Utilità di $sen(x)$ e $cos(x)$ come varianti di $e$ in $CC$

garnak.olegovitc1
Salve a tutti,
mi domandavo quale fosse l'utilità delle def. di $sen(x)$ e $cos(x)$ come varianti di $e$ in $CC$...
Personalmente penso che sia molto più elegante matematicamente ed anche rigoroso... ma perchè la si preferisce??
Scusatemi se la domanda è banale!
Cordiali saluti

Risposte
dissonance
???

Forse vuoi discutere l'utilità della funzione esponenziale complessa? E' un concetto estremamente ricco di sfumature. Un bellissimo approccio c'è sul libro di Prodi Analisi matematica, capitolo "Funzioni esponenziali e circolari". Si trattano con un approccio unificato le funzioni seno, coseno, esponenziale reale ed esponenziale complessa con un occhio a teorie più avanzate.

garnak.olegovitc1
Salve dissonance,
perdonami forse mi sono spiegato male, il fatto è che il nostro docente ci disse:


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Ragazzi dimenticatevi la def. di $sen(x)$ e $cos(x)$ come, rispettivamente, l'ordinata e l'ascissa del raggio della circonferenza goniometrica in un piano cartesiano. D'ora in poi per noi $sen(x)$ e $cos(x)$ sono, rispettivamente, $sen(x)=(e^(ix)-e^(-ix))/(2i)$ e $cos(x)=(e^(ix)+e^(-ix))/2$ con $x in CC$
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la mia domanda era perchè questo cambio di prospettiva, personalmente penso per allargare la def. di $sen(x)$ e $cos(x)$ ad argomenti non solo reali ma anche complessi convinto però che per argomenti reali si potesse usare la def. classica è invece ci disse che useremo le def. $sen(x)=Im(e^(ix))$ e $cos(x)=Re(e^(ix))$...
Il docente dice che è più rigoroso, impararle così! Ma perchè?

Cordiali saluti

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