Esercizi di meccanica

mandrillo_98
Ciao, mi aiutate a risolvere questi problemi?
1) Per determinare l'attrito dell'aria su un oggetto questo viene sparato verso l'alto arrivando a un altezza pari al 95% di quella ideale. In seguito lo stesso oggetto viene lanciato su un piano ruvido orizzontale con velocità iniziale di 10 m/s, fermandosi dopo aver percorso 27 m. Si determini la decelerazione dell'oggetto dovuta all'attrito con il piano.
2)Un carrellino scorre su un piano ruvido e partendo con una certa velocità iniziale si ferma dopo 8 m. Se volessimo farlo arrivare 1,5 m oltre il limite precedente, di quanto dovremmo incrementare la velocità iniziale?
Grazie in anticipo :D

Risposte
Palliit
Ciao.
"mandrillo_98":
mi aiutate a risolvere questi problemi?

Solo se, come esplicitamente richiesto dal regolamento, esponi i tuoi tentativi di risoluzione e ci fai vedere dove ti blocchi :wink:

mandrillo_98
Diciamo che non so come procedere proprio. Nel 1) si tratta di moto uniformemente accelerato. Ho usato la formula $2as= v^2-vi^2 $ con vi= 10 m/s e v=0 perchè si ferma e mi sono ricavata l'accelerazione. Poi non so come andare avanti. Mentre, nel 2) mi sono ricavata l'accelerazione nello stesso modo ma mi manca la velocità iniziale, e dovrei fare lo stesso se volessi farlo arrivare 1,5 m oltre il limite precedente, solo che invece di s= 8 m scrivo s=9,5m.. ma senza la velocita iniziale non so come procedere. Non so se sono stata chiara

mgrau
Per il problema 1 mi chiedo per quale recondita ragione è stata messa la prima frase, quella sul lancio verticale, che non c'entra un tubo con la domanda

Per il problema 2, pensa in termini di lavoro dissipato dall'attrito.
1- Nei due casi (8m e 9.5m) in che rapporto stanno i due lavori?
2 - Da dove proviene questo lavoro? Dall'energia cinetica iniziale.
3 - Come dipende l'energia cinetica dalla velocità iniziale?
(Nota che la domanda, in cui ti si chiede "di quanto si deve incrementare la velocità iniziale", è un po' ambigua.
Se per "incrementare" si intende "quale velocità va SOMMATA alla precedente,non si può rispondere. Sì invece, se si intende "PER QUALE FATTORE VA MOLTIPLICATA" la prima per ottenere la seconda)

Palliit
"mgrau":
Per il problema 1 mi chiedo per quale recondita ragione è stata messa la prima frase

Evidentemente nel lancio sul piano scabro si deve tener conto anche dell'attrito con l'aria, non vedo alternative.

mgrau
@Palliit Giusto. Non ci avevo pensato :oops:
P.S.
Però, però... Il fatto che lanciato in alto arrivi al 95% dell'altezza teorica dice che l'attrito con l'aria si mangia il 5% dell'energia cinetica. Bene. Però non ci dice a che velocità viene lanciato, nè quindi a che altezza arriva.
Se vogliamo utilizzare questo fatto nel seguito, suppongo che ci serva una FORZA di attrito (ipotesi già un po' strana, che l'attrito dell'aria sia costante, e non dipenda dalla velocità...), così avremmo che il lavoro dell'attrito $F*h$ è il 5% dell'enegia potenziale teorica, $mgh$, $Fh = 1/20 mgh $ anzi, più esattamente, $F*0.95h -> F = 1/19mg$. L'attrito è 1/19 del peso, che purtroppo non abbiamo...
Oppure c'è un modo più furbo di utilizzare l'informazione?

Palliit
@mgrau: non potendo - mi pare - fare diversamente, assumiamo che l'attrito con l'aria sia costante; la forza complessiva sulla massa che striscia sul piano allora risulta in modulo: $mumg+1/19mg$, ed il modulo dell'accelerazione quindi è $mug+1/19g$; si uguaglia a quella che si trova dai dati e si ricava $mu g$, che è l'accelerazione richiesta.

mandrillo_98
Scusate.. ma non ho capito nulla

Palliit
Nel lancio in aria, se $" "h_0" "$ è la quota ideale ed $" "h=95/100h_0" "$ quella effettivamente raggiunta, il lavoro compiuto

dall'attrito con l'aria vale: $" "mgh-mgh_0=-mg*5/100h_0$ ;

se assumiamo che l'attrito con l'aria abbia modulo costante $f_a$ , il lavoro che compie si calcola come:

$W_a=-f_a*h=-f_a*95/100h_0$ ;
uguagli e ottieni:

$f_a*95/100h_0=mg*5/100h_0" "to" "f_a=5/95mg=1/19mg$


come ti ha già scritto @mgrau.
A questo punto assumiamo anche che tale forza mantenga lo stesso modulo quando il corpo striscia sul piano; allora la forza risultante sul corpo sarà la somma dell'attrito $vec(F)_A$ col piano e di quello $vec(f)_a$ con l'aria, cioè:

$vec(F)=vec(F)_A+vec(f)_a$ ,


che fornisce l'accelerazione (opposta al verso del moto) di modulo: $a=F_A/m+f_a/m=F_A/m+1/19g" "$;

questa corrisponde a quella che hai determinato in base ai dati sul moto di strisciamento; uguagli e ricavi la componente di accelerazione $" "F_A/m" "$ dovuta al solo attrito col piano.

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