Serie a segni alterni
Ciao a tutti mi servirebbe una mano per risolvere tale serie, che credo essere a segni alterni e ha termine generale infinitesimo
(Scrivo il termine generale, va da 1 a infinito)
$ 1-((cos(1/n))^((-1)^n)) $
Purtroppo non capisco come muovermi in questo caso...Un aiuto? Grazie
(Scrivo il termine generale, va da 1 a infinito)
$ 1-((cos(1/n))^((-1)^n)) $
Purtroppo non capisco come muovermi in questo caso...Un aiuto? Grazie

Risposte
Grazie della risposta
, il problema è che non ci hanno ancora spiegato gli sviluppi in serie di Taylor. Ci sono modi diversi di proseguire?

Beh... il coseno può essere sia positivo che negativo...
Comunque il termine An, grazie all'1 che sta prima del coseno,
è maggiore o uguale di 0, perché gli sottrai il coseno che può essere al massimo
1, quindi al limite An=0, ma mai sotto.
Quindi sappiamo che NON è una serie a segni alterni o variabili.
Poi sai che NON è soddisfatta la condizione necessaria di convergenza, perché per
n-> infinito hai 1-cos(?) , dunque una situazione indeterminabile, quindi questo limite non è 0 e ciò vuol dire che la serie non può convergere.
Sai anche che la funzione non è oscillante perché tutti i termini sono non negativi.
Quindi direi che ciò basta per affermare che la serie diverge positivamente.
Comunque il termine An, grazie all'1 che sta prima del coseno,
è maggiore o uguale di 0, perché gli sottrai il coseno che può essere al massimo
1, quindi al limite An=0, ma mai sotto.
Quindi sappiamo che NON è una serie a segni alterni o variabili.
Poi sai che NON è soddisfatta la condizione necessaria di convergenza, perché per
n-> infinito hai 1-cos(?) , dunque una situazione indeterminabile, quindi questo limite non è 0 e ciò vuol dire che la serie non può convergere.
Sai anche che la funzione non è oscillante perché tutti i termini sono non negativi.
Quindi direi che ciò basta per affermare che la serie diverge positivamente.
Beh però scusami si il coseno è sempre positivo perché ha argomento tra 0 e 1, ma Volendo c'è (-1) all'esponente quando n dispari. Diventerebbe 1/cos(..) che è maggiore di 1 (dato che il coseno è come hai detto minore di 1) E sarebbe negativo perché c'è 1- davanti. Per il limite avendo argomento infinitesimo il cos tende a 1 quindi avrei 1-1=0, almeno credo

Ti sbagli. L'esponente è riferito all'argomento del coseno, NON al coseno.
E per qualsiasi argomento, il coseno è fra -1 e 1.
E per qualsiasi argomento, il coseno è fra -1 e 1.
Hai ragione scusa, ho fatto una gaffe, ho sbagliato a copiare il testo (non sono molto pratico in questo), infatti l'esponente è sul coseno
cerco di correggere

Up

up!
Prova a studiare l'assoluta convergenza confrontando la serie con quella di termine $1/n^2$ distinguendo i casi $n$ pari e $n$ dispari.
Ma per poterlo fare dovrebbe conoscere gli sviluppi di Taylor-McLaurin... O c'è qualche limite "notevole"?
Dovrebbe bastare la conoscenza dei limiti notevoli.
Grazie delle risposte, Per entrambi i casi tende a 1/2 quindi dovrebbe convergere, ma non capisco una cosa: in una successione io posso concludere che se le estratte pari e dispari convergono allo stesso limite allora la successione converge, qui il principio è lo stesso solo che la convergenza del caso pari e dispari non è quella di una successione ma di una serie (difatti per la convergenza assoluta uso il confronto asintotico)...quindi cioè come si dovrebbe arrivare a dire che converge assolutamente la serie? (Non so se mi sono spiegato bene
)

Allora... ora che rivedo la serie... la successione dei termini con n pari mi sembra essere una serie a termini positivi convergente assolutamente e quindi anche semplicemente... quindi ora tutto dipende solo dalla serie degli n dispari.
Se la serie dei termini con n dispari converge assolutamente, allora converge semplicemente, dunque converge semplicemente la serie generale.
Quello che secondo me sarebbe difficile da dimostrare (e spero dunque che non ti interessi), è che la serie generale converge assolutamente.
Se la serie dei termini con n dispari converge assolutamente, allora converge semplicemente, dunque converge semplicemente la serie generale.
Quello che secondo me sarebbe difficile da dimostrare (e spero dunque che non ti interessi), è che la serie generale converge assolutamente.
"Reyzet":
Per entrambi i casi tende a 1/2
Anche a me.
quindi dovrebbe convergere
Esatto.
ma non capisco una cosa: in una successione io posso concludere che se le estratte pari e dispari convergono allo stesso limite allora la successione converge, qui il principio è lo stesso solo che la convergenza del caso pari e dispari non è quella di una successione ma di una serie (difatti per la convergenza assoluta uso il confronto asintotico)...quindi cioè come si dovrebbe arrivare a dire che converge assolutamente la serie? (Non so se mi sono spiegato bene)
Metto in evidenza i passaggi concettuali perché secondo me si capisce meglio senza badare ai conti (dopo averli fatti!

-hai la serie;
-studi la convergenza assoluta;
-confronti la successione dei valori assoluti con $1/n^2$;
-sfrutti il risultato che hai ricordato tu stesso e noti che il limite del rapporto fa $1/2$;
-dunque per il teorema del confronto asintotico hai che la convergenza assoluta della tua serie è equivalente alla convergenza delle serie di termine $n$-esimo $1/n^2$;
-quindi la tua serie è convergente assolutamente.
Quindi converge assolutamente perché per ogni n il termine valore assoluto è "asintotico"(per così dire) a quello della serie armonica? Non riesco a capire benissimo questo fatto dei termini pari e dispari nelle serie
Il fatto è che la distinzione tra termini pari e dispari la fai quando pensi alla successione, non alla serie, cosa che sembra che sai già come fare perché hai scritto questo:
È esattamente questo che stai usando, inoltre rifletti sul fatto che la distinzione tra termini di indice pari e dispari la fai solo perché ti fa comodo, diciamo che è solo un trucco, non una cosa sostanziale.
"Reyzet":
in una successione io posso concludere che se le estratte pari e dispari convergono allo stesso limite allora la successione converge
È esattamente questo che stai usando, inoltre rifletti sul fatto che la distinzione tra termini di indice pari e dispari la fai solo perché ti fa comodo, diciamo che è solo un trucco, non una cosa sostanziale.