione di Io osservati da due punti
diametralmente opposti dell'orbita terrestre (attorno al Sole). E quindi fra due
osservazioni effettuate a distanza di 6 mesi.
Supposto il periodo di rotazione di IO costante ( per le leggi di Newton) tale discrepanza
delta T deve imputarsi al tempo impiegato dalla luce a percorrere il diametro dell'orbita terrestre attorno al Sole detto appunto d
Da cui
c=d/delta t
Così dovrebbe essere, o almeno così farei io se dovessi misurare c con questo metodo,
in effetti abbastanza impreciso ma semplice e non privo d' ingegno.
Confermo, Roemer fece proprio quel ragionamento...

"ottusangolo":
No, delta T
è la differenza fra i due periodi di rotazione di Io osservati da due punti
diametralmente opposti dell'orbita terrestre (attorno al Sole). E quindi fra due
osservazioni effettuate a distanza di 6 mesi.
Sì, io intendevo dire proprio questo!
"ottusangolo":
Supposto il periodo di rotazione di IO costante ( per le leggi di Newton) tale discrepanza
delta T deve imputarsi al tempo impiegato dalla luce a percorrere il diametro dell'orbita terrestre attorno al Sole detto appunto d
Ah, d è il diametro??? Io mi ero fissato sul fatto che fosse l'orbita, ingannato dalla scritta piccola sotto d. Ora capisco tutto alla perfezione!
Thanks!

http://img216.imageshack.us/img216/9672/foucault6sr.gif
Stavolta è il metodo di Foucault ad assillarmi: non capisco da dove ricava quel $ (Delta x) / (2 alpha) $ !
Stavolta è il metodo di Foucault ad assillarmi: non capisco da dove ricava quel $ (Delta x) / (2 alpha) $ !

Proprio nessuno?

Ciao!
Se proprio insisti...
Detto d& ,l'angolo di cui è ruotato lo specchio in dt, tempo che impiega la luce
a percorrere f+b, avanti e indietro ( ovvero a coprire la distanza 2(f+b) )
Il raggio per la legge di riflessione (angolo di rif.=angolo di inc.) risulterà spostato
con inclinazione pari a 2d&
che viene letta indirettamente (d& è troppo piccolo) dallo spostamento dx del punto
colpito dal raggio di luce lungo a
Quindi dx=2asind&~2ad&
da cui appunto
d&=dx/2a
N.B
Ove si è approssimato il triangolo formato dai raggi riflessi come isoscele di lato a
e ove si è approssimato sind& con d& e questo
perchè si assume noto a priori che la velocità della luce è molto grande rispetto le
grandezze in gioco: dt/T<<1, a/cdt <<1

Se proprio insisti...
Detto d& ,l'angolo di cui è ruotato lo specchio in dt, tempo che impiega la luce
a percorrere f+b, avanti e indietro ( ovvero a coprire la distanza 2(f+b) )
Il raggio per la legge di riflessione (angolo di rif.=angolo di inc.) risulterà spostato
con inclinazione pari a 2d&
che viene letta indirettamente (d& è troppo piccolo) dallo spostamento dx del punto
colpito dal raggio di luce lungo a
Quindi dx=2asind&~2ad&
da cui appunto
d&=dx/2a
N.B
Ove si è approssimato il triangolo formato dai raggi riflessi come isoscele di lato a
e ove si è approssimato sind& con d& e questo
perchè si assume noto a priori che la velocità della luce è molto grande rispetto le
grandezze in gioco: dt/T<<1, a/cdt <<1
Clarissimus est!
Thanks! :* (ti mando pure il bacio
)
Thanks! :* (ti mando pure il bacio
