Un aiuto su esercizio funzione implicita
Mi crea diversi dubbi questo esercizio
1) io ho pensato di calcolarmi il punti di $f^-1$: (x,y,0) e di farmi il gradiente $∇f=⟨0,0,2z⟩$, quindi per z=0 sono non regolari, i restanti sarebbero regolari. tuttavia essendo la controimmagine di zero (x,y,0) direi che non ho punti regolari, tutti sono non regolari.
Tuttavia (x,y,0) è un piano e quindi è una superficie, è paraemtrizzabile.
Potrebbe andare come soluzione? Che ne pensate?
2) Però ora ho un dubbio: io so che c'è un teorema[nota]purtroppo non dimostrato e citato di sfuggita[/nota] che afferma che ogni superficie parametrizzabile è localmente data da un grafico di funzione data da quella implicita. nel senso che si può scrivere come grafico di funzione implicita.
E quindi qualcosa non mi torna, questo esercizio non contraddirebbe quel teorema? è superficie e non ho una funzione che abbia punti regolari che possano andar bene per dini. Qualcosa non mi quadra.
Sia $f(x, y, z) = z^2$ Dimostrare che $f^(-1)(0)$ è una superficie, nonostante il fatto che i suoi punti non siano regolari per f.
1) io ho pensato di calcolarmi il punti di $f^-1$: (x,y,0) e di farmi il gradiente $∇f=⟨0,0,2z⟩$, quindi per z=0 sono non regolari, i restanti sarebbero regolari. tuttavia essendo la controimmagine di zero (x,y,0) direi che non ho punti regolari, tutti sono non regolari.
Tuttavia (x,y,0) è un piano e quindi è una superficie, è paraemtrizzabile.
Potrebbe andare come soluzione? Che ne pensate?
2) Però ora ho un dubbio: io so che c'è un teorema[nota]purtroppo non dimostrato e citato di sfuggita[/nota] che afferma che ogni superficie parametrizzabile è localmente data da un grafico di funzione data da quella implicita. nel senso che si può scrivere come grafico di funzione implicita.
E quindi qualcosa non mi torna, questo esercizio non contraddirebbe quel teorema? è superficie e non ho una funzione che abbia punti regolari che possano andar bene per dini. Qualcosa non mi quadra.
Risposte
1) Ok.
2) La funzione che il cui grafico coincide con la superficie è quella identicamente nulla.
Non c'è alcuna contraddizione, perché il primo membro dell'equazione $z^2 = 0$ (che è l'equazione del piano) non ha derivata non nulla rispetto a $z$, quindi non soddisfa tutte le ipotesi del teorema.
2) La funzione che il cui grafico coincide con la superficie è quella identicamente nulla.
Non c'è alcuna contraddizione, perché il primo membro dell'equazione $z^2 = 0$ (che è l'equazione del piano) non ha derivata non nulla rispetto a $z$, quindi non soddisfa tutte le ipotesi del teorema.
Ti ringrazio per l'aiuto innanziutto.
2) c'è una cosa che credo di aver spiegato male, ovviamente come dici tu NON soddisfa dini, ma quello che mi turba è che a me pareva di aver capito che ogni superficie può essere scritta tramite dini (almeno localmente) quindi del tipo ${x,y,f(x,y)}$ ad esempio. Quello volevo dire, ma questa è una superificie che come abbiamo mostrato non può essere scritta tramite dini nemmeno localmente(proprio perché come rimarchi non ne soddifa l'ipotesi di regolarità).
E quindi non mi torna il teorema per cui ogni superficie è un qualche grafico di una funzione che rispetta dini.
non so se ho spiegato meglio quello che mi lascia perpleso.
2) c'è una cosa che credo di aver spiegato male, ovviamente come dici tu NON soddisfa dini, ma quello che mi turba è che a me pareva di aver capito che ogni superficie può essere scritta tramite dini (almeno localmente) quindi del tipo ${x,y,f(x,y)}$ ad esempio. Quello volevo dire, ma questa è una superificie che come abbiamo mostrato non può essere scritta tramite dini nemmeno localmente(proprio perché come rimarchi non ne soddifa l'ipotesi di regolarità).
E quindi non mi torna il teorema per cui ogni superficie è un qualche grafico di una funzione che rispetta dini.
non so se ho spiegato meglio quello che mi lascia perpleso.
Certo, ma non sta scritto da nessuna parte che ogni equazione cartesiana di una superficie regolare soddisfa le ipotesi del Dini.
Infatti, le cose vanno così:
Infatti, le cose vanno così:
- [*:1s7lildr] se le equazioni parametriche $\{(x = x(u,v)), (y = y(u,v)), (z = z(u,v)):}$ soddisfano la condizione di regolarità in un punto, allora la superficie ha localmente un'equazione cartesiana esplicita del tipo $z = f(x,y)$ o $y = g(x,z)$ oppure $x = h(y,z)$ (a seconda dei casi, i.e. di quale minore di $(partial (x,y,z))/(partial (u,v))$ è diverso da zero);
[/*:m:1s7lildr]
[*:1s7lildr] ogni equazione in forma implicita del tipo $F(x,y,z) = 0$ che soddisfa una condizione di regolarità in un punto individua una superficie regolare che si può rappresentare in forma esplicita del tipo $z = f(x,y)$ o $y = g(x,z)$ oppure $x = h(y,z)$ (a seconda dei casi, i.e. di quale derivata parziale di $F$ è diversa da zero)[/*:m:1s7lildr][/list:u:1s7lildr]
Quindi le condizioni di regolarità sono sufficienti, ma non necessarie (e l'esempio di $z^2 = 0$ lo dimostra), affinché le equazioni parametriche o implicite si possano esplicitare localmente rispetto ad una variabile cartesiana.
Grazie!
Ho capito, devo aver preso una svista negli appunti, percui infatti avevo cercato in lungo e in largo una dimostrzione non trovandola da nessuna parte.
Ero convinto che ogni superficie parametrizzabile con una $phi:C->RR^3$ con C sottoinsieme di $RR^2$ derivasse almeno localmente da una scrittura tramite Dini, come funzione implicita e con punti regolari (appunto almeno localmente).
Questo controesempio risolve quel dubbio, perché come dici è un controesempio del fatto che non funzioni. Solo che ero talmente sicuro di quell'affermazione che pensavo di aver sbagliato esercizio più che il lato teorico
Ho capito, devo aver preso una svista negli appunti, percui infatti avevo cercato in lungo e in largo una dimostrzione non trovandola da nessuna parte.
Ero convinto che ogni superficie parametrizzabile con una $phi:C->RR^3$ con C sottoinsieme di $RR^2$ derivasse almeno localmente da una scrittura tramite Dini, come funzione implicita e con punti regolari (appunto almeno localmente).
Questo controesempio risolve quel dubbio, perché come dici è un controesempio del fatto che non funzioni. Solo che ero talmente sicuro di quell'affermazione che pensavo di aver sbagliato esercizio più che il lato teorico
