Teorema derivabilità
Ciao a tutti. Sugli appelli del mio corso di analisi matematica, nelle soluzioni agli esercizi di studio della derivabilità, trovo scritto testualmente:
Per vedere se f è derivabile in .... possiamo usare il teorema che ci dice che, se esiste il limite per $ x->x^0 $(da destra e da sinistra) di $ f'(x) $ , allora esiste anche il limite del rapporto incrementale di f(x) e quest'ultimo è uguale al precedente.
il mio dubbio nasce dal fatto che io so che il modo corretto di studiare la derivabilità è sempre quello che fa ricorso alla definizione di derivata e quindi al rapporto incrementale.
Il teorema a cui si riferisce il testo qual è?
Grazie
Per vedere se f è derivabile in .... possiamo usare il teorema che ci dice che, se esiste il limite per $ x->x^0 $(da destra e da sinistra) di $ f'(x) $ , allora esiste anche il limite del rapporto incrementale di f(x) e quest'ultimo è uguale al precedente.
il mio dubbio nasce dal fatto che io so che il modo corretto di studiare la derivabilità è sempre quello che fa ricorso alla definizione di derivata e quindi al rapporto incrementale.
Il teorema a cui si riferisce il testo qual è?
Grazie
Risposte
Se non ricordo male è un corollario del teorema di Lagrange (del valor medio).
Vedi qui: https://math.stackexchange.com/question ... ue-theorem
Quello che dici tu è giustissimo, solitamente quando ci sono problemi con le regole di derivazione la definizione (ossia il limite del rapporto incrementale) è la strada da intraprendere; però, sotto le ipotesi di questo corollario, puoi procedere in maniera più "diretta" calcolando un limite che solitamente è meno laborioso del limite del rapporto incrementale.
Vedi qui: https://math.stackexchange.com/question ... ue-theorem
Quello che dici tu è giustissimo, solitamente quando ci sono problemi con le regole di derivazione la definizione (ossia il limite del rapporto incrementale) è la strada da intraprendere; però, sotto le ipotesi di questo corollario, puoi procedere in maniera più "diretta" calcolando un limite che solitamente è meno laborioso del limite del rapporto incrementale.
"Drenthe24":
Per vedere se f è derivabile in .... possiamo usare il teorema che ci dice che, se esiste il limite per $ x->x^0 $(da destra e da sinistra) di $ f'(x) $ , allora esiste anche il limite del rapporto incrementale di f(x) e quest'ultimo è uguale al precedente.
Il tutto funziona a patto che $f$ sia continua in $x_0$.
Infatti, la funzione:
\[
f(x):= \begin{cases} 0 &\text{, se } x \leq 0 \\ 1 &\text{, se } x > 0\end{cases}
\]
è derivabile ovunque ad eccezione di $0$, e però risulta:
\[
\lim_{x \to 0^\pm } f^\prime (x) = 0\; .
\]

Quindi, se ho capito bene, posso valutare la funzione in un punto x^0, se in esso la funzione è continua potrò stabilire se è derivabile facendo il limite destro e sinistro della derivata di f in quel punto?
per esempio:
$ { ( (2+4x)/(2+x) x>=0 ),( (2-4x)/(2-x)x<0 ):} $
questa funzione è continua in X=0, quindi la derivabilità in 0 potrà essere verificata senza ricorrere al rapporto incrementale?
per esempio:
$ { ( (2+4x)/(2+x) x>=0 ),( (2-4x)/(2-x)x<0 ):} $
questa funzione è continua in X=0, quindi la derivabilità in 0 potrà essere verificata senza ricorrere al rapporto incrementale?
Anche se non credo sia come ho detto. Ragionando: se la funzione non è continua in un punto, non sarà neanche derivabile in quello stesso punto. Di conseguenza per ogni punto in cui la funzione è continua potrei procedere con il limite della derivata!
"Drenthe24":
se la funzione non è continua in un punto, non sarà neanche derivabile in quello stesso punto.
Ovvio.
"Drenthe24":
Di conseguenza per ogni punto in cui la funzione è continua potrei procedere con il limite della derivata!
Dopo aver verificato che la seguente funzione:
\[
f(x):= \begin{cases} x^2\ \sin (\frac{1}{x}) &\text{, se } x > 0 \\ 0 &\text{, se } x\leq 0\end{cases}
\]
è continua in $0$, prova a fare il limite in $0$ della derivata. Cosa ottieni?
Cosa ottieni, invece, studiando la derivabilità di $f$ in $0$ con i rapporti incrementali?
Perchè succede questa cosa?
Ad essere sincero,dopo aver visto che la funzione è continua in 0, non sono sicuro di aver calcolato correttamente il limite della derivata e il limite del rapporto incrementale. Entrambi non dovrebbero esistere
Comunque girando un pò ho trovato il teorema di Darboux, sembra sia questo il teorema che cercavo
Comunque girando un pò ho trovato il teorema di Darboux, sembra sia questo il teorema che cercavo
In realtà quello di rapporti incrementali esiste finito, mentre quello della derivata non esiste.
Per quanto riguarda il resto, il teorema di Darboux che conosco io non ha nulla a che fare con la questione qui sollevata (che si risolve applicando il teorema del Marchese).
Per quanto riguarda il resto, il teorema di Darboux che conosco io non ha nulla a che fare con la questione qui sollevata (che si risolve applicando il teorema del Marchese).
Con molto ritardo, ma vorrei tornare sull'argomento.
$ f(x)=(ln^2(x)-2)^(1/3) $
questa è la mia funzione.
$ f'(x)=(2lnx)/(3xroot(3)((ln^2x-2)^2) $ e questa la sua derivata prima.
L'esercizio mi chiede di calcolare gli eventuali punti di non derivabilità e procede così:
$ lim_(x -> e^(sqrt(2)+) )f'(x)=+oo $
$ lim_(x -> e^(sqrt(2)-) )f'(x)=+oo $ (vi risparmio i calcoli perché non è quello il punto di interesse)
usando il teorema che lega limite della derivata e limite del rapporto incrementale, deduciamo che
anche il limite (sia da destra che da sinistra) del rapporto incrementale di f(x) in $ e^sqrt2 $ è uguale a + $ oo $ .
Pertanto concludiamo che $ e^sqrt2 $ è un punto di flesso a tangente verticale.
qual è il teorema a cui si riferisce?
Calcolare il limite della derivata è molto più veloce che calcolare quello del rapporto incrementale in questo caso.
$ f(x)=(ln^2(x)-2)^(1/3) $
questa è la mia funzione.
$ f'(x)=(2lnx)/(3xroot(3)((ln^2x-2)^2) $ e questa la sua derivata prima.
L'esercizio mi chiede di calcolare gli eventuali punti di non derivabilità e procede così:
$ lim_(x -> e^(sqrt(2)+) )f'(x)=+oo $
$ lim_(x -> e^(sqrt(2)-) )f'(x)=+oo $ (vi risparmio i calcoli perché non è quello il punto di interesse)
usando il teorema che lega limite della derivata e limite del rapporto incrementale, deduciamo che
anche il limite (sia da destra che da sinistra) del rapporto incrementale di f(x) in $ e^sqrt2 $ è uguale a + $ oo $ .
Pertanto concludiamo che $ e^sqrt2 $ è un punto di flesso a tangente verticale.
qual è il teorema a cui si riferisce?
Calcolare il limite della derivata è molto più veloce che calcolare quello del rapporto incrementale in questo caso.