Magnetizzazione ferromagneti
Salve, studiando un pò come funzione il magnetismo nella materia mi sono imbattuto nei ferromagneti, materiali che se posizionati in una regione di spazio in cui è presente un campo di induzione magnetica vengono magnetizzati essi stessi. E qui mi è sorta una domanda che forse per molti di voi potrà essere sciocca, oerò io mi sono chiesto: Visto che i primi fenomeni di magnetismo si sono riscontrati già nell'antichità con le varie calamite (dunque materiali ferromagnetici suppongo), come hanno fatto gli antichi a magnetizzare questi materiali senza corrente? Oppure sono stati trovati in natura già cosi? Se si, come è possibile?
Risposte
Forse stai dimenticando che il nostro pianeta è sostanzialmente un "elettromagnete" naturale, che come ben sai può magnetizzare un materiale ferromagnetico immerso nel suo campo, specie in particolari condizioni chimico fisiche e temporali.
Pensa che Faraday aveva proprio intenzione di chiamare "terromagnetic" il materiale che oggi indichiamo con ferromagnetico.
La domanda è comunque più che interessante e quanto prima cercherò di linkarti qualche serio riferimento sull'argomento.
Pensa che Faraday aveva proprio intenzione di chiamare "terromagnetic" il materiale che oggi indichiamo con ferromagnetico.

La domanda è comunque più che interessante e quanto prima cercherò di linkarti qualche serio riferimento sull'argomento.

Grazie per il materiale. Comunque si, avevo pensato alla Terra, però non ero sicuro perchè a questo punto ogni materiale ferromagnetico sarebbe automaticamente magnetizzato. Probabilmente mi sto perdendo qualcosa.
Certo, ma con che intensità? 
Per esempio dai un occhio a
https://www.phys.uniroma1.it/biblioteca/web_disp/d3/dispense/dominici/geomuni-10.pdf[/url]
e a pagina 158 "Processi di magnetizzazione" del seguente
https://www.researchgate.net/publication/323848004_Geomagnetismo

Per esempio dai un occhio a
https://www.phys.uniroma1.it/biblioteca/web_disp/d3/dispense/dominici/geomuni-10.pdf[/url]
e a pagina 158 "Processi di magnetizzazione" del seguente
https://www.researchgate.net/publication/323848004_Geomagnetismo
Grazie dei riferimenti, anche se effettivamente di geologia non è che ne capisca molto, in ogni caso ho dato un'occhiata ed erano interessanti. Comunque ho ancora dei dubbi:
Quando si magnetizza un ferromagnete, in realtà esso è stato già magnetizzato dal campo terrestre, tuttavia magnetizzandolo attraverso la corrente induciamo una magnetizzazione superiore (quindi quella del campo terrestre era trascurabile?) ? E quando effettuiamo la smagnetizzazione, in realtà il materiale rimane sempre in maniera minore magnetizzato dalla terra?
Per quest'ultima domanda non sono sicuro, ma io se volessi smagnetizzare un materiale forse lo porterei ad alte temperature in modo da "farlo diventare un paramagnete".
Quando si magnetizza un ferromagnete, in realtà esso è stato già magnetizzato dal campo terrestre, tuttavia magnetizzandolo attraverso la corrente induciamo una magnetizzazione superiore (quindi quella del campo terrestre era trascurabile?) ? E quando effettuiamo la smagnetizzazione, in realtà il materiale rimane sempre in maniera minore magnetizzato dalla terra?
Per quest'ultima domanda non sono sicuro, ma io se volessi smagnetizzare un materiale forse lo porterei ad alte temperature in modo da "farlo diventare un paramagnete".
Il debole campo magnetico terrestre, per quanto riguarda la "normale" magnetizzazione di un materiale ferromagnetico è più che trascurabile, diciamo che serve come catalizzatore (vedi link) e in alcuni casi, per es. nella "Magnetizzazione residua termica", vedi l'ematite, porta a magnetizzazioni relativamente elevate.
Non dobbiamo però dimenticare che in natura disponiamo anche di elevate intensità di corrente elettrica, grazie ai fulmini, che localmente possono portare a livelli di magnetizzazione (di una adatta roccia) molto più elevati.
Di certo, portando un materiale sopra la sua temperatura di Curie, gli faresti perdere la magnetizzazione acquisita.
Per qualcosa di più "condensato" dai un occhio anche a
https://diazilla.com/doc/10899/lezione-4--rimanenza-magnetica-naturale
Non dobbiamo però dimenticare che in natura disponiamo anche di elevate intensità di corrente elettrica, grazie ai fulmini, che localmente possono portare a livelli di magnetizzazione (di una adatta roccia) molto più elevati.
Di certo, portando un materiale sopra la sua temperatura di Curie, gli faresti perdere la magnetizzazione acquisita.
Per qualcosa di più "condensato" dai un occhio anche a
https://diazilla.com/doc/10899/lezione-4--rimanenza-magnetica-naturale
Perfetto, grazie avevo per i riferimenti e le spiegazioni.
Vedi anche
https://www.researchgate.net/publication/248812790_Lodestone_nature%27s_only_permanent_magnet_What_it_is_and_how_it_gets_charged
e per una interessantissima carrellata storica ... e ripassare un po' di greco e di latino
https://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1071/PVv2014n173p52
https://www.researchgate.net/publication/248812790_Lodestone_nature%27s_only_permanent_magnet_What_it_is_and_how_it_gets_charged
e per una interessantissima carrellata storica ... e ripassare un po' di greco e di latino

https://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1071/PVv2014n173p52