Penna lanciata in aria.
Se lanciassi una penna lanciata in aria nello spazio, cioè in assenza totale d'attrito e in assenza totale di gravità, cosa accadrebbe alla penna? Raggiungerebbe una velocità limite dovuta alla forza applicata, che si manterrebbe costante, con il corpo "costretto" a muoversi fino a nuove interazioni?
P.S.- una discussione analoga già la feci in passato.
P.S.- una discussione analoga già la feci in passato.
Risposte
In aria o nella spazio vuoto? Perché proprio una penna?
Penso volessi dire nello spazio vuoto. In tal caso la penna continuerebbe a muoversi a velocità costante indefinitamente.
Quanto è tale velocità? Be' dipende dall'impulso che hai dato col tuo "lancio".. legge di conservazione della quantità di moto...

Penso volessi dire nello spazio vuoto. In tal caso la penna continuerebbe a muoversi a velocità costante indefinitamente.
Quanto è tale velocità? Be' dipende dall'impulso che hai dato col tuo "lancio".. legge di conservazione della quantità di moto...
Come ti ha già confermato Faussone la penna nelle condizioni da te descritte si muove di moto rettilineo uniforme (o per lo meno il suo centro di massa), ma forse non è molto corretto parlare di "raggiungere una velocità limite".
La velocità della penna, essendo essa accelerata da forze impulsive, passa da zero a un valore costante in una frazione di secondo, la forza è applicata fintanto che tu la tieni in mano.
Chiamare la velocità finale velocità limite non ha molto senso, la velocità limite può essere ad esempio quel valore di velocità che richiede un corpo generico per uscire da un campo gravitazionale, dove per la distanza tra il corpo e la sorgente di campo gravitazionale che tende a infinito la velocità tende asintoticamente a zero, oppure quando si ha un corpo in caduta libera e non si trascura la resistenza dell'aria (moto in regime viscoso), per il tempo che tende a infinito la velocità del corpo tende asintoticamente ad un valore costante, ad una velocità limite cioè, per la quale appunto si avrebbe la forza d'attrito viscoso uguale in modulo alla forza peso, ottendo una risultante zero quindi una velocità costante (tutto queso però al limite per $t ->oo$)
La velocità della penna, essendo essa accelerata da forze impulsive, passa da zero a un valore costante in una frazione di secondo, la forza è applicata fintanto che tu la tieni in mano.
Chiamare la velocità finale velocità limite non ha molto senso, la velocità limite può essere ad esempio quel valore di velocità che richiede un corpo generico per uscire da un campo gravitazionale, dove per la distanza tra il corpo e la sorgente di campo gravitazionale che tende a infinito la velocità tende asintoticamente a zero, oppure quando si ha un corpo in caduta libera e non si trascura la resistenza dell'aria (moto in regime viscoso), per il tempo che tende a infinito la velocità del corpo tende asintoticamente ad un valore costante, ad una velocità limite cioè, per la quale appunto si avrebbe la forza d'attrito viscoso uguale in modulo alla forza peso, ottendo una risultante zero quindi una velocità costante (tutto queso però al limite per $t ->oo$)