[RISOLTO] Completezza di $RR^n$

liberatorimatteo
Buonasera, sto avendo delle difficoltà nel capire alcuni passaggi nella dimostrazione della completezza di $RR^n$

Ricordo che uno spazio metrico si dice completo se ogni successione di Cauchy converge ad un elemento dello spazio

Proposizione: Lo spazio $(RR^n, ||\cdot||)$ è completo.
Dimostrazione:
Avendo dimostrato che le norme in $RR^n$ sono tutte equivalenti (click!), mi basta mostrare che l'enunciato è vero utilizzando la norma-2 $||\mathbf{x}||_2=(\sum_{i=1}^n |x_i|^2)^(1/2)$.
Sia ${\mathbf{x}_n}$ una successione di Cauchy ossia

$\forall\varepsilon>0 \exists N_1>=\varepsilon:\forall n,m>N_1 \Rightarrow d(\mathbf{x}_n,\mathbf{x}_m)<\varepsilon$

Poiche ogni successione di Cauchy è limitata allora per Bolzano-Weierstrass

$\exists{\mathbf{x}_(n_k)}: \forall\varepsilon>0 \exists N_2: \forall k>N_2 \Rightarrow d(\mathbf{x}_(n_k),\mathbf{l})<\varepsilon$

Quindi per la disuguaglianza triangolare si ha $\varepsilon>0$

$d(\mathbf{x}_n,\mathbf{l})<=d(\mathbf{x}_n,\mathbf{x}_(n_k))+d(\mathbf{x}_(n_k),\mathbf{l})$

Ora c'è il problema che qui mi variano sia $k$ che $n$. Se ho ben essendo $n$ una variabile muta posso scrivere le relazione sopra in questo modo

$d(\mathbf{x}_k,\mathbf{l})<=d(\mathbf{x}_k,\mathbf{x}_(n_k))+d(\mathbf{x}_(n_k),\mathbf{l})$

Di conseguenza preso $k>=max{N_1,N_2}$ sia ha che

$d(\mathbf{x}_k,\mathbf{l})<=2\varepsilon$

Poiché se $k>=N$ allora anche $n_k>=N$ poiché per definizione di sottosuccessione la successione naturale che ad ogni $n$ associa $n_k$ è strettamente crescente, giusto?
Inoltre $\mathbf{l}\inRR^n$ perché $\mathbf{l}$ è di accumulazione e $RR^n$ essendo chiuso contiene tutti i suoi punti di accumulazione, giusto?

Più che altro vorrei esser sicuro di aver capito bene

Risposte
Luca.Lussardi
Perche' complicarsi le cose cosi'? Osserva che $|x_i^h-x_i^k|\le d(x^h,x^k)$ per ogni $h,k\in\mathbb N$ e per ogni $i=1,...,n$, quindi ciascuna successione $(x_i^n)_n$ e' di Cauchy, e converge siccome $\mathbb R$ e' completo.

otta96
"Freebulls":
Ora c'è il problema che qui mi variano sia $k$ che $n$. Se ho ben essendo $n$ una variabile muta posso scrivere le relazione sopra in questo modo

In realtà questo non è un vero problema, per quanto dici sotto, cioè:

Poiché se $k>=N$ allora anche $n_k>=N$ poiché per definizione di sottosuccessione la successione naturale che ad ogni $n$ associa $n_k$ è strettamente crescente, giusto?

Potresti prendere $n>N_1$ e $k>max{N_1,N_2}$.

Inoltre $\mathbf{l}\inRR^n$ perché $\mathbf{l}$ è di accumulazione e $RR^n$ essendo chiuso contiene tutti i suoi punti di accumulazione, giusto?

Qua però c'è un po' di confusione, in realtà che questo $l$ appartiene ad $RR^n$ te lo dice il teorema di Bolzano-Weierstrass.

liberatorimatteo
"Luca.Lussardi":
Perche' complicarsi le cose cosi'? Osserva che $ |x_i^h-x_i^k|\le d(x^h,x^k) $ per ogni $ h,k\in\mathbb N $ e per ogni $ i=1,...,n $, quindi ciascuna successione $ (x_i^n)_n $ e' di Cauchy, e converge siccome $ \mathbb R $ e' completo.

Non ho capito molto :-k

"otta96":
Inoltre $\mathbf{l}\inRR^n$ perché $\mathbf{l}$ è di accumulazione e $RR^n$ essendo chiuso contiene tutti i suoi punti di accumulazione, giusto?

Qua però c'è un po' di confusione, in realtà che questo $l$ appartiene ad $RR^n$ te lo dice il teorema di Bolzano-Weierstrass.

L'enunciato dice solo che si può estrarre una sottosuccesione convergente ma ora che ci penso nella dimostrazione si utilizzano gli intervalli inscatolati quindi il valore a cui la sottosuccessione converge deve necessariamente appartenere all'insieme al quale appartiene la successione.

Credo di aver capito, grazie :smt023

dissonance
"Freebulls":

Avendo dimostrato che le norme in $RR^n$ sono tutte equivalenti (click!),

Ma per dimostrare che tutte le norme sono equivalenti hai implicitamente usato il fatto che \(\mathbb R^n\) è completo. Infatti hai usato che gli insiemi chiusi e limitati sono compatti, da cui immediatamente discende la completezza (Dimostrazione: Una successione di Cauchy è necessariamente limitata, e quindi per compattezza ha almeno una sottosuccessione convergente. Dalla condizione di Cauchy discende subito che il limite è unico). Logicamente quindi stai facendo un argomento circolare.

Si ragiona al contrario: per prima cosa dimostra che \(\mathbb R^n\) con la norma euclidea è completo e che gli insiemi chiusi e limitati sono compatti. Dopodiché passi alle altre norme.

liberatorimatteo
"dissonance":
[quote="Freebulls"]
Avendo dimostrato che le norme in $RR^n$ sono tutte equivalenti (click!),

Ma per dimostrare che tutte le norme sono equivalenti hai implicitamente usato il fatto che \(\mathbb R^n\) è completo. Infatti hai usato che gli insiemi chiusi e limitati sono compatti, da cui immediatamente discende la completezza (Dimostrazione: Una successione di Cauchy è necessariamente limitata, e quindi per compattezza ha almeno una sottosuccessione convergente. Dalla condizione di Cauchy discende subito che il limite è unico). Logicamente quindi stai facendo un argomento circolare.

Si ragiona al contrario: per prima cosa dimostra che \(\mathbb R^n\) con la norma euclidea è completo e che gli insiemi chiusi e limitati sono compatti. Dopodiché passi alle altre norme.[/quote]

:mmh:
Abbiamo introdotto gli spazi metrici nelle ultime due settimane di lezione di analisi 2 e l'ordine in cui abbiamo dimostrato i teoremi è stato questo:
Cauchy-Schwarz
Weierstrass
Bolzano-Weierstrass (per successioni)
Heine-Borel
Equivalenze Norme
$RR^n$ è completo
ecc...

Penso che Heine-Borel mi ha permesso di dimostrare l'equivalenze delle norme che a sua volta mi ha permesso di mostrare che $RR^n$ è completo, dici che non funziona come ragionamento? Cioè in HB non sfrutto il fatto che $RR^n$ è completo o almeno mi pare

dissonance
OK. In effetti leggendo il tuo primo post, ciò che realmente stai facendo è proprio dimostrare la completezza partendo dalla compattezza dei chiusi e limitati. In effetti stai dimostrando questo teorema più generale:

Teorema Se $M$ è uno spazio metrico tale che ogni sottoinsieme chiuso e limitato è compatto, allora $M$ è completo.

Invece Luca Lussardi sta proponendo un'altra strada: sfruttare il fatto che \(\mathbb R^n\) è il prodotto cartesiano di \(n\) copie di \(\mathbb R\), che è uno spazio metrico completo.

liberatorimatteo
Ah ok ho capito, grazie anche a te!

Luca.Lussardi
Colgo l'occasione per una riflessione credo istruttiva per gli studenti, riflessione che calza alla perfezione qui, la completezza di $\mathbb R^n$ si scarica sulla completezza di $\mathbb R$. Se uno va a guardare tutte le dimostrazioni di completezza scopre che tutte alla fine si appoggiano alla completezza di $\mathbb R$, la quale e' praticamente assiomatica, cioe' $\mathbb R$ e' definito come il completamento di $\mathbb Q$. La completezza e' una proprieta' importantissima in analisi (vedi Rudin-Functional Analysis che dedica uno dei primi capitoli a questo argomento) ma sfugge il suo vero significato profondo secondo me, perche' alla fin della fiera la "vera" completezza si postula all'inizio di tutto.

liberatorimatteo
Vero è un fatto interessante, proprio ieri stavo rivedendo le varie costruzioni di $RR$ a partire da $QQ$ e solo ieri ho capito bene (ma devo dire che ancora non sento di averli ben "metabolizzati") il significato dei tre assiomi di continuità o completezza che ci sono stati proposti all'inizio del corso di analisi 1:
Assioma di Dedekind
Assioma degli intervalli inscatolati
Assioma dell'estremo superiore.

Però ora forse stiamo andando un po Off-Topic. Grazie per la riflessione!

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