Problema eq. differenziale

Alfiere90
Salve a tutti, e buon Natale !
Ho qui la seguente eq. differenziale :
$y'' -2y' +y = e^(x)/x^2$

Per prima cosa risolvo l'omogenea associata e trovo che è $(lambda -1)^2 = lamda = 1$, dunque la soluzione omogenea è :
$y_0(x) = c_1 e^t + tc_2 e^t$, mentre quella particolare deve essere del tipo :
$y_p(x) = t^2 e^(t) Q(t)$
Ora io so che il mio $Q(t)$ deve avere lo stesso grado di $f(x) = 1/x^2$, quindi di grado $2$.
Dunque $Q(t) = (At^2 + Bt + C)$, solo che svolgendo i vari calcoli (li ho fatti e rifatti) non riesco a trovare i valori di $A,B,C$ che soddisfano l'equazione. Credo che il problema sia quel $Q(t)$ però non so sinceramente l'errore che commetto. Pregherei che qualcuno mi aiutasse !

Risposte
donald_zeka
$1/x^2$ è una funzione polinomiale?

Alfiere90
"Vulplasir":
$1/x^2$ è una funzione polinomiale?


Mmm... ovviamente no, non ci avevo proprio pensato...Dunque in questo caso cosa bisogna fare? Devo procedere col Wronskiano?

donald_zeka
Si esatto

seb1
Non so se "devi" procedere col wronskiano, ma soprattutto non ti conviene.
Se prendi una funzione \(z\) tale che \(y(x)=e^xz(x)\) il termine \(e^x\) va a sparire dall'equazione:\[\begin{equation*}y'=e^x(z'+z)\\y''=e^x(z''+2z'+z)\\y''-2y'+y=e^xz''\end{equation*}\]Perciò ti basta risolvere la semplicissima \(z''=x^{-2}\) e hai concluso.

ciampax
[nota][/nota]
"seb":
Non so se "devi" procedere col wronskiano, ma soprattutto non ti conviene.
Se prendi una funzione \(z\) tale che \(y(x)=e^xz(x)\) il termine \(e^x\) va a sparire dall'equazione:\[\begin{equation*}y'=e^x(z'+z)\\y''=e^x(z''+2z'+z)\\y''-2y'+y=e^xz''\end{equation*}\]Perciò ti basta risolvere la semplicissima \(z''=x^{-2}\) e hai concluso.


La cosa interessante è che con questo metodo si ottiene direttamente la soluzione completa dell'equazione di partenza, senza passare attraverso caratteristiche e soluzioni particolari.

Alfiere90
"seb":
Non so se "devi" procedere col wronskiano, ma soprattutto non ti conviene.
Se prendi una funzione \(z\) tale che \(y(x)=e^xz(x)\) il termine \(e^x\) va a sparire dall'equazione:\[\begin{equation*}y'=e^x(z'+z)\\y''=e^x(z''+2z'+z)\\y''-2y'+y=e^xz''\end{equation*}\]Perciò ti basta risolvere la semplicissima \(z''=x^{-2}\) e hai concluso.


Ti ringrazio per questa risposta ma ho due domande :
1) E' possibile applicare questo metodo per OGNI equazione differenziale?
2)Come si chiama tale metodo?

seb1
Non so se sia un metodo (o perlomeno non penso si possa definire tale); era una semplice considerazione a cui ero giunto. Infatti ho deciso di riportare tale risoluzione coll'intento di rendere palese che seguire un metodo noto a secco non significa sia l'arma migliore che si ha a disposizione. Il punto è sempre ragionare su quello che si ha di fronte, in particolar modo nell'ambito delle equazioni differenziali.
Applicare questa metodologia ha ben poco senso ed efficacia se il termine noto non è della forma \(e^xf(x)\) (tralasciando qualche leggera modifica che si può addurre).
Poi va notato che il caso che hai presentato è particolarmente fortunato nei coefficienti costanti presenti. In effetti, più generalmente (mantenendoci nel caso di equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti, per non complicare troppo il tutto), si ha \(y''(x)+ay'(x)+by(x)=e^xf(x)\) con \(a,b\in\mathbb{R}\) e applicando la sostituzione \(y(x)=e^xg(x)\) si giunge a:\[g''+(2+a)g'+(1+a+b)g=f\]che risulta più semplice poiché lo è il termine noto.
La semplificazione a \(g''=f\) si ottiene nel caso in cui\[\begin{cases}2+a=0\\1+a+b=0\end{cases}\implies\begin{cases}a=-2\\b=1\end{cases}\]come nell'equazione differenziale che hai proposto.
Faccio notare, infine, che sono favorevoli tutti i casi in cui \(a+b=-1\), anche nel caso in cui \(a\neq-2\), porgendo una riduzione d'ordine.

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