Regola della catena: problema di notazione
Sulle dispense del mio professore, parlando della regola della catena per i differenziali, trovo:
Date $F:A \subseteq \mathbb{R}^n \rightarrow \mathbb{R}^m $ e $G:F(A) \rightarrow \mathbb{R}^p$ differenziabili rispettivamente in $a$ e $F(a)$, $G \circ F$ è differenziabile in $a \in A$ e si ha $D(G \circ F) = DG(F(a)) \circ DF(a)$.
Quello che non mi è chiaro è come dovrebbe avvenire la combinazione di $DG(F(a))$ e $DF(a)$.
Voglio dire: quando facciamo la combinazione di due funzioni è necessario che il codominio della prima sia contenuto nel dominio della seconda. Ora, $DF(a)$ è chiaramente definita da $A \subseteq \mathbb{R}^n $ in $\mathbb{R}^m$ ma $DG(F(a))$? Dovrebbe essere definita da $\mathbb{R}^m$ ma la scrittura sembrerebbe dire che, invece, è definita da $A \subseteq \mathbb{R}^n$.
E' una notazione che ho trovato anche in altri testi, quindi sono sicuro che ci sia qualcosa di semplice che mi sfugge nella notazione...qualche suggerimento?
Date $F:A \subseteq \mathbb{R}^n \rightarrow \mathbb{R}^m $ e $G:F(A) \rightarrow \mathbb{R}^p$ differenziabili rispettivamente in $a$ e $F(a)$, $G \circ F$ è differenziabile in $a \in A$ e si ha $D(G \circ F) = DG(F(a)) \circ DF(a)$.
Quello che non mi è chiaro è come dovrebbe avvenire la combinazione di $DG(F(a))$ e $DF(a)$.
Voglio dire: quando facciamo la combinazione di due funzioni è necessario che il codominio della prima sia contenuto nel dominio della seconda. Ora, $DF(a)$ è chiaramente definita da $A \subseteq \mathbb{R}^n $ in $\mathbb{R}^m$ ma $DG(F(a))$? Dovrebbe essere definita da $\mathbb{R}^m$ ma la scrittura sembrerebbe dire che, invece, è definita da $A \subseteq \mathbb{R}^n$.
E' una notazione che ho trovato anche in altri testi, quindi sono sicuro che ci sia qualcosa di semplice che mi sfugge nella notazione...qualche suggerimento?
Risposte
Cosa c'è di poco chiaro in quella notazione? 
La scrittura $G:F(A)\to RR^p$ vuol dire che $G$ è definita nell'insieme $F(A)\subseteq RR^m$, immagine di $A$ mediante $F$, ed ha valori in $RR^p$.

La scrittura $G:F(A)\to RR^p$ vuol dire che $G$ è definita nell'insieme $F(A)\subseteq RR^m$, immagine di $A$ mediante $F$, ed ha valori in $RR^p$.