Grosso dubbio sul calcolo del campo magnetico in un punto

marco.provitina
Ciao a tutti, credo di avere ancora enormi dubbi con la legge di Ampère,quindi vi chiedo una mano con il seguente quesito.

"Due lunghi fili posti a distanza d= 2m e perpendicolari al piano xy sono percorsi da due correnti di eguale intensità (i= 5A) ma con versi opposti. Calcolare il campo magnetico in P, equidistante dai due fili e posto a distanza r= 3m dalla congiungente"
Allego un'immagine che illustra la geometria del problema:


Io ragionerei in questo modo: Prendo per esempio il filo 1, ed applico la legge di Ampère: $oint vec(B) \cdot dvec(s) = mu_0 i$
Sto perciò considerando la circuitazione di B lungo una circonferenza che ha centro di coordinate del filo 1 e raggio R pari alla distanza tra il filo e P, ovvero: $R= sqrt(d^2 + r^2)$. Ora, poichè $R>d$, il filo 2 si trova dentro a questa circonferenza, perciò la $i$ nella legge di Ampère è la somma di entrambe le correnti, che essendo uguali e opposte è nulla. Ne deriva che la circuitazione, e di conseguenza il campo sono nulli.

La soluzione, neanche a dirlo, è completamente diversa, perciò volevo sapere perchè sia sbagliato il mio ragionamento, se abbia applicato in maniera errata la legge di Ampère o se addirittura non avrei dovuto applicarla

Risposte
quantunquemente
ma non è meglio applicare la legge di Biot-Savart ?

RenzoDF
"Jezeph":
... volevo sapere perchè sia sbagliato il mio ragionamento, se abbia applicato in maniera errata la legge di Ampère o se addirittura non avrei dovuto applicarla

Non hai sbagliato nell'applicare la legge, hai solo sbagliato nel derivare dal valore nullo dell'integrale di circuitazione che anche il campo in P è nullo, ovvero quando scrivi

"Jezeph":
... Ne deriva che la circuitazione, e di conseguenza il campo sono nulli.

sbagli in quel "di conseguenza"; una circuitazione nulla non implica campo nullo in un generico punto della curva di circuitazione ma implica solo che la somma algebrica (integrale) delle proiezioni del campo sulla curva è pari (in questo caso) a zero.

Come ti è già stato suggerito, in questo caso, il campo magnetico in un qualsiasi punto del piano xy, si può calcolare "sovrapponendo" (vettorialmente) i campi prodotti dai singoli conduttori.

marco.provitina
uhm.. generalmente in questi problemi ho che la circuitazione del campo B si risolve semplicemente con $oint vec(B) \cdot dvec(s) = vec(B) \cdot 2 pi R$, quindi avrei, dalla legge: $vec(B)= (mu_0\cdot (i - i))/(2 pi R) = (mu_0\cdot (0))/(2 pi R) = 0$
non capisco cosa non vada esattamente. In questo caso la circuitazione andrebbe risolta proprio con l'integrale di linea di seconda specie? Perchè?

RenzoDF
"Jezeph":
... la circuitazione del campo B si risolve semplicemente con $oint vec(B) \cdot dvec(s) = vec(B) \cdot 2 pi R$,

Premesso che quell'integrale non può fornire una grandezza vettoriale, e ricordandoti che quel "punto" $\cdot$ ( \cdot) non rappresenta il segno di moltiplicazione ma di prodotto scalare, quella uguaglianza, usando le convenzioni dell'immagine per d e R, ovvero indicando con $a$ la distanza di P dai fili,

$a=\sqrt(R^2+\frac{d^2}{4}$

dovrebbe essere riscritta come segue

$oint vec(B) \cdot dvec(s) = B 2 pi a$

ma sarebbe corretta solo se il campo $\vec B$ fosse costante in modulo lungo il percorso circolare di integrazione e tangente allo stesso; visto però che nel caso della circonferenza da te considerata (scelta come linea di integrazione), questo non avviene (considerando il campo complessivo generato dai due conduttori), quella relazione è errata.

La relazione

$oint vec(B) \cdot dvec(s) = B 2 pi a$

è invece valida se consideri il campo prodotto da un singolo conduttore e come linea di integrazione la circonferenza che passa per P con centro nel conduttore, in questo modo potrai andare a calcolare i moduli del due campi magnetici B1 e B2 relativi alle due correnti i1 e i2

$oint vec B_1 \cdot dvec(s) = B_1 2 pi a=\mu_0 i_1$

$oint vec B_2 \cdot dvec(s) = B_2 2 pi a=\mu_0 i_2$

per poi comporli vettorialmente $\vec B_1+\vec B_2$. Essendo nel tuo caso le due correnti uguali in modulo avrai che anche i moduli dei due campi saranno uguali $B_1=B_2$ ma diversa sarà la loro direzione, che risulterà tangente alla rispettiva circonferenza, ma come già detto questo porta alla legge di Biot e Savart che poteva essere direttamente applicata senza bisogno di scomodare degli integrali. :wink:

marco.provitina
Hai ragione, ho sbagliato a scrivere R, intendevo il raggio a

comunque ho capito finalmente dove stava il problema, sei stato chiarissimo! Grazie mille!

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