Equilibrio e punto di applicazione delle forze

AnalisiZero
Ciao,

Questo è un esempio dal libro:



Ho notato che quando impone la condizione di equilibrio rotazionale è come se trascurasse l'altezza della trave. Per esempio la tensione del filo dovrebbe essere applicata nell'estremo in alto della parte destra, lo stesso per la reazione della parete.
Infatti non è indifferente applicarle in alto o in basso, perché cambia il braccio rispetto al polo. Però poi nei conti tratta la trave come se non avesse altezza, cioè tutti i punti di applicazione sono alla stessa altezza nella trave. Lo fa anche in un altro esempio, vorrei capire se trascura l'altezza oppure c'è altro che non ho capito.

Risposte
axpgn
L'altezza della trave c'è quando ti dice che c'è :D
È la stessa cosa dei piani lisci senza attrito o rugosi con attrito, della resistenza dell'aria che c'è o non c'è, ecc.
È un caso ideale (come sempre ... :wink: )

donald_zeka
Più che di un caso ideale, è solo una schematizzazione. Nella realtà la trave è vincolata a destra da una cerniera che sarà composta da un perno bloccato assialmente, non si può in alcun modo sapere il punto dove il perno eserciterà la reazione e questa reazione sarà una reazione distribuita e non concentrata, ma questo non ci importa, ci basta schematizzare la trave come una "retta" (quindi eliminando le altre due dimensioni, quando è possibile ovviamente) e applicare le reazioni vincolari nei punti ideali di applicazione di quei vincoli e forze. Stessa cosa per la fune. Un disegno e calcolo tipo questo serve a capire di massima la tensione che può esercitarsi sulla fune e sul perno della cerniera, in seguito con quelle tensioni si vanno a fare delle soluzioni costruttive per realizzare quella cerniera e quella fune che possano ressitere a quelle tensioni. Che nella realtà una stia pochi centimetri sopra o sotto è del tutto irrilevante.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.