Rifrazione, esercizio con domande

bigodini
Vorrei discutere con voi di un esercizio che mi lascia alcuni dubbi e perplessità

Una sorgente puntiforme di luce viene calata in acqua (n= 1.333) ad una profondità h.
(a) Quanto vale h se il raggio di luce emesso a 40◦ con la verticale viene osservato in un punto a distanza orizzontale d= 4 m dalla sorgente e altezza H= 1 m rispetto alla superficie dell’acqua?
(b) Sia θm l’angolo di incidenza massimo per cui la luce può uscire dall’acqua.
Se sulla superficie dell’acqua si versa un sottile strato di olio, qual è il valore dell’indice dirifrazione dell’olio affinchè θm= 60◦?


SOL:

(a) La mia idea era stata (chiamando l'ipotenusa del triangolo immerso f e quella del triangolo in emersione formato dai raggi r) di:

- trovare $theta_1$ con snell $sintheta_1=n_2/n_1*sintheta_2$

ora considero "m" la distanza orizzontale sorgente-verticale e "g" la distanza verticale punto osservazione, ossia che $g+m=d =>d-g=m$, quindi

- $fcostheta_2=H => f=H/(costheta_2)$ e $fsintheta_2=g$ da cui: $g=H tg theta_2$

- $d-g=m=3.16m$

Identicamente lavorando sul trinagolo immerso: $r*sintheta_1=m$ e $r*costheta_1=h$ mettendole assieme: $h=5.74m$ ma il risultato è $2.79m$.
L'ho svolto più volte ma non scovo l'errore

(b) per la domanda b ho pensato di sfruttare [sia $theta_1:=theta_m$] $n_1sintheta_1=n_2sintheta_2=n_3sintheta_3$ ma mi sono ben presto accorto che mettendo a sistema mi trovo una elisione di $n_2$ oppure di $sintheta_2$ quindi mi rimane indeterminato.
Alla fine ho provato a calcolare semplicemente $n_1sin60°=n_2 sin90°$ cioé $n_1=1/(sin60°)$ e viene ilrisultato atteso.
Ma non capisco il motivo, infatti lo strato d'olio per quanto sottile sia dovrebbe deviare di un $theta_2$ il raggio, invece svolgendo in questo modo il problema è come se assumessi che lago più strato d'olio fosse tutto con indice di rifrazione $n_1$ cosa non vera perché l'angolo $theta_1$ è correlato a una prima rifrazione. In poche parole il ragionamento non l'ho proprio capito infatti nell'incidenza olio/aria l'angolo è $theta_2$ e non $theta_1$ come sarebbe svolgendo come vuole il prof.


Risposte
Studente Anonimo
Studente Anonimo
Premesso che non ho controllato il tuo procedimento, mi sembra più immediato, almeno dal punto di vista geometrico, risolvere il sistema sottostante:

Punto a

$\{(n*sen\theta_i=sin\theta_r),(h*tg\theta_i+H*tg\theta_r=d):}$

bigodini
Già hai ragione (sono l'ufficio complicazione affari semplici :lol:), però viene 5.74 metri ergo deduco ci sia un errore nella soluzione perché coinciderebbe col mio.

Mentre per il:

(b) per la domanda b ho pensato di sfruttare [sia $theta_1:=theta_m$] $n_1sintheta_1=n_2sintheta_2=n_3sintheta_3$ ma mi sono ben presto accorto che mettendo a sistema mi trovo una elisione di $n_2$ oppure di $sintheta_2$ quindi mi rimane indeterminato.
Alla fine ho provato a calcolare semplicemente $n_1sin60°=n_2 sin90°$ cioé $n_1=1/(sin60°)$ e viene ilrisultato atteso.
Ma non capisco il motivo, infatti lo strato d'olio per quanto sottile sia dovrebbe deviare di un $theta_2$ il raggio, invece svolgendo in questo modo il problema è come se assumessi che lago più strato d'olio fosse tutto con indice di rifrazione $n_1$ cosa non vera perché l'angolo $theta_1$ è correlato a una prima rifrazione. In poche parole il ragionamento non l'ho proprio capito infatti nell'incidenza olio/aria l'angolo è $theta_2$ e non $theta_1$ come sarebbe svolgendo come vuole il prof.



Che ne pensi a riguardo? :). A me sfugge proprio il ragionamento.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Se la soluzione riportata è quella che hai scritto:

$n_(olio)=(2sqrt3)/3$

sembra che il punto b) chieda semplicemente l'indice di rifrazione di un olio avente angolo limite olio - aria assegnato. Insomma, la montagna avrebbe partorito un topolino. Ad ogni modo, se si interpretasse il testo a dovere, poiché l'angolo limite acqua - olio - aria non cambia, qualunque sia l'indice di rifrazione dell'olio e il suo spessore, il problema non ammetterebbe soluzione.

bigodini
Ad ogni modo, se si interpretasse il testo a dovere, poiché l'angolo limite acqua - olio - aria non cambia, qualunque sia l'indice di rifrazione dell'olio e il suo spessore, il problema non ammetterebbe soluzione


Eh sì, infattimi scontravo continuamete contro questo e pensavo che ci fosse qualche sottile ragionamento sullo spessore dell'olio a non tornarmi... perché, come ribadisci "l'angolo limite acqua - olio - aria non cambia, qualunque sia [...] il suo spessore".

la montagna avrebbe partorito un topolino


Convengo con la simpatica espressione :-D.


Grazie, come sempre, per il tuo grande aiuto :-).

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