Teorema di Casorati Weierstrass
Ciao!
Cerco aiuto per capire la prova, tratta dal mio libro, di questo teorema.
Vi copio il tutto.
Teorema:
Sia f olomorfa in un insieme $U\\{a}$ e sia $a$ una singolarità essenziale.
Allora per ogni intorno $VsubeU$ di $a$, abbiamo che $f(V\\{a})$ è denso in $CC$.
Dimostrazione:
Supponiamo per l'assurdo che esista $varepsilon>0$ e $winCC$, tali che : $f(V\\{a}) nn B(varepsilon,w) = O/$, i.e $ |f(z) - w| >= varepsilon$ per tutti gli $zinV\\{a}$.
Allora la funzione $g(z) := 1/(f(z) - w)$ , per $zinV\\{a}$, è olomorfa ed è limitata da $1/varepsilon$, e dunque, per un teorema di Riemann, ha una singolarità eliminabile [o trascurabile, nn so come sia in italiano..] in $a$.
Fin qua tutto ok, ma ora arriva la parte che non mi è chiara:
Allora: se $g(a)!=0$, $f = 1/(g) + w$ a una singolarità eliminabile in $a$; e se $g(a)=0$, $f = 1/(g) + w$ ha un polo in $a$.
In ogni caso non c'è una singolarità essenziale in $a$, e qua sta la contraddizione che dimostra il teorema.
Il mio problema per l'appunto è: perché $g(a)=0$ , farebbe dire che $f$ ha un polo in $a$, non potrebbe essere g una serie a infiniti termini non nulli?!? (anche se pure il caso $g(a)!=0$ non mi è limpido).
Grazie, ciao!
Cerco aiuto per capire la prova, tratta dal mio libro, di questo teorema.
Vi copio il tutto.
Teorema:
Sia f olomorfa in un insieme $U\\{a}$ e sia $a$ una singolarità essenziale.
Allora per ogni intorno $VsubeU$ di $a$, abbiamo che $f(V\\{a})$ è denso in $CC$.
Dimostrazione:
Supponiamo per l'assurdo che esista $varepsilon>0$ e $winCC$, tali che : $f(V\\{a}) nn B(varepsilon,w) = O/$, i.e $ |f(z) - w| >= varepsilon$ per tutti gli $zinV\\{a}$.
Allora la funzione $g(z) := 1/(f(z) - w)$ , per $zinV\\{a}$, è olomorfa ed è limitata da $1/varepsilon$, e dunque, per un teorema di Riemann, ha una singolarità eliminabile [o trascurabile, nn so come sia in italiano..] in $a$.
Fin qua tutto ok, ma ora arriva la parte che non mi è chiara:
Allora: se $g(a)!=0$, $f = 1/(g) + w$ a una singolarità eliminabile in $a$; e se $g(a)=0$, $f = 1/(g) + w$ ha un polo in $a$.
In ogni caso non c'è una singolarità essenziale in $a$, e qua sta la contraddizione che dimostra il teorema.
Il mio problema per l'appunto è: perché $g(a)=0$ , farebbe dire che $f$ ha un polo in $a$, non potrebbe essere g una serie a infiniti termini non nulli?!? (anche se pure il caso $g(a)!=0$ non mi è limpido).
Grazie, ciao!
Risposte
La funzione $g$ è olomorfa per l'ipotesi di assurdo, per cui la funzione $1/g$ può avere solo poli come singolarità, e precisamente poli negli zeri di $g$: infatti $1/|g(z)| -> +\infty$ se $z->a$, zero di $g$. Quindi se $g(a)=0$ allora $1/g$ ha un polo in $z=a$, e dunque anche $f$ viene ad avere un polo in $z=a$.
Ma posso sapere che definizione (o proprietà) dei poli utilizzi lì?
(anche perché credo ne esistano diverse equivalenti..e le mie non mi convincono)
grazie
(anche perché credo ne esistano diverse equivalenti..e le mie non mi convincono)
grazie
Beh, i poli si possono definire partendo dalla serie di Laurent della funzione data.
Una funzione ha un polo di ordine k in un punto se e solo se il coefficiente a(-k) della serie di Laurent è il primo diverso da 0.
Una funzione ha un polo di ordine k in un punto se e solo se il coefficiente a(-k) della serie di Laurent è il primo diverso da 0.
Quella è la definizione; io ho usato un Teorema che afferma che $f$ ha un polo in $z=a$, singolarità isolata, se e solo se $|f(z)| -> +\infty$ per $z -> a$.
Eh ma il viceversa non vale, se lo vuoi enunciare così devi dire che f ha un polo in a se e solo se |f| ha limite infinito e però |1/f| ha limite finito.
Sbaglio?
Sbaglio?
Sì, sbagli; la condizione $|f(z)| -> +\infty$ per $z -> a$ è necessaria e sufficiente affinchè $f$ abbia un polo in $z=a$, se $z=a$ è singolarità isolata. Non serve controllare $1/f$.
Sì scusa, che stupido, pensavo all'enunciato con "limitata-illimitata", l'esistenza del limite, unitamente all'essere isolata ovviamente implica la limitatezza dell'inverso, chiedo venia.