Teoria della misura: insieme misurabile

nuwanda1
Per definizione, un insieme è misurabile $E$ se per ogni insieme $A$ vale: $m^** (A) = m^** (A nn E) + m^** (A nn E^c)$, con $E^c$ indicato il complementare di $E$ e $m^**$ sia la misura esterna;

Bene, a questo punto dice che la disuguaglianza è immediata: $m^** (A) <= m^** (A nn E) + m^** (A nn E^c)$, quindi per dimostare che un insieme $E$ è misurabile devo osservare che vale la disuguaglianza opposta:

$m^** (A) >= m^** (A nn E) + m^** (A nn E^c)$

Io però non capisco perchè la prima vale sempre...

Risposte
gugo82
Con i miei poteri da mod ho messo a posto il MathML; tieni presente che \$**\$ produce $\**$.

Per il resto, la disuguaglianza [tex]$m^\star (A) \leq m^\star (A\cap E)+m^\star (A\cap E^c)$[/tex] forse vale perchè la misura esterna è subadditiva e [tex]$A=(A\cap E)\cup(A\cap E^c)$[/tex]?

Il problema è che in TdM c'è sempre un po' di confusione sulla nomenclatura e sulle varie proprietà da attribuire ai vari oggetti... Quindi ti converrebbe specificare cosa intendi per "misura esterna" per ottenere una risposta un po' più circostanziata.

nuwanda1
Si... adesso mi torna... non avevo visto il problema dal punto di vista insiemistico.... e quindi per la proprietà di subadditività numerabile avle quella disuguaglianza... grazie mille!! :)

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