Successione per ricorrenza
ho qst esercizio esprimere in funzione di n e t il termine n-esimo della successione per ricorrenza:
$x_0=1$
$x_(n+1)=u_0+2int_0^tx_n(s)ds$
$x_0=1$
$x_(n+1)=u_0+2int_0^tx_n(s)ds$
Risposte
Sappiamo che la successione converge al termine:
$x(t) = e^(2t)-1$
La successione:
$x_(n+1)=1+2*int_0^tx_nds$
Scriviamolo come:
$x_(n+1)=1+2*T(x_n)$
con $T$ funzione lineare, allora:
$x_1 = 1+2*T(1)$
$x_2 = 1+2*T(1+2*T(1)) = 1+2*T(1)+4*T^2(1)$
$x_3 = 1+2*T(1+2*T(1)+4*T(1)) = 1+2*T(1)+4*T^2(1)+8*T^3(1)$
eccetera, allora:
$x_n = sum_(k=0)^(n) 2^k*T^k(1)$
$x(t) = e^(2t)-1$
La successione:
$x_(n+1)=1+2*int_0^tx_nds$
Scriviamolo come:
$x_(n+1)=1+2*T(x_n)$
con $T$ funzione lineare, allora:
$x_1 = 1+2*T(1)$
$x_2 = 1+2*T(1+2*T(1)) = 1+2*T(1)+4*T^2(1)$
$x_3 = 1+2*T(1+2*T(1)+4*T(1)) = 1+2*T(1)+4*T^2(1)+8*T^3(1)$
eccetera, allora:
$x_n = sum_(k=0)^(n) 2^k*T^k(1)$
grazie mille!
con $T^2(1)$ intendi $T(T(1))$?
se dovessi dimostrare qst cosa ufficialmente, in un esame insomma dovrei anche fare la dimostrazione per induzione così:
$x_n=sum_i2^iT^i(1)=>x_(n+1)=x_n+2^(n+1)*T^(n+1(1))$
oppure basta fare come hai scritto tu?
con $T^2(1)$ intendi $T(T(1))$?
se dovessi dimostrare qst cosa ufficialmente, in un esame insomma dovrei anche fare la dimostrazione per induzione così:
$x_n=sum_i2^iT^i(1)=>x_(n+1)=x_n+2^(n+1)*T^(n+1(1))$
oppure basta fare come hai scritto tu?
"ayeyye":
grazie mille!
con $T^2(1)$ intendi $T(T(1))$?
Esattamente!
se dovessi dimostrare qst cosa ufficialmente, in un esame insomma dovrei anche fare la dimostrazione per induzione così:
$x_n=sum_i2^iT^i(1)=>x_(n+1)=x_n+2^(n+1)*T^(n+1(1))$
oppure basta fare come hai scritto tu?
Il mio è un modo intuitivo, ma sufficiente e comunque equivalente al tuo.
Osserva che la formula diventa generale se:
$x_(n+1)=u_0+v_0*int_0^tx_nds$
$x_0 = c$
abbiamo:
$x_n=u_0*sum_(i=0)^(n-1) v_0^i*T^i(u_0) + k^n*T^n(c)$
ok, grazie per l'aiuto!
molto bella qst parte della matematica! mi sto divertendo a studiarla!

molto bella qst parte della matematica! mi sto divertendo a studiarla!
Diciamo che è legata ad un bel teorema dalla potenza inaudita che determina l'esistenza delle soluzioni delle equazioni differenziali, ovvero il teorema di Picard-Lindelof.