Sottoalgebra di $ C^0[0,2 pi]$

bradipo90
Ciao a tutti, spero di aver centrato la sezione.
Stavo ragionando su questo concetto che ho intravisto e cercavo chiarificazioni,
$ { e^(jnt)}n in ZZ $ è una sottoalgebra di $ C^0[0,2 pi] $ che separa i punti e denso in esso rispetto alla norma del sup e la norma in $L^2$,
inanzitutto in che senso separa i punti in $[0,2 pi] $?
di una sottoalgebra so solo che che è un sottoinsieme di una algebra che conserva le caratteristiche, quando ho cercato qualche riga mi sono confuso ancora di più perchè parlava di immagine dell'omomorfismo iniettivo.

Risposte
Studente Anonimo
Studente Anonimo
[mod="Martino"]Sposto in analisi matematica.[/mod]

gugo82
La famiglia [tex]$\{ e^{\jmath n t}\}_{n\in \mathbb{Z}}$[/tex] non è nemmeno un sottospazio vettoriale di [tex]$C([0,2\pi])$[/tex], quindi mi pare difficile che sia una sottoalgebra...

Più probabilmente si sta considerando l'insieme [tex]$\mathcal{E}:=\text{span} \{ e^{\jmath n t}\}_{n\in \mathbb{Z}}$[/tex] di tutte le combinazioni lineari a coefficienti complessi delle funzioni di [tex]$\{ e^{\jmath n t}\}_{n\in \mathbb{Z}}$[/tex].
Che [tex]$\mathcal{E}$[/tex] sia un sottospazio vettoriale di [tex]$C([0,2\pi])$[/tex] è evidente, quindi bisogna solo chiarire cosa si intende per sottoalgebra.

Si può vedere qui che, rozzamente parlando, un'algebra è uno spazio vettoriale dotato di una moltiplicazione interna che è compatibile con le altre due operazioni (cioè somma e prodotto per lo scalare).
Per dotare [tex]$C([0,2\pi])$[/tex] della struttura di algebra, bisogna quindi introdurre una moltiplicazione tra funzioni di [tex]$C([0,2\pi])$[/tex]: questo si può fare usando il prodotto puntuale:

[tex]f*g(t):=f(t)g(t)[/tex].

Si dimostra facilmente che [tex]*[/tex] è un'operazione interna a [tex]$C([0,2\pi])$[/tex] (ossia che [tex]$f*g\in C([0,2\pi])$[/tex] se [tex]$f,g\in C([0,2\pi])$[/tex]), che è associativa (ossia che [tex]$(f*g)*h=f*(g*h)$[/tex]), che è commutativa, che è distributiva rispetto alla somma (i.e., [tex]$f*(g+h)=f*g+f*h$[/tex]), che commuta col prodotto per lo scalare (cioè [tex]$f*(\lambda g)=\lambda(f*g)=(\lambda f)*g$[/tex]); quindi [tex]$\big( C([0,2\pi]),+,\cdot ,*\big)$[/tex] (ove $\cdot$ è il prodotto scalare) è un'algebra su [tex]$\mathbb{C}$[/tex].

La famiglia [tex]$\mathcal{E}$[/tex] è stabile rispetto a [tex]$*$[/tex], nel senso che se [tex]$\phi_n,\phi_m \in \mathcal{E}$[/tex] allora [tex]$\phi_n*\phi_m \in \mathcal{E}$[/tex] (basta svolgere il prodotto che definisce [tex]$\phi_n*\phi_m (t)$[/tex] per rendersene conto) e chiaramente tutte le varie proprietà viste prima per [tex]$*$[/tex] valgono anche quando si pensa la moltiplicazione come ristretta solo ad [tex]$\mathcal{E}$[/tex]; ergo [tex]$\mathcal{E}$[/tex] è una sottoalgebra di [tex]$C([0,2\pi])$[/tex].

Infine, dire che [tex]$\mathcal{E}$[/tex] separa i punti di [tex]$[0,2\pi]$[/tex] significa semplicemente che per ogni coppia di punti [tex]$x\neq y\in [0,2\pi]$[/tex] esiste almeno una [tex]$\phi \in \mathcal{E}$[/tex] tale che [tex]$\phi (x)\neq \phi (y)$[/tex].

dissonance
Tutto giusto, naturalmente, ma secondo me nel problema originario ci si riferiva ad algebre relative al prodotto puntuale, ovvero alla ipotesi del teorema di Stone-Weierstrass.

gugo82
Vabbè... Se il prodotto è quello puntuale allora la cosa è ancora più semplice.

bradipo90
Grazie giulio82, adesso so come costruire una struttura algebrica su $ CC $ partendo dalle funzioni continue su un compatto.
Dissonance ho cercato ed è proprio quel teorema che mi ha chiarito.
Se non sbaglio posso declamarla così:
$C[a,b]$ con la norma del sup è una Bannach-algebra (un algebra associativa e spazio di bannach tale che $||fg||<=||f|||g|| V f,g$)
Per Stone-Weierstrass se $X$ è un compatto di Hausdorff e $Y$ è una sottoalgebra in $C(X)$ che contiene una funzione constante non nulla,
se ne separa punti allora $Y$ è denso in $C(X)$.
Per cui lo spazio dei polinomi in $C[a,b]$ forma una sottoalgebra, chiusa rispetto alla moliplicazione e per il teorema di Stone Weierstrass questa sottoalgebra
è densa in $C[a,b]$

dissonance
Si grosso modo è così ma stai attento che c'è una importante sottigliezza: questa versione del teorema di Stone-Weierstrass vale solo per spazi di funzioni a valori reali. Ci sono controesempi standard nel caso complesso: per esempio se prendi $D$ un disco chiuso del piano complesso, lo spazio $H(D°)nnC(D)$ delle funzioni olomorfe su $D°$ e continue fin sul bordo è una sottoalgebra di $C(D)$ che separa i punti e contiene le costanti, ma non è densa in $C(D)$. Infatti il limite uniforme di una successione di funzioni olomorfe è ancora una funzione olomorfa e quindi non si possono approssimare con funzioni olomorfe tutte le funzioni continue.

Nel caso complesso occorre aggiungere una ipotesi: occorre che la sottoalgebra sia autoconiugata, ovvero che contenga i coniugati di tutti i propri membri.

bradipo90
dissonance questo che hai detto è fantastico! ti ringrazio. Come hai notato nell'altro posto, la mia conoscenza di analisi complessa è imbarazzante al momento, ma quando ho un pò più di tempo voglio approfondirla, sto studiando un pò di analisi di fourier non troppo a fondo, mi chiedevo se ci sono altri esempi così lampanti che stravolgono concetti,se si passa come adesso, dal reale al complesso?che è utile tenere a mente?

dissonance
Non si può fare un sommario così, su due piedi. Ci sono tante analogie, dovute al fatto che sia $RR$ sia $CC$ sono campi dotati di topologia, e tantissime differenze, dovute al fatto che $RR$ e $CC$ sono molto diversi sia dal punto di vista algebrico (un esempio su tutti: in $CC$ si possono prendere le radici quadrate di tutti i numeri) sia dal punto di vista topologico (non ha nessun senso dire che un numero complesso è negativo, per esempio).

bradipo90
Scusa, mi sono espresso male non mi riferivo nella materia in toto, per lo più, nella più spicciola analizi funzionale o in collegamento con serie e trasformate di fourier, ma forse non ci sono altri casi singolari così eclatanti, e semplicemente l'analisi su quel campo, come tu dicevi, sono completamente diverse.
Per questo, penso sempre di più di seguirmi un corso di analisi complessa a matematica l'anno prossimo:).Ciao grazie

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