$sum_(n = 1)^(+infty)sin(1/(n^alpha+n^(2alpha)+n^(nalpha)))$

bradipo90
Salve chiedo umilmente aiuto per una serie numerica che non inquadro bene. Si tratta di capire la convergenza per i giusti $alpha in RR$:
$ sum_(n = 1)^(+infty) sin(1/(n^alpha+n^(2alpha)+n^(nalpha))) $

Il limite della successione è infinitesimo per $alpha>0$, la successione è limitata, studiando con i vari criteri della radice del rapporto non ottengo nulla ,perchè valgono tutti 1.
Quantitativamente suppongo che la serie converga per $alpha>0$, perchè per n grande il seno si comporterebbe come il suo argomento, che confrontato con la serie armonica generalizzata convergerebbe, ma non sono sicuro di questa strada,
confido in qualcuno più certo :-)

Risposte
ciampax
Il termine generale della successione si comporta come $a_n\sim\sin\frac{1}{n^{n\alpha}}\sim\frac{1}{n^{n\alpha}}$ quando $\alpha>0$, per cui con il criterio della radice dovresti risolvere facilmente.

Quinzio
Provo a dire la mia, senza pretese.
Io guarderei soprattutto se e come la frazione va a zero, perchè negli altri casi, essendoci di mezzo il seno tutto si complica molto.
Per cui possimo dire:
$\lim_{q \to +oo}\ \sin(1/q) \approx 1/q$

A questo punto mi sembra che tutto si giochi su $n^{n\alpha}$ e cioè se $\alpha >0 $ oppure no.
Se $\alpha>0 $ allora $n\alpha \to +oo$ altrimenti la frazione va a $+oo$

bradipo90
Chiaro adesso!Grazie mille. Ciao

puretone
Approfitto per chiedere una questione banale, spesso il mio professore alla fine di un studio di funzione con grafico di una $f(x)$, mi chiede di dedurne dal preccedente il grafico di $sinf(x)$, come se non fossero necessario rifare i calcoli ,qualcuno mi può dire come è intubile questa cosa?
Grazie ciao

ciampax
Ovvio che non hai bisogno di rifare i calcoli. Se consideri la funzione $g(x)=\sin[f(x)]$ dal momento che la funzione seno è definita ovunque, si ha $D(g)=D(f)$ (per il dominio). Poiché la funzione seno è continua, per ogni $x_0\inD(f)'$ punto di accumulazione si avrà pure[tex]$\lim_{x\to x_0} g(x)=\sin\left[\lim_{x\to x_0} f(x)\right]$[/tex].
Infine per la derivata prima $g'(x)=\cos(f(x))\cdot f'(x)$, pertanto sapendo dove si annullano $f,\ f'$ si determinano i massimi e i minimi. Inoltre, dalla definizione di funzione seno, si ha pure $|g(x)|\le 1$, per cui quando andrai a disegnare il grafico di $g$ non dovrai mai uscire dalla striscia orizzontale delimitata dalle rette $y=\pm 1$.

P.S.: queste sono le tipiche cose che io chiederei ad un esame per verificare se si è veramente compreso un concetto o ci si ragiona solo meccanicamente! Aspetta un attimo... io le chiedo ste cose! Ecco perché boccio i 4/5 degli studenti! :-D

Quinzio
"puretone":
Approfitto per chiedere una questione banale, spesso il mio professore alla fine di un studio di funzione con grafico di una $f(x)$, mi chiede di dedurne dal preccedente il grafico di $sinf(x)$, come se non fossero necessario rifare i calcoli ,qualcuno mi può dire come è intubile questa cosa?
Grazie ciao


Mi "accodo" a ciampax.

Beh, banalmente, intanto diciamo che quello che andrai a disegnare sarà una cosa che oscilla tra -1 e 1 !!!
Insomma, sembra buffo, però intanto abbiamo limitato i danni !
Poi cosa si può dire ? Che se la funzione $f(x)$ è monotona, allora il seno di $f(x)$ oscilla "regolarmente" e il periodo delle oscillazioni è inversamente proporzionale alla derivata $f\ '(x)$. Il perchè dovresti capirlo da te...
Se è invece la $f(x)$ ad oscillare attorno ad un valore con oscillazioni limitate (di quanto?), allora non si sa bene cosa fa il seno. Va su e giu', però così ad occhio non si può dire molto sul suo grafico.
Per cui, morale della storia, $f(x)$ che cresce o cala rapidamente, hai il seno che oscilla velocemente (rispetto ad x, ovvio), oppure vale il viceversa.

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