Domanda su equazioni calorimetria
Prendiamo due corpi di sostanze uguali, aventi certe masse, certe temperature iniziali e, dopo averli messi in contatto fisico, un certo valore della temperatura di equilibrio.
Si verifica sperimentalmente che queste cinque quantità soddisfano l'equazione $m_1(T-T_1)=m_2(T_2-T)$. Inoltre, si verifica che l'equazione (1) vale per una qualunque coppia di corpi della stessa sostanza.
Consideriamo ora due corpi di sostanze diverse, aventi certe masse, certe temperature iniziali e, dopo averli messi in contatto fisico, un certo valore della temperatura di equilibrio.
Si verifica che l'equazione che tali quantità soddisfano non è più la (1); tuttavia, l'equazione "giusta" può essere trovata facilmente moltiplicando i due membri della (1) per due numeri, $c_1$ e $c_2$: $m_1c_1(T-T_1)=m_2c_2(T_2-T)$.
E' evidente che i due numeri che vanno a moltiplicare la (1) (in modo tale da ottenere un'equazione valida per corpi di sostanze diverse) possono essere infiniti. Secondo quale criterio, dunque, si scelgono i valori per i quali moltiplicare i due membri della (1)?
Spero di essermi fatto capire.
Grazie!
Si verifica sperimentalmente che queste cinque quantità soddisfano l'equazione $m_1(T-T_1)=m_2(T_2-T)$. Inoltre, si verifica che l'equazione (1) vale per una qualunque coppia di corpi della stessa sostanza.
Consideriamo ora due corpi di sostanze diverse, aventi certe masse, certe temperature iniziali e, dopo averli messi in contatto fisico, un certo valore della temperatura di equilibrio.
Si verifica che l'equazione che tali quantità soddisfano non è più la (1); tuttavia, l'equazione "giusta" può essere trovata facilmente moltiplicando i due membri della (1) per due numeri, $c_1$ e $c_2$: $m_1c_1(T-T_1)=m_2c_2(T_2-T)$.
E' evidente che i due numeri che vanno a moltiplicare la (1) (in modo tale da ottenere un'equazione valida per corpi di sostanze diverse) possono essere infiniti. Secondo quale criterio, dunque, si scelgono i valori per i quali moltiplicare i due membri della (1)?
Spero di essermi fatto capire.
Grazie!
Risposte
Normalmente si trascura.
Te lo regalo io, quello nuovo...
Te lo regalo io, quello nuovo...
E se io volessi fare il perfettino e non trascurarla?
Allora significherebbe che alla mia penultima domanda (penultimo post di pagina 2) avresti dovuto rispondere: "I coefficienti dell'equazione (2) vanno leggermente modificati a seconda delle temperature e delle masse dei due corpi", giusto?
Per quanto riguarda il condizionatore, visto che sei così generoso, ti lascio l'IBAN della mia banca ok?
Allora significherebbe che alla mia penultima domanda (penultimo post di pagina 2) avresti dovuto rispondere: "I coefficienti dell'equazione (2) vanno leggermente modificati a seconda delle temperature e delle masse dei due corpi", giusto?

Per quanto riguarda il condizionatore, visto che sei così generoso, ti lascio l'IBAN della mia banca ok?

"lisdap":
...........
Per quanto riguarda il condizionatore, visto che sei così generoso, ti lascio l'IBAN della mia banca ok?
Io invece ti lascio, e basta....
Ho deciso. Parto. La prossima settimana prendo un aereo. Due aerei. Tre aerei.
Vado a Santiago del Cile. Poi di lì prendo un altro aereo.
Vado all'isola di Pasqua: 5000 km ad Ovest della costa cilena, nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico.
Lì c'è un albero. Con un ramo. Con una corda liscia, senza attrito.
Faccio un nodo scorsoio. Come marinaio, so fare moltissimi nodi. Anche quello scorsoio.
E POI MI IMPICCO! ALL'ISOLA DI PASQUA FANNO BEI FUNERALI COLORATI E MUSICATI !
C'è un errore anche qui.
"navigatore":
Io invece ti lascio, e basta....
Ho deciso. Parto. La prossima settimana prendo un aereo. Due aerei. Tre aerei.
Vado a Santiago del Cile. Poi di lì prendo un altro aereo.
Vado all'isola di Pasqua: 5000 km ad Ovest della costa cilena, nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico.
Lì c'è un albero. Con un ramo. Con una corda liscia, senza attrito.
Faccio un nodo scorsoio. Come marinaio, so fare moltissimi nodi. Anche quello scorsoio.
E POI MI IMPICCO! ALL'ISOLA DI PASQUA FANNO BEI FUNERALI COLORATI E MUSICATI !

Sicuro di stare bene? Non è che questo caldo ti sta dando un pò alla testa (in senso buono)

Vuoi venire a casa mia per caso? Stiamo belli freschi, tranquillo...
"lisdap":
Sicuro di stare bene? Non è che questo caldo ti sta dando un pò alla testa (in senso buono)?
Vuoi venire a casa mia per caso? Stiamo belli freschi, tranquillo...
Venire a casa tua???????????....!!!!!!!!!!!!!! .....?????????
ho deciso. Mi impicco qui.
Ora.
Per favore non farlo. Io sono un tipo molto coscienzioso. Non riuscirei a continuare a vivere con il peso di averti condotto al suicidio. Se ti ammazzi tu lo faccio anch'io.
A parte gli scherzi (sei d'accordo sul fatto che stiamo scherzando, giusto?) cosa c'è che non va nella mia domanda precedente e che ti ha condotto all'idea del suicidio?
Siamo qui per discutere, prendiamoci tutti e due una bella camomilla bollente (con questo caldo? ma si dai) e tranquilizziamoci.
A parte gli scherzi (sei d'accordo sul fatto che stiamo scherzando, giusto?) cosa c'è che non va nella mia domanda precedente e che ti ha condotto all'idea del suicidio?
Siamo qui per discutere, prendiamoci tutti e due una bella camomilla bollente (con questo caldo? ma si dai) e tranquilizziamoci.
"lisdap":
Per favore non farlo. Io sono un tipo molto coscenzioso. Non riuscirei a continuare a vivere con il peso di averti condotto al suicidio. Se ti ammazzi tu lo faccio anch'io.
A parte gli scherzi (sei d'accordo sul fatto che stiamo scherzando, giusto?) cosa c'è che non va nella mia domanda precedente e che ti ha condotto all'idea del suicidio?
Siamo qui per discutere, prendimoci tutti e due una bella camomilla bollente (con questo caldo? ma si dai) e tranquilizziamoci.
Starai scherzando tu, non io. Ho già preparato la corda, lo sgabello, il sapone...sto facendo il nodo...E sono tranquillissimo...mi sacrifico per il bene di coloro che rimangono, e prendono due piccioni con una fava calorimetrica: si liberano di me, e di te che poi mi segui...
Sei un egoista. Io ho solo 20 anni e vorrei fare un altro paio di cosette nella vita. Ad esempio laurearmi e, soprattutto, trovarmi una ragazza (che credo risolverebbe molti dei miei problemi).
Con l'OT mi fermo qui
Con l'OT mi fermo qui

Intervengo sperando di salvare navigatore!
Il calore specifico per ogni sostanza dipende dalla temperatura ma i valori che si trovano nelle tabelle dei libri di fisica 1 si applicano piuttosto bene in un'intervallo di temperatura intorno a quella ambiente, e questo è verificato sperimentalmente. Se vuoi studiarti in modo superserio queste cose ti tocca studiarti la meccanica statistica ed in particolare la fisica dei fenomeni critici (io di ste cose non so nulla), quindi prima dovresti studiarti la MQ, e quindi dovresti passare a fisica,ma dal momento che come hai detto non ti piacciono le masturbazioni mentali, ti tocca prendere le cose così come vengono spiegate nei libri di fisica 1. IL CALORE SPECIFICO È COSTANTE PER UN AMPIO INTERVALLO DI TEMPERATURE INTORNO A QUELLA AMBIENTE.
Spero di aver salvato navigatore ... il prossimo anno mi dovrà aiutare con la relatività generale
fatelo campare ancora
Il calore specifico per ogni sostanza dipende dalla temperatura ma i valori che si trovano nelle tabelle dei libri di fisica 1 si applicano piuttosto bene in un'intervallo di temperatura intorno a quella ambiente, e questo è verificato sperimentalmente. Se vuoi studiarti in modo superserio queste cose ti tocca studiarti la meccanica statistica ed in particolare la fisica dei fenomeni critici (io di ste cose non so nulla), quindi prima dovresti studiarti la MQ, e quindi dovresti passare a fisica,ma dal momento che come hai detto non ti piacciono le masturbazioni mentali, ti tocca prendere le cose così come vengono spiegate nei libri di fisica 1. IL CALORE SPECIFICO È COSTANTE PER UN AMPIO INTERVALLO DI TEMPERATURE INTORNO A QUELLA AMBIENTE.
Spero di aver salvato navigatore ... il prossimo anno mi dovrà aiutare con la relatività generale

"baldo89":
Intervengo sperando di salvare navigatore!
Il calore specifico per ogni sostanza dipende dalla temperatura ma i valori che si trovano nelle tabelle dei libri di fisica 1 si applicano piuttosto bene in un'intervallo di temperatura intorno a quella ambiente, e questo è verificato sperimentalmente.
Ciao, innanzitutto grazie per la risposta. Quanto a navigatore, ahimè, credo che ci abbia lasciato. Prometto che fra una mezz'oretta me ne andrò anche io

Da tutte le parti (forum, libri, web) leggo che "il calore specifico per ogni sostanza dipende dalla temperatura", senza tuttavia che tale affermazione sia giustificata. In che modo si dimostra sperimentalmente tale fatto? (Se possibile vorrei sapere come viene eseguito l'esperimento. Ad esempio, se ho un pezzo di rame, come faccio a ricavare sperimentalmente la dipendenza del calore specifico con la temperatura)?
Baldo, grazie per la mano tesa, ad un uomo sull'orlo dell'abisso...dalla mente sconvolta...
"Se hai ancora un amico al mondo, val la pena di vivere per quell'amico"
Chi lo ha detto ? Non lo so.
"Se hai ancora un amico al mondo, val la pena di vivere per quell'amico"
Chi lo ha detto ? Non lo so.
Tragedia sfiorata...per un pelo...
E ora per festeggiare, una bella birra ghiacciata
E ora per festeggiare, una bella birra ghiacciata

Da tutte le parti (forum, libri, web) leggo che "il calore specifico per ogni sostanza dipende dalla temperatura", senza tuttavia che tale affermazione sia giustificata. In che modo si dimostra sperimentalmente tale fatto?
ah boooo, mi spiace ma proprio non ne ho idea, e non ho nemmeno dei libri sottomano per poter controllare (sono tornato a casa)
la butto li, ma è una mia idea:
supponi di prendere un blocco di 1Kg di rame il calore specifico è quindi
$c=Q/(T_f -T_i)$
eseguiamo l'esperimento 2 volte partendo da due temperature iniziali diverse, ovvero supponiamo che la temperatura iniziale sia 300K forniamo ora al blocco di rame una certa quantità di calore $Q$, con un termometro si vede sperimentalmente che la temperatura sale ad un certo valore $T_F$ , adesso ripetiamo l'esperimento con una temperatura di partenza diversa, assumiamo che la temperatura iniziale del blocco di rame sia 330K, forniamo al blocco sempre la stessa quantità di calore $Q$ e poi misuriamo con un termometro la temperatura si scopre che questa è salita fino a $T_f$ se poi ci calcoliamo le variazioni di temperatura nei 2 esperimenti si scopre che $DeltaT_f$ è diversa da $DeltaT_F$ questo significa che il calore specifico varia con la temperatura... e questo è un fatto sperimentale, la domanda successiva è perchè ciò accade? bisogna studiarsi la meccanica statistica quantistica (io comunque non sò, sono solo un'astrofisico)
bisognerebbe cmq chiedere confema a navigatore.
immagino già quando studierai il magnetismo nella materia, quante domande ti verranno in mente... povero navigatore

"baldo89":
immagino già quando studierai il magnetismo nella materia, quante domande ti verranno in mente... povero navigatore
Speriamo che vada tutto liscio e che non mi vengano in testa troppe domande

Spero che navigatore, in quanto marinaio, non mi farà affogare in quelle acque sconosciute

hai capito cmq quello che ho scritto?
"baldo89":
hai capito cmq quello che ho scritto?
Ciao baldo, ti faccio sapere tra un pò. Ho la testa parecchio incasinata, un libro dice A, l'altro B, l'altro non dice niente...

Eccoci di nuovo a noi. Ti dico quello che ho pensato io, e poi lo confrontiamo con quello che dici tu in modo tale da coglierne analogie/differenze.
1) Evidenze sperimentali:
- Se prendiamo due corpi aventi temperature differenti e li mettiamo in contatto, essi raggiungono un eguale temperatura detta di equilibrio. In questo fenomeno, dunque, si osserva una variazione di temperatura di due corpi.
- Se mettiamo un corpo su una fiamma per un certo intervallo di tempo, notiamo che la temperatura del corpo è variata.
In questo fenomeno si osserva una variazione di temperatura di un corpo.
- Se prendiamo una miscela di acqua e ghiaccio (che per definizione si trova a 0 gradi) e vi immergiamo un certo corpo avente una temperatura positiva, notiamo che i due sistemi raggiungono una temperatura di equilibrio di 0 gradi centigradi. In questo fenomeno si osserva una variazione di temperatura di un certo corpo e lo scioglimento di una certa quantità di ghiaccio.
A questo punto è naturale osservare che deve esserci una causa i cui effetti sono quelli descritti (variazioni di temperatura dei corpi e scioglimento del ghiaccio). E' naturale, inoltre, supporre che tale causa consista nel passaggio di un "qualcosa" dal corpo 1 al corpo 2 o viceversa. Questo qualcosa venne inizialmente chiamato fluido calorico, ed oggi è noto come "calore".
Dati due corpi in contatto, abbiamo visto che essi devono scambiarsi qualcosa detto appunto calore. Il passo successivo consiste ora nel definire un insieme di regole (definizione operativa) che permettano di quantificare il calore scambiato tra due corpi. In altre parole, dobbiamo fare in modo che questa nuova proprietà di un corpo (scambio di calore) acquisisca lo "status" di grandezza fisica. Il modo più semplice per fare ciò consiste nel soffermarsi sugli effetti che tale proprietà che vogliamo quantificare provoca (variazioni di temperatura e scioglimento di ghiaccio). Ad esempio, come afferma il testo mencuccini-silvestrini, potremmo assegnare un numero al calore acquistato da un recipiente di acqua e ghiaccio semplicemente quantificando la quantità di ghiaccio disciolta. Quest'ultima può essere quantificata in due modi:
1) o misurandone la propria massa (ad esempio, se metto la miscela di acqua e ghiaccio su una fiamma e mi si sciolgono 20 Kg di ghiaccio dico che il sistema ha assorbito 20 unità di calore);
2) prendendo una certa massa campione (quella corrispondente alla quantità di ghiaccio che si scioglie inserendo nella miscela un grammo di acqua a 15,5 gradi e attendendo che la sua temperatura scenda a 14,5) e dividendo la massa di ghiaccio disciolta per la massa campione.
Con questo procedimento abbiamo dunque definito operativamente la grandezza fisica "calore", e sappiamo misurarla.
Fatto ciò, prendiamo un certo corpo, avente una certa massa, che subisce una certa variazione di temperatura e che scambia una certa quantità di calore. Vediamo sperimentalmente che tutte queste quantità soddisfano un'equazione del tipo $Q=c*m*Delta t$, dove $c$ è una costante di proporzionalità detta calore specifico calcolata su l'intervallo $Delta t$ di temperatura, ad esempio da 12 gradi a 20 gradi. Se ora noi facciamo tendere progressivamente la temperatura iniziale (quella di 20 gradi) a 12 gradi (quella di equilibrio), vediamo che il valore che il calore specifico deve avere in modo tale che le conseguenti quantità di calore, massa, e $Delta T$ soddisfano l'equazione $Q=mc*DeltaT$, cambia progressivamente. Il valore del calore specifico valutato su un intervallo molto stretto di temperatura (12-12,05) ad esempio può essere dunque indicato come "calore specifico a 12 gradi centigradi".
Probabilmente ho scritto troppo di fretta e non si è capito nulla
1) Evidenze sperimentali:
- Se prendiamo due corpi aventi temperature differenti e li mettiamo in contatto, essi raggiungono un eguale temperatura detta di equilibrio. In questo fenomeno, dunque, si osserva una variazione di temperatura di due corpi.
- Se mettiamo un corpo su una fiamma per un certo intervallo di tempo, notiamo che la temperatura del corpo è variata.
In questo fenomeno si osserva una variazione di temperatura di un corpo.
- Se prendiamo una miscela di acqua e ghiaccio (che per definizione si trova a 0 gradi) e vi immergiamo un certo corpo avente una temperatura positiva, notiamo che i due sistemi raggiungono una temperatura di equilibrio di 0 gradi centigradi. In questo fenomeno si osserva una variazione di temperatura di un certo corpo e lo scioglimento di una certa quantità di ghiaccio.
A questo punto è naturale osservare che deve esserci una causa i cui effetti sono quelli descritti (variazioni di temperatura dei corpi e scioglimento del ghiaccio). E' naturale, inoltre, supporre che tale causa consista nel passaggio di un "qualcosa" dal corpo 1 al corpo 2 o viceversa. Questo qualcosa venne inizialmente chiamato fluido calorico, ed oggi è noto come "calore".
Dati due corpi in contatto, abbiamo visto che essi devono scambiarsi qualcosa detto appunto calore. Il passo successivo consiste ora nel definire un insieme di regole (definizione operativa) che permettano di quantificare il calore scambiato tra due corpi. In altre parole, dobbiamo fare in modo che questa nuova proprietà di un corpo (scambio di calore) acquisisca lo "status" di grandezza fisica. Il modo più semplice per fare ciò consiste nel soffermarsi sugli effetti che tale proprietà che vogliamo quantificare provoca (variazioni di temperatura e scioglimento di ghiaccio). Ad esempio, come afferma il testo mencuccini-silvestrini, potremmo assegnare un numero al calore acquistato da un recipiente di acqua e ghiaccio semplicemente quantificando la quantità di ghiaccio disciolta. Quest'ultima può essere quantificata in due modi:
1) o misurandone la propria massa (ad esempio, se metto la miscela di acqua e ghiaccio su una fiamma e mi si sciolgono 20 Kg di ghiaccio dico che il sistema ha assorbito 20 unità di calore);
2) prendendo una certa massa campione (quella corrispondente alla quantità di ghiaccio che si scioglie inserendo nella miscela un grammo di acqua a 15,5 gradi e attendendo che la sua temperatura scenda a 14,5) e dividendo la massa di ghiaccio disciolta per la massa campione.
Con questo procedimento abbiamo dunque definito operativamente la grandezza fisica "calore", e sappiamo misurarla.
Fatto ciò, prendiamo un certo corpo, avente una certa massa, che subisce una certa variazione di temperatura e che scambia una certa quantità di calore. Vediamo sperimentalmente che tutte queste quantità soddisfano un'equazione del tipo $Q=c*m*Delta t$, dove $c$ è una costante di proporzionalità detta calore specifico calcolata su l'intervallo $Delta t$ di temperatura, ad esempio da 12 gradi a 20 gradi. Se ora noi facciamo tendere progressivamente la temperatura iniziale (quella di 20 gradi) a 12 gradi (quella di equilibrio), vediamo che il valore che il calore specifico deve avere in modo tale che le conseguenti quantità di calore, massa, e $Delta T$ soddisfano l'equazione $Q=mc*DeltaT$, cambia progressivamente. Il valore del calore specifico valutato su un intervallo molto stretto di temperatura (12-12,05) ad esempio può essere dunque indicato come "calore specifico a 12 gradi centigradi".
Probabilmente ho scritto troppo di fretta e non si è capito nulla

mmm secondo me ti ci vuole una ragazza...
(e pure a me direi)
cmq sono d'accordo con quello che scrivi.
ma problemi ne fai? o studi solo teoria? quando hai l'esame?

cmq sono d'accordo con quello che scrivi.
ma problemi ne fai? o studi solo teoria? quando hai l'esame?
"baldo89":
mmm secondo me ti ci vuole una ragazza...(e pure a me direi)
Ahahahah, hai colto in pieno la questione

Si, una ragazza forse mi metterebbe la testa a posto

Il problema è che io con le donne proprio non ci so fare, non saprei dove mettere le mani (non fraintendere

Più volte mi sono chiesto se esistesse qualche manuale sulle donne, ma aimè non ho mai trovato una risposta

"baldo89":
cmq sono d'accordo con quello che scrivi.
ma problemi ne fai? o studi solo teoria? quando hai l'esame?
L'esame di Fisica 1 l'ho già fatto. Ora stavo recuperando la Termodinamica per l'esame di Fisica Tecnica e stavo approfondendo degli aspetti che quando ho studiato per fisica non avevo avuto modo di approfondire.
OT
con la speranza di non essere bannato
tu prova a metterle ovunque, prima o poi ci prendi per forza
alcuni matematici hanno pure sviluppato un teorema che dimostra inequivocabilmente come fare:
http://www.youtube.com/watch?v=YCb-l9zsFeY
con la speranza di non essere bannato
Il problema è che io con le donne proprio non ci so fare, non saprei dove mettere le mani
tu prova a metterle ovunque, prima o poi ci prendi per forza

Più volte mi sono chiesto se esistesse qualche manuale sulle donne, ma aimè non ho mai trovato una risposta![]()
alcuni matematici hanno pure sviluppato un teorema che dimostra inequivocabilmente come fare:
http://www.youtube.com/watch?v=YCb-l9zsFeY