Passaggio a coordinate polari

anto_zoolander
Ciao :-D

Sapete dirmi come si può formalizzare(o dove posso trovare qualcosa in merito) il passaggio a coordinate polari in uno spazio affine di dimensione $2$?

Risposte
killing_buddha
Come mai due post assolutamente identici? Comunque si tratta solo del fatto che \((r,\theta)\mapsto (r\cos \theta, r\sin\theta)\) stabilisce un diffeomorfismo $C^\infty$ tra \([0,\infty)\times[0,2\pi[\) e \(\mathbb R^2\).

dissonance
"anto_zoolander":
Ciao :-D

Sapete dirmi come si può formalizzare(o dove posso trovare qualcosa in merito) il passaggio a coordinate polari in uno spazio affine di dimensione $2$?

Non ha senso. Nello spazio affine non hai né una origine, né una distanza, né un concetto di angolo. Insomma assolutamente nulla delle coordinate polari.

anto_zoolander
Sinceramente non so perché ne ho aperti due uguali :-k cancello l’altro.

@dissonance
Naturalmente $V$ è uno spazio euclideo e si considera fissato in $(A,V)$ un riferimento $R(O,B)$

@killing
Si questa cosa di vedere il passaggio come questa applicazione l’ho vista, però volevo qualcosa di più geometrico.

killing_buddha
volevo qualcosa di più geometrico.

Piu' geometrico della geometria differenziale... cosa vuoi?

anto_zoolander
Che io non l’ho ancora studiata :-D
Il fatto é che dal nome viene in mente proprio che quella $2-u p la$ sia composta da coordinate e che non sia un punto vero e proprio di $RR^2$
Per chiarirci prendendo $(A,V)$ spazio affine euclideo e fissato $R(O,e_1e_2)$
è possibile considerare l’isomorfismo $L:RR^2->V$ definito come $L(x,y)=xe_1+ye_2$
e la funzione $a:A->V$ definita come $a(P)=vec(OP)$
Per ogni punto $P inA, (L^(-1)circ a)(P)$ mi da le coordinate del punto $P$ rispetto a tale riferimento.

Ecco il passare a coordinare polari lo vedo come una cosa del genere.

killing_buddha
Ti rendi conto pero' che non ha senso chiedere che sia la struttura di spazio affine a essere preservata nel cambio di coordinate dalle cartesiane alle polari, no? Le funzioni in gioco nel cambio di coordinate sono trascendenti...

A tua scelta, o dico ancora la parola "categoria" oppure ti leggi la definizione di varieta' :)

killing_buddha
"anto_zoolander":
Per chiarirci prendendo $(A,V)$ spazio affine euclideo e fissato $R(O,e_1e_2)$
è possibile considerare l’isomorfismo $L:RR^2->V$ definito come $L(x,y)=xe_1+ye_2$
e la funzione $a:A->V$ definita come $a(P)=vec(OP)$
Per ogni punto $P inA, (L^(-1)circ a)(P)$ mi da le coordinate del punto $P$ rispetto a tale riferimento.

Ecco il passare a coordinare polari lo vedo come una cosa del genere.


Questo pero' non risolve affatto il problema che hai posto tu...

anto_zoolander
Mi sa che leggerò la definizione di varietà.... :lol:

Per quanto riguarda quella cosa era di considerare $L(r,theta)=rcos(theta)e_1+rsin(theta)e_2$ in modo che da un lato si abbia un unico punto individuato da questo vettore, dall’altro che tale vettore abbia norma $r$ e formi un angolo $theta$ con $e_1$

Il problema è che così non ottengo una biunivocità per il fatto che gli angoli non sono orientati....

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