Massa ed estensione spaziale

Simone Masini
una domanda: secondo voi se un corpo non ha massa nè a riposo nè in moto, può esistere? , nel senso ,ha o non ha una estensione nello spazio? se si, come si deve immaginarlo? il fotone ,che non ha massa, come bisogna immaginarselo?

Risposte
mgrau
Un'onda che viaggia su una corda tesa esiste? Ha un'estensione nello spazio? Riesci a immaginarla?

Simone Masini
un'onda meccanica è associata ad un corpo che possiede una massa e riesco a percepirne le conseguenze( la corda che vibra su e giù rimanendo gli estremi fissi). ma per un fotone è diverso nel senso che è esso stesso SOLO energia e quindi non ha massa ).
Praticamente il fotone non ha massa perchè sia nell'effetto fotoelettrico che nei fenomeni diffrattivi la luce è essa stessa energia(quindi priva di massa) e non ha bisogno di un sostegno materiale in cui propagarsi come in una corda tesa. Quindi se non ha massa come faccio a visualizzarlo ?

mgrau
Hai ragione anche tu... però il fatto è che visualizzare le cose è molto desiderabile per formarsene un'idea più solida, ma bisogna rassegnarsi al fatto che di solito si tratta di metafore, di similitudini; pensare che le nostre immagini mentali colgano la cosa in sè, come direbbero i filosofi, è un po' ingenuo. Un po' come pensare agli atomi come ad un piccolo sistema solare. L'immagine può essere utile in qualche misura, ma non ci si può fare conto sempre e comunque.
Così come immaginarsi un fotone come una pallina: in qualche caso può aiutare, ma non si può pensare che SIA DAVVERO una pallina.
Alla fine, tutto quel che sappiamo sta nelle leggi fisiche, così come le conosciamo ora: e sono delle equazioni, non delle fotografie, dicono quel che dicono (e sicuramente non è l'ultima parola) ma non ti danno immagini. Sopratutto in meccanica quantistica, a cercare di visualizzare le cose si va incontro a grosse frustrazioni. Bisogna rassegnarsi a "vedere" con altri occhi.

Faussone
Sono d'accordo con mgrau.

Questo genere di discussioni a me lasciano sempre un po' perplesso.

La divulgazione va bene, ma non va usata come base per approfondire una teoria scientifica, può solo dare una idea parziale e va benissimo a volte, ma ne vanno sempre tenuti presenti i limiti.
La fisica non può essere compresa a pieno senza un adeguato formalismo matematico, che non è un qualcosa in più, ma è proprio parte integrante della fisica stessa, quindi comprendere veramente senza formalismo non è possibile.
La fisica moderna poi va molto al di là del nostro senso comune e quindi, senza un livello ulteriore e adeguato di astrazione dato dal formalismo, siamo ciechi, le analogie a cui ricorre la divulgazione, anche se ben fatte, vanno bene per iniziare a farsi un'idea, ma se vengono spinte oltre il loro campo di applicazione diventano inutili, se non ridicole e ingannevoli. Alla fine si rischia di finire per fare discorsi pseudoscientifici e new age pensando di parlare di scienza...

La fisica classica è un po' più accessibile, nel senso che richiede un formalismo meno spinto, ma anche in fisica classica non si riesce a spiegare tutto senza formalismo. Mi viene in mente a proposito una discussione qui di qualche tempo fa sul come si potesse spiegare intuitivamente (ammesso che tale avverbio significhi qualcosa in ambito scientifico) il moto di precessione, Abbiamo alla fine constatato che senza parlare di vettori e momenti angolari non si arriva a nulla, una spiegazione più terra-terra non esiste, maneggiare vettori in maniera "intuitiva" non è possibile, quindi alla fine non si arriva a spiegare in maniera "semplice" la precessione, a meno di non accontentarsi di dire genericamente che deriva dalla legge dell'inerzia di Newton (cosa importante da comprendere peraltro).

Purtroppo la divulgazione (che per inciso io adoro quando è fatta bene) rischia di far perdere di vista questo fatto e a volte rischia di far apparire come troppo facilmente accessibili teorie fisiche assai complesse, tanto che molti si sentono in grado di potersi lanciare in deduzioni e discussioni alla fine prive di senso, quelli stessi poi magari non conoscono neanche le basi della fisica classica che oltretutto, non mi stanco mai di ripetere, non è neanche tanto meno affascinante della fisica moderna.
Non sto riferendomi a nessuno in particolare qui, sia chiaro, è un discorso generale questo, poi la curiosità non va mai scoraggiata, semmai re-indirizzata.

Comprendere le potenzialità e i limiti degli strumenti che si hanno in mano è il primo passo per avere un corretto pensiero scientifico.


Scusate il pippone, rileggendomi sembra abbia voluto fare un gavettone gelato ai troppo entusiasti, ma leggendo più a fondo credo si possa capire che non è affatto così, anzi.

:-)

gio73
@faussone Mi ha fatto piacere leggerti, come mi ha fatto piacere leggere mgrau. Grazie

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