COEFFICIENTE D'ATTRITO

ghya81-votailprof
ciao a tutti e auguri sto cercando di risolvere l'enesimo problema di fisica e sono quasi sicura che il metodo di risoluzione sia giusto ma il risultato è diverso da quello del libro!!!!!!!
il problema è il seguente
UN BLOCCO DI LEGNO DA 0.520 KG è SALDAMENTE ATTACCATO A UNA LEGGERISSIMA MOLLA ORIZZONTALE (K=180 N/m). IL SISTEMA MOLLA-BLOCCO QUANDO VIENE COMPRESSO DI 5 cm E RILASCIATO, SUPERA DI 2.3cm LA POSIZIONE DI EQUILIBRIO PRIMA DI FERMARSI E TORNARE INDIETRO.
QUAL'è IL COEFFICIENTE DI ATTRITO TRA IL BLOCCO E IL TAVOLO?(S=0.48)
io ho provato a risolverlo così:
$1/2 KX^2=1/2mv^2$
$v^2= kx^2/m$
$v=0.93m/s$
poi ho applicato la formula generale del principio lavoro-energia:
$W=deltakE+deltaPE$
considerando ora che W può essere scritta anche come
$W=F_frd$
PONENDO $deltaPE=0$ ALLORA VIENE
$-F_frd=deltaKE$
da qui mi ricavo la forza di attrito ed in seguito il coefficiente ovviamente considerando la distanza come
$d=5+2.3+2.3=9.6cm$ cioè $0.096m$
non credo questo metodo sia totalmente errato ma il risultato non è giusto!

Risposte
strangolatoremancino
Io ho risolto così:

$K$ costante elastica, $s_1$ la compressione iniziale di $5 cm$ e $s_2$ quella di $2,3 cm$

$mu$ coeff. d'attrito e $m$ la massa di $0,520 kg$

dopo la prima compressione abbiamo un'energia potenziale elastica $1/2 * K*s_1^2$

rilasciando la molla questa energia in parte diventa nuova energia potenziale elastica come $1/2*K*s_2^2$ e in parte dissipata come lavoro della forza d'attrito $F_att= m*g*mu$ nello spazio $s_1+s_2$, quindi il lavoro è $m*g*mu*(s_1+s_2)$

quindi si può scrivere

$1/2 * K*s_1^2=1/2*K*s_2^2 + m*g*mu*(s_1+s_2)$

da cui esplicitando $mu$

$mu=1/2 *(k*(s_1^2-s_2^2))/(m*g*(s_1+s_2))$, cioè $0,48$

ciao :wink:

ghya81-votailprof
grazie mille! mi potresti spiegare perchè allo spostamento della molla hai sottratto 2.3 che sarebbe lo spostamento che subisce in avanti la molla rispetto alla sua posizione di equilibrio? :lol: poichè io ero convinta del fatto che nella formula per il calcolo della EP della molla lo spostamento da considerare fosse quello compreso tra la sua compressione e il ritorno della molla nella sua posizione di equilibrio che in questo caso equivale a 5cm. mentre avevo considerato 2.3 x2 nello distanza percorsa da lblocco di legno poichè percorre 5cm +2.3cm+ altri 2.3 cm quando torna indietro tirato dalla molla che torna nella sua posizione di equilibrio..... :lol: :( :roll:

strangolatoremancino
Alla fine compare il termine $(s_1^2-s_2^2)$, che è il frutto del raccoglimento al primo membro di $1/2*K$

$1/2 * K*s_1^2=1/2*K*s_2^2 + m*g*mu*(s_1+s_2)$

per esplicitare $mu$ portiamo a primo membro la seconda energia potenziale

$1/2 * K*s_1^2 - 1/2*K*s_2^2= m*g*mu*(s_1+s_2)$

ora a primo membro raccogliamo $1/2*K$, cioè

$1/2*K*(s_1^2-s_2^2)=m*g*mu*(s_1+s_2)$

e infine per ottenere $mu$ dividiamo entrambi i membri per $m*g*(s_1+s_2)$

$1/2 *(K*(s_1^2-s_2^2))/(m*g*(s_1+s_2))=mu$

le due energie potenziali si calcolano nei due istanti in cui la massa è ferma: il primo, quello iniziale, in cui la molla è compressa di $5 cm$, e qui l'energia potenziale è il primo membro dell'equazione che abbiamo scritto. Ora quando si lascia libera la molla la massa si ferma quando la molla è allungata rispetto alla posizione di equilibrio di $2.3 cm$. Naturalmente in assenza di attriti l'allungamento sarebbe stato uguale alla compressione e il moto oscillatorio della molla non si smorzerebbe. Comunque arrivata a questo punto la molla possiede un'energia potenziale espressa dal primo termine del secondo membro: ora per far quadrare il bilancio energetico, dato che le due energie potenziali sono naturalmente diverse, va aggiunto a secondo membro l'energia dissipata sotto forma di lavoro della forza di attrito, data dal prodotto tra la forza peso e il coefficiente d'attrito, che agisce per un tratto dato da $(s_1+s_2)$

Il problema finisce a questo punto, ma la massa tornando indietro non si fermerà nella posizione di equilibrio, ci sarà un'altra compressione naturalmente inferiore questa volta a $2,3cm$ sempre a causa delle forze d'attrito

ciau :D

ghya81-votailprof
grazie grazie :-D per questa esauriente spiegazione ..finalmente ho capito: io incentravo tutto il problema intorno al blocco di legno quando in realtà il punto cruciale sul quale lavorare era la trasformazione dell'energia della molla.... e non del blocco di legno :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

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