Campo Elettrico in una resistenza.
Ho il seguente dubbio.
Se colleghiamo una pila a secco (di quelle usate in commercio) con una resistenza vi sarà una corrente di elettroni che scorre dal polo negativo della pila a quello positivo, affinchè nella resistenza scorra corrente ci deve essere un Campo Elettrico E e sappiamo che tale campo che fornisce energia agli elettroni è dovuto alla pila. Ragionando su ciò che succede oggettivamente sulla resistenza dobbiamo ipotizzare che per permettere l'esistenza del campo E nella resistenza ci deve essere ad una estremità di essa un accumulo di carica totale positiva ed all'altra estremità un accumulo di carica totale negativa. Ciò deve succedere in qualsiasi circuito composto da varie resistenze e quindi è giusto affermare che lungo uno qualsiasi di questi circuiti la distribuzione (densità) linerare di carica lungo il circuito non è costante?
Grazie anticipate,
saluti a tutti
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Se colleghiamo una pila a secco (di quelle usate in commercio) con una resistenza vi sarà una corrente di elettroni che scorre dal polo negativo della pila a quello positivo, affinchè nella resistenza scorra corrente ci deve essere un Campo Elettrico E e sappiamo che tale campo che fornisce energia agli elettroni è dovuto alla pila. Ragionando su ciò che succede oggettivamente sulla resistenza dobbiamo ipotizzare che per permettere l'esistenza del campo E nella resistenza ci deve essere ad una estremità di essa un accumulo di carica totale positiva ed all'altra estremità un accumulo di carica totale negativa. Ciò deve succedere in qualsiasi circuito composto da varie resistenze e quindi è giusto affermare che lungo uno qualsiasi di questi circuiti la distribuzione (densità) linerare di carica lungo il circuito non è costante?
Grazie anticipate,
saluti a tutti
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Risposte
Mi fai una domanda cruciale, Squark, a cui non so rispondere perchè la discussione in merito è ancora aperta.
La MQ è lungi dall'essere una teoria "chiusa" anche se funziona che è una meraviglia ...
La mente umana si "ribella", per sua costituzione, all'idea che la realtà sia "discontinua" e che una particella non segua una "traiettoria continua" (questo, in sintesi, è il senso del principio di indeterminazione). La mente umana tende a ragionare "classicamente" ...
Ricorda che Einstein stesso, pur avendo contribuito a crearla, divenne poi un fiero oppositore della MQ (quando tale teoria prese sempre più una piega probabilistica (famosa è la sua frase "Dio non gioca a dadi")) ...
Ecco allora che, per esempio, sono state ipotizzate le cosiddette "variabili nascoste". La realtà appare indeterminata, ma, sotto sotto, invece, è regolata da regole classiche.
Questo, sviluppando i calcoli, porta a dei paradossi su cui ancora si sta discutendo ...
ps. ricorda sempre che TUTTE le teorie fisiche sono dei MODELLI MATEMATICI creati dalla mente umana (che non è perfetta ed onnipotente) che tentano di spiegare i fenomeni. Esse (le teorie) non sono quindi mai "verità rivelata" e quindi sono sempre migliorabili, estendibili, correggibili ecc.
Se ti interessano questi argomenti, magari, è meglio se apri un topic apposito o ne "rinverdisci" uno già esistente (se ve ne sono) ...
La MQ è lungi dall'essere una teoria "chiusa" anche se funziona che è una meraviglia ...
La mente umana si "ribella", per sua costituzione, all'idea che la realtà sia "discontinua" e che una particella non segua una "traiettoria continua" (questo, in sintesi, è il senso del principio di indeterminazione). La mente umana tende a ragionare "classicamente" ...
Ricorda che Einstein stesso, pur avendo contribuito a crearla, divenne poi un fiero oppositore della MQ (quando tale teoria prese sempre più una piega probabilistica (famosa è la sua frase "Dio non gioca a dadi")) ...
Ecco allora che, per esempio, sono state ipotizzate le cosiddette "variabili nascoste". La realtà appare indeterminata, ma, sotto sotto, invece, è regolata da regole classiche.
Questo, sviluppando i calcoli, porta a dei paradossi su cui ancora si sta discutendo ...
ps. ricorda sempre che TUTTE le teorie fisiche sono dei MODELLI MATEMATICI creati dalla mente umana (che non è perfetta ed onnipotente) che tentano di spiegare i fenomeni. Esse (le teorie) non sono quindi mai "verità rivelata" e quindi sono sempre migliorabili, estendibili, correggibili ecc.
Se ti interessano questi argomenti, magari, è meglio se apri un topic apposito o ne "rinverdisci" uno già esistente (se ve ne sono) ...
"Squark":
2) Per Kinder
... in realtà quando un conduttore o isolante si pone in un campo elettrico non si parla di induzione ma di polarizzazione, solo che la polarizzazione dei conduttori è molto diversa dalla polarizzazione dei dielettrici.
Non è esatto. Per i conduttori non si parla di polarizzazione, perché gli elettroni di conduzione sono liberi di muoversi, e non permettono la formazione di dipoli. Per i conduttori si parla di induzione elettrostatica.
"Squark":
Quindi la batteria non collegata ad alcunchè presenta una carica positiva al polo + ed una negativa al polo -,
Non necessariamente le cariche sono di segno opposto. Perché la pila funzioni da forza elettromotrice è sufficiente che i poli siano a potenziale diverso, indipendentemente dal segno dalla carica. Ricordati delle pile a concentrazione.
"Squark":
quando i capi della resistenza vengono avvicinati ai poli della batteria si crea una separazione di cariche nella resistenza dovuta alla polarizzazione (o come la chiami tu alla induzione elettrostatica), quando, poi, la resistenza viene posta a contatto con i poli della batteria la carica elettrostatica della resistenza si scarica sulla pila e poi cosa succede? Quali altri fenomeni transitori si verificano prima di giungere alla situazione costante di regime? E nella situazione di regime cosa e come crea il campo elettrico uniforme nella resistenza? Naturalmente queste domande devono trovare risposta nel modello classico della fisica e noi vogliamo accontentarci di esso per spiegare il problema non conoscendo i modelli della fisica quantistica.
Non sono così presuntuoso da inventarmi una nomenclatura in campo fisico (né in nessun altro). Posso solo incorrere in un errore. L'induzione elettrostatica la trovi nei libri di fisica, anche indicata come influenza elettrostatica. Scusami se mi ripeto, ma ti avevo già invitato a verificare questi temi sul tuo libro di fisica dove, ne sono certo, troverai un adeguata copertura degli stessi. Ti consiglio di non affermare, all'esame di fisica, che i conduttori sono soggetti a polarizzazione, perché avresti molta difficoltà a spiegarla al professore.
Per quanto riguarda il campo elettrostatico all'interno del conduttore, devi considerare che questo pre-esiste alla corrente, e ne è la causa (gli elettroni sono mossi proprio da esso). Tornando all'esempio che avevo fatto, basta tener presente che quando viene effettuato il collegamento, cessa la possibilità di una riallocazione delle cariche sulla superficie del conduttore (fenomeno che porta all'annullamento del campo all'interno dello stesso quando il conduttore è isolato), quindi il campo elettrico si manifesta anche all'interno del filo. In condizioni di isolamento il campo è nullo non perché la sua esistenza è impedita nei conduttori da qualche legge fisica, ma solo perchè la ridistribuzione delle cariche associata all'induzione genera un campo elettrico aggiuntivo, che si somma a quello pre-esistente, fino ad annullarlo. Ciò che si annulla è la risultante dei due campi.
"Squark":
Per quanto riguarda il tuo spunto che hai citato alla fine del post io credo che se nel conduttore c'è una corrente costante dentro di esso ci deve essere un campo elettrico uniforme, se il conduttore viene immerso in un campo elettrostatico tale campo sarà presente anche nel cinduttore (naturalmente calcolato con una certa 'epsilon con r' che dipende dalla suscettibilità elettrica del conduttore). Il campo applicato dall'esterno si somma vettorialmente al campo presente all'interno del conduttore e può succedere di tutto a seconda della direzione ed intensità del campo esterno: può darsi che la corrente nel filo cambia verso o diventa zero o può darsi che si verifica una specie di effetto Hall cioè gli elettroni continuano a scorrere nel filo ma si spostano tutti su un lato o sull'altro della superficie del conduttore.
Non è così come dici. Se ci ripensi, ed utilizzi quello che ti ho detto, forse trovi la spiegazione giusta.
Ciao Kinder,
d'accordo, le cariche presenti ai poli della pila non necessariamente devono essere di segno opposto ma per semplicità supponiamo che al polo + della pila vi sia una carica positiva ed al polo - una carica negativa.
Tu dici:
"Tornando all'esempio che avevo fatto, basta tener presente che quando viene effettuato il collegamento, cessa la possibilità di una riallocazione delle cariche sulla superficie del conduttore (fenomeno che porta all'annullamento del campo all'interno dello stesso quando il conduttore è isolato), quindi il campo elettrico si manifesta anche all'interno del filo."
Ma questo campo elettrico che "si manifesta anche all'interno del filo", è praticamente il campo elettrico generato dalle cariche positiva e negativa presenti ai poli + e - della pila? Probabilmente si! Ma allora tale campo elettrico (dovuto a due cariche separate delle quali una positiva e l'altra negativa) genera il campo elettrico non solo all'interno del filo ma anche in tutto lo spazio circostante la pila, giusto? E' così? Che ne pensi?
A presto,
Ciao
d'accordo, le cariche presenti ai poli della pila non necessariamente devono essere di segno opposto ma per semplicità supponiamo che al polo + della pila vi sia una carica positiva ed al polo - una carica negativa.
Tu dici:
"Tornando all'esempio che avevo fatto, basta tener presente che quando viene effettuato il collegamento, cessa la possibilità di una riallocazione delle cariche sulla superficie del conduttore (fenomeno che porta all'annullamento del campo all'interno dello stesso quando il conduttore è isolato), quindi il campo elettrico si manifesta anche all'interno del filo."
Ma questo campo elettrico che "si manifesta anche all'interno del filo", è praticamente il campo elettrico generato dalle cariche positiva e negativa presenti ai poli + e - della pila? Probabilmente si! Ma allora tale campo elettrico (dovuto a due cariche separate delle quali una positiva e l'altra negativa) genera il campo elettrico non solo all'interno del filo ma anche in tutto lo spazio circostante la pila, giusto? E' così? Che ne pensi?
A presto,
Ciao
Ciao Kinder,
non ho letto più alcuna tua risposta, ti sei forse arreso alla possibilità di interpretare con la fisica classica un banale circuito elettrico?
A presto,
ciao
non ho letto più alcuna tua risposta, ti sei forse arreso alla possibilità di interpretare con la fisica classica un banale circuito elettrico?
A presto,
ciao
no Squark, non è al circuito che mi arrendo...
Allora a cosa ti arrendi?
Se hai un po' di pazienza e mi vuoi fare capire come funziona questo benedetto circuito ne sarei soddisfatto, altrimenti: beh, grazie comunque ed arriverderci magari su un altro topic.
)
Ciao
Se hai un po' di pazienza e mi vuoi fare capire come funziona questo benedetto circuito ne sarei soddisfatto, altrimenti: beh, grazie comunque ed arriverderci magari su un altro topic.

Ciao