Sarebbe desiderabile l'intervento di un matematico....
...nella discussione: "(Dubbio sulla dimostrazione del teorema Lavoro energia" nella sezione "Fisica e meccanica razionale".
Naturalmente nessuno è obbligato a farlo!! (Ci mancherebbe altro
)
E' solo che gli argomenti trattati (riguardo soprattutto alla notazione utilizzata in fisica per indicare le funzioni composte) meriterebbero l'attenzione (e il giudizio) di un vero esperto in materia.
Grazie a tutti!
Naturalmente nessuno è obbligato a farlo!! (Ci mancherebbe altro

E' solo che gli argomenti trattati (riguardo soprattutto alla notazione utilizzata in fisica per indicare le funzioni composte) meriterebbero l'attenzione (e il giudizio) di un vero esperto in materia.
Grazie a tutti!
Risposte
credo che se non metti un link, non lo va a vedere nessuno.
Io ho dato uno sguardo, ma mi sembra più che altro una perdita di tempo, una questione già affrontata e mai risolta (poiché di fatto irrisolvibile).
Come piace dire a Fioravante, gli scienziati si dividono in tribù, ognuna col proprio linguaggio, col proprio uso dei simboli, con le proprie tecniche, con le proprie scorciatoie informali...
Voler appiattire tutto ad un unica "notazione universale", o su un unico linguaggio, è inutile e dannoso non solo per chi già è abituato a quegli usi, ma anche per gli studenti ché così perderebbero una buona occasione di allenare la loro agilità mentale.
Se non capisci le notazioni (che possono essere molto infelici a volte), vai a parlarne col professore; esprimi le tue perplessità; ascolta cosa ha da dirti in proposito il tuo docente; impara la notazione usata... Tanto poi probabilmente verrà un matematico ad insegnarti Fisica Matematica ed a cambiarti di nuovo tutte le carte in tavola.
Come piace dire a Fioravante, gli scienziati si dividono in tribù, ognuna col proprio linguaggio, col proprio uso dei simboli, con le proprie tecniche, con le proprie scorciatoie informali...
Voler appiattire tutto ad un unica "notazione universale", o su un unico linguaggio, è inutile e dannoso non solo per chi già è abituato a quegli usi, ma anche per gli studenti ché così perderebbero una buona occasione di allenare la loro agilità mentale.
Se non capisci le notazioni (che possono essere molto infelici a volte), vai a parlarne col professore; esprimi le tue perplessità; ascolta cosa ha da dirti in proposito il tuo docente; impara la notazione usata... Tanto poi probabilmente verrà un matematico ad insegnarti Fisica Matematica ed a cambiarti di nuovo tutte le carte in tavola.

"ubermensch":
credo che se non metti un link, non lo va a vedere nessuno.
Hai ragione, non ci avevo pensato (che idiota...

Cmq questo è il link:
https://www.matematicamente.it/forum/dub ... 46250.html
"Gugo82":
Io ho dato uno sguardo, ma mi sembra più che altro una perdita di tempo, una questione già affrontata e mai risolta (poiché di fatto irrisolvibile).
Secondo me sarebbe risolvibile se i fisici scrivessero chiaramente cosa intendono quando usano certe notazioni (cosa che tra l'altro dovrebbe fare un qualunque autore di libri).
Se non "dicono niente" allora si intende che accettano la notazione di uso comune in matematica; e quindi devono attenersi anche alle regole di questa notazione.
Cioè il problema, secondo me, non è nel fatto di usare una notazione differente, ma è nel fatto di scrivere certi simboli attribuendogli un significato diverso da quello che normalmente (cioè in matematica) rappresentano.
Come ho scritto anche nell'altro post, tu accetteresti il fatto che, per esempio, Umberto Eco si mettesse a scrivere le "è" senza accento perchè gli fa comodo?
Fammi capire, dark121it... L'hai letto il resto del mio post o sei rimasto tanto colpito dall'incipit che hai tralasciato il resto?
Ho spiegato come nasce il problema e ti ho fatto notare che, in effetti, più che un problema è un'opportunità, giacché costringe gli studenti a porsi delle "belle" domande, a fare un po' di discussioni su un forum, a spremersi per afferrare dei concetti, insomma a non buttar giù senza nemmeno masticare una pappina molle.
Cosa ti è sfuggito in questo ragionamento?
P.S.: Parlando di Eco, l'hai letto Baudolino? O ricordi Salvatore de Il nome della rosa?
Ho spiegato come nasce il problema e ti ho fatto notare che, in effetti, più che un problema è un'opportunità, giacché costringe gli studenti a porsi delle "belle" domande, a fare un po' di discussioni su un forum, a spremersi per afferrare dei concetti, insomma a non buttar giù senza nemmeno masticare una pappina molle.
Cosa ti è sfuggito in questo ragionamento?
P.S.: Parlando di Eco, l'hai letto Baudolino? O ricordi Salvatore de Il nome della rosa?
"Gugo82":
Ho spiegato come nasce il problema e ti ho fatto notare che, in effetti, più che un problema è un'opportunità, giacché costringe gli studenti a porsi delle "belle" domande, a fare un po' di discussioni su un forum, a spremersi per afferrare dei concetti, insomma a non buttar giù senza nemmeno masticare una pappina molle.
Cosa ti è sfuggito in questo ragionamento?
Nulla. Solo che il tuo è un punto di vista. Il mio è che se la lingua fosse universale sarebbe tutto più facile.
Tra l'altro, evidentemente tu parti dal presupposto (probabilmente corretto, per carità....) che la matematica e la fisica addottino 2 linguaggi differenti.
Io ero convinto (almeno fino ad oggi

Da qui probabilmente le mie difficoltà.
Cmq non ho letto Eco, l'ho citato solo perchè è un noto intelletuale italiano (mo' vai a vedere che ho beccato proprio l'esempio sbagliato...ma porc....

"Gugo82":
Se non capisci le notazioni (che possono essere molto infelici a volte), vai a parlarne col professore; esprimi le tue perplessità; ascolta cosa ha da dirti in proposito il tuo docente; impara la notazione usata... Tanto poi probabilmente verrà un matematico ad insegnarti Fisica Matematica ed a cambiarti di nuovo tutte le carte in tavola.
Anche questo fatto mi preoccupa (a meno che tu non stia scherzando...).
Questo vuol dire che non c'è accordo tra i fisici ed i matematici su queste questioni?
A sto' punto smetto di farmi domande, tanto ognuno dice la sua...

"dark121it":
[quote="Gugo82"]
Ho spiegato come nasce il problema e ti ho fatto notare che, in effetti, più che un problema è un'opportunità, giacché costringe gli studenti a porsi delle "belle" domande, a fare un po' di discussioni su un forum, a spremersi per afferrare dei concetti, insomma a non buttar giù senza nemmeno masticare una pappina molle.
Cosa ti è sfuggito in questo ragionamento?
Nulla. Solo che il tuo è un punto di vista. Il mio è che se la lingua fosse universale sarebbe tutto più facile.
Tra l'altro, evidentemente tu parti dal presupposto (probabilmente corretto, per carità....) che la matematica e la fisica addottino 2 linguaggi differenti.
Io ero convinto (almeno fino ad oggi

Da qui probabilmente le mie difficoltà.[/quote]
Ma davvero auspichi una "notazione universale"? Una globalizzazione della matematica?
Io no; ogni tanto mi piace vedere qualcosa di diverso, fare a ****tti con le mie abitudini mentali per capire nuove cose e, una volta capite, modificarle come piace a me... La reputo una buona abitudine, un ottimo allenamento per la mente, ed anche per questo il problema che sollevi non mi tange più di tanto.*
Poi pensa che palle, tutti i libri scritti uguali!
Serve fantasia e la fantasia è un po' come i pesci di cui parlava Confucio, che riescono a vivere solo nell'acqua un po' torbida e mai in quella troppo limpida (la frase è meno efficace dell'originale giacché vado un po' a memoria).
"dark121it":
Cmq non ho letto Eco, l'ho citato solo perchè è un noto intelletuale italiano (mo' vai a vedere che ho beccato proprio l'esempio sbagliato...ma porc....)
Mai citare ciò che non conosci; corri il rischio di fare pessime figure.
Se avessi letto il primo capitolo di Baudolino o Il nome della rosa sapresti che intendo.
Valli a recuperare in libreria (forse li trovi in edizione economica e ne esci con una 30ina di euro) e poi fammi sapere che ne pensi. Soprattutto Il nome della rosa, che è uno dei miei libri preferiti (anche perchè fortunatamente si può leggere su tanti livelli).
__________
* Forse tempo fa, quando ero più giovane, lo sentivo un po' di più; infatti quando studiavo cercavo di scrivere gli appunti seguendo sempre una mia notazione che credevo immutabile.
Poi ho ripreso in mano quegli appunti a distanza di anni e mi sono accorto che le notazioni mutavano, si adattavano a ciò che scrivevo. Quindi...
Ho capito il tuo punto di vista e lo rispetto. Attualmente non lo condivido, ma non escludo che le cose possano cambiare in futuro.
PS: In effetti hai ragione su Eco: sono stato incauto lo ammetto
! Comunque mi procurerò i libri di cui mi hai scritto e ti dirò, grazie.
PS: In effetti hai ragione su Eco: sono stato incauto lo ammetto

