Osservazione sulla trasformata di Fourier
Ho trovato un' interessante domanda sulla trasformata di Fourier applicata alle funzioni non derivabili:
Prendiamo una funzione non derivabile, per esempio
$f(x) ={(1, 0
si può estendere il concetto di derivata facendo questi passaggi?
1) calcolare la trasformata di Fourier
2) supponendo valida anche per questa funzione la relazione $F(f'(t)) = -iw*F(f(t))$ calcolare la trasformata della "derivata"
3) ricavare $f'(x)$ antitrasformando quest'ultima funzione
Questi passaggi conducono a un risultato accettabile?
Ho provato a fare i conti ma l' ultimo integrale quando calcolato mi fornisce la funzione: $1/(2pi) * i*e^(iwt)*(1/t - e^(iw)/(i+1))$
e, volevo sapere se c'è qualche argomento teorico che mi consente di rispondere alla domanda... ho guardato un po' nella teoria ma non ho trovato niente di soddisfacente!
Prendiamo una funzione non derivabile, per esempio
$f(x) ={(1, 0
si può estendere il concetto di derivata facendo questi passaggi?
1) calcolare la trasformata di Fourier
2) supponendo valida anche per questa funzione la relazione $F(f'(t)) = -iw*F(f(t))$ calcolare la trasformata della "derivata"
3) ricavare $f'(x)$ antitrasformando quest'ultima funzione
Questi passaggi conducono a un risultato accettabile?
Ho provato a fare i conti ma l' ultimo integrale quando calcolato mi fornisce la funzione: $1/(2pi) * i*e^(iwt)*(1/t - e^(iw)/(i+1))$
e, volevo sapere se c'è qualche argomento teorico che mi consente di rispondere alla domanda... ho guardato un po' nella teoria ma non ho trovato niente di soddisfacente!
Risposte
Stai riscoprendo il concetto di "derivata debole". Hai mai studiato un po' di teoria delle distribuzioni?
no, mai studiato...
Ma allora si può estendere?
Ma la funzione che ottengo in $(0,1)$ non fa 0, come invece la derivata della f di partenza fa...
boh...
Ma allora si può estendere?
Ma la funzione che ottengo in $(0,1)$ non fa 0, come invece la derivata della f di partenza fa...

Si. Infatti la funzione che hai citato è derivabile, ma in un senso più ampio che è quello distribuzionale. Anche il procedimento che suggerisci tu acquista senso in questo ambito più ampio.
Se invece della funzione che hai preso prendi
$f(t)={(1, -1=1):}$
che ha una trasformata di Fourier più semplice:
$hat{f}(omega)=2 \frac{sin omega}{omega}$
ti accorgi che $-iomega \hat{f}(\omega)$ non si può antitrasformare perché non è sommabile. E quindi ti blocchi. Ma se hai accesso all'ambito distribuzionale, superi questo ostacolo tecnico e hai la possibilità di antitrasformare ottenendo come risultato
$delta_{-1}+delta_{1}$
(delta di Dirac). Questa è proprio la derivata in senso distribuzionale della funzione $f$.
Se invece della funzione che hai preso prendi
$f(t)={(1, -1
che ha una trasformata di Fourier più semplice:
$hat{f}(omega)=2 \frac{sin omega}{omega}$
ti accorgi che $-iomega \hat{f}(\omega)$ non si può antitrasformare perché non è sommabile. E quindi ti blocchi. Ma se hai accesso all'ambito distribuzionale, superi questo ostacolo tecnico e hai la possibilità di antitrasformare ottenendo come risultato
$delta_{-1}+delta_{1}$
(delta di Dirac). Questa è proprio la derivata in senso distribuzionale della funzione $f$.
"Zkeggia":Certo, questi sono proprio i problemi alla base della teoria delle distribuzioni. Io purtroppo non sono molto esperto dell'argomento quindi non riesco adesso a "divulgarlo" a modino. Prova con una ricerca sul forum, mi ricordo di interventi di ViciousGoblin e anche di Gugo molto illuminanti a riguardo.
Ma la funzione che ottengo in $(0,1)$ non fa 0, come invece la derivata della f di partenza fa...boh...
Per ciò io potrei calcolare l'integrale e dire che la funzione che ottengo non può essere la derivata (nel senso che conosco) della f di partenza, ma la posso assimilare a una derivata?
Quasi. L'unico problema è che la derivata distribuzionale di $f$ NON è una funzione, perché se lo fosse non potrebbe che essere q.o. nulla. Quindi essa esiste solo nel mondo più ampio delle distribuzioni e non puoi ricondurla al familiare mondo delle funzioni, che conosci. Un po' come le radici dell'equazione
$x^2+1=0$
che ha coefficienti reali, non sono numeri reali. Se ci limitassimo ai numeri reali non potremmo che concludere: "questa equazione non ha soluzioni". Analogamente, se ci limitassimo alle funzioni, non potremmo che concludere: "$f$ non è derivabile".
Per una introduzione intuitiva al concetto di distribuzione, vedi
https://www.matematicamente.it/forum/pos ... tml#313193
$x^2+1=0$
che ha coefficienti reali, non sono numeri reali. Se ci limitassimo ai numeri reali non potremmo che concludere: "questa equazione non ha soluzioni". Analogamente, se ci limitassimo alle funzioni, non potremmo che concludere: "$f$ non è derivabile".
Per una introduzione intuitiva al concetto di distribuzione, vedi
https://www.matematicamente.it/forum/pos ... tml#313193