Punti isolati e continuità
Il mio dubbio è il seguente:
Come proposizione viene detto (sul libro di analisi) che :
Siano $ (X,d_x) $ e $ (Y,d_y) $ spazi metrici, $ E sub X, x_0 inX $ e $ f:E->Y $. Allora
(i) se $ x_0 $ è un punto di isolato di $ E $, allora $ f $ è continua in $ x_0 $.
Innanzitutto la cosa che mi turba è che, mentre sul mio libro è data come proposizione, sul pagani salsa (v.o.) viene data come definizione.
In ogni caso, se $ x_0 $ è un punto isolato vuol dire che sono in grado di trovare un suo intorno che non contiene punti diversi da lui stesso; ma, arrivati qua ed applicando la definizione di continuità, mi trovo in difficoltà perchè non riesco a vedere bene cosa vuol dire $ d_x(x,x_0)
Come proposizione viene detto (sul libro di analisi) che :
Siano $ (X,d_x) $ e $ (Y,d_y) $ spazi metrici, $ E sub X, x_0 inX $ e $ f:E->Y $. Allora
(i) se $ x_0 $ è un punto di isolato di $ E $, allora $ f $ è continua in $ x_0 $.
Innanzitutto la cosa che mi turba è che, mentre sul mio libro è data come proposizione, sul pagani salsa (v.o.) viene data come definizione.
In ogni caso, se $ x_0 $ è un punto isolato vuol dire che sono in grado di trovare un suo intorno che non contiene punti diversi da lui stesso; ma, arrivati qua ed applicando la definizione di continuità, mi trovo in difficoltà perchè non riesco a vedere bene cosa vuol dire $ d_x(x,x_0)
Risposte
proprio perchè non si può applicare la definizione di continuità per i punti isolati,si conviene che in questi punti una funzione debba ritenersi sempre continua
in un certo senso,"si taglia la testa al toro"
in un certo senso,"si taglia la testa al toro"
Quindi sarebbe più giusto considerare tale enunciato come una definizione piuttosto che come una proposizione, sbaglio?
@ stormy:
Scusa, ma non vedo dove sia il problema... Perché la definizione di continuità non sarebbe applicabile nei punti isolati?
"stormy":
proprio perchè non si può applicare la definizione di continuità per i punti isolati
Scusa, ma non vedo dove sia il problema... Perché la definizione di continuità non sarebbe applicabile nei punti isolati?
Come posso parlare di distanza di un punto da un altro se uno dei due non è presente ?
Posso dunque dire che in un certo senso il Pagani-Salsa ha ragione cioè che è per continua in un punto isolato per definizione?
Posso dunque dire che in un certo senso il Pagani-Salsa ha ragione cioè che è per continua in un punto isolato per definizione?
Continuo a non capire...
La definizione è la seguente:
\[
\forall \varepsilon >0,\ \exists \delta>0:\ \forall x\in E\cap B_X (x_0;\delta),\quad f(x)\in B_Y \left( f(x_0);\varepsilon\right)\; ,
\]
in cui:
\[
\begin{split}
B_X (x_0;\delta) &:= \left\{x\in X:\ d_X(x,x_0)<\delta \right\}\\
B_Y \left( f(x_0);\varepsilon \right) &:= \left\{y\in Y:\ d_Y( y,f(x_0))<\varepsilon \right\}\; ,
\end{split}
\]
e non mi pare che se \(E\cap B(x_0;\delta)=\{x_0\}\) ci siano problemi.
Ma, anche non volendo usare una formulazione insiemistica, cioé usando le disuguaglianze:
\[
\forall \varepsilon >0,\ \exists \delta>0:\ \forall x\in E,\quad d_X(x,x_0)<\delta \ \Rightarrow \ d_Y \left( f(x), f(x_0)\right) < \varepsilon\; ,
\]
non vedo che problema ci sia quando l'unico punto \(x\) di \(E\) a soddisfare una stima del tipo \(d_X(x,x_0)<\delta\) sia il solo \(x_0\)...
Quello che viene a cadere nei punti isolati non è la definizione di continuità, bensì la possibilità di pensare alla continuità in termini di limite.
In altre parole, se \(x_0\) è un punto isolato di \(E\) non è vero che la continuità di \(f\) in \(x_0\) può essere caratterizzata dall'uguaglianza:
\[
\lim_{x\to x_0} f(x) = f(x_0)\; ,
\]
come invece accade nei punti di accumulazione. Infatti, per parlare di limite, c'è bisogno che per tutti i \(\delta>0\) "piccoli" l'insieme \(E\cap B(x_0;\delta)\) non sia costituito dal solo punto \(x_0\), e ciò non si verifica nei punti isolati.
Quindi è la definizione di limite a non funzionare nei punti isolati, non quella di continuità.
La definizione è la seguente:
\[
\forall \varepsilon >0,\ \exists \delta>0:\ \forall x\in E\cap B_X (x_0;\delta),\quad f(x)\in B_Y \left( f(x_0);\varepsilon\right)\; ,
\]
in cui:
\[
\begin{split}
B_X (x_0;\delta) &:= \left\{x\in X:\ d_X(x,x_0)<\delta \right\}\\
B_Y \left( f(x_0);\varepsilon \right) &:= \left\{y\in Y:\ d_Y( y,f(x_0))<\varepsilon \right\}\; ,
\end{split}
\]
e non mi pare che se \(E\cap B(x_0;\delta)=\{x_0\}\) ci siano problemi.
Ma, anche non volendo usare una formulazione insiemistica, cioé usando le disuguaglianze:
\[
\forall \varepsilon >0,\ \exists \delta>0:\ \forall x\in E,\quad d_X(x,x_0)<\delta \ \Rightarrow \ d_Y \left( f(x), f(x_0)\right) < \varepsilon\; ,
\]
non vedo che problema ci sia quando l'unico punto \(x\) di \(E\) a soddisfare una stima del tipo \(d_X(x,x_0)<\delta\) sia il solo \(x_0\)...
Quello che viene a cadere nei punti isolati non è la definizione di continuità, bensì la possibilità di pensare alla continuità in termini di limite.
In altre parole, se \(x_0\) è un punto isolato di \(E\) non è vero che la continuità di \(f\) in \(x_0\) può essere caratterizzata dall'uguaglianza:
\[
\lim_{x\to x_0} f(x) = f(x_0)\; ,
\]
come invece accade nei punti di accumulazione. Infatti, per parlare di limite, c'è bisogno che per tutti i \(\delta>0\) "piccoli" l'insieme \(E\cap B(x_0;\delta)\) non sia costituito dal solo punto \(x_0\), e ciò non si verifica nei punti isolati.
Quindi è la definizione di limite a non funzionare nei punti isolati, non quella di continuità.

Si hai proprio ragione: non c'è niente di strano. Mi ero perso in un bicchier d'acqua.
Grazie di tutto.
Grazie di tutto.
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