Integrali impropri.

galles90
Buongiorno,
sto studiando la teoria riguardante gli integrali impropri, precisamente nel caso se : intervallo di integrazione è una semiretta, il mio libro fa il seguente esempio:

\(\displaystyle lim_{t \to +\infty} \int_{1}^{t} e^{-x^2}\, dx \)
chiedendosi se è integrabile in $[1, + infty)$.
Vi riporto come sta scritto sul mio libro parola per parola:
Stavolta non si può calcolare esplicitamente l'integrale, ma si può osservare la nostra funzione $f(x) ge 0$, e di conseguenza la funzione integrale
$F(t)=int_{1}^{t} e^{-x^2}\, dx$

è crescente.

Il passaggio che non mi è chiaro è quello ingrassetto, mi chiedo come posso dedure che se $f(x) ge 0 $ implica $F(t)$ è crescente ?
Forse per questo (tralasciando le definizioni)
$F'(t)=f(x)$

e quindi dire

$f(x) ge 0 $ equivale a dire $F'(t) ge 0 $ allora se $F'(t) ge 0$ allora $F$ è strettamente crescente.
E' corretto il mio ragionamento, oppure qualcuno si sta rivoltando nella tomba :D

Grazie per la risposta.

Ciao

Risposte
gugo82
Certo. :wink:

Si chiamano Teorema Fondamentale del Calcolo Integrale e Criterio di Monotónia.

galles90
Ok perfetto, ogni tanto ci azzecco :-D
Quindi questo ragionamento si potrebbe fare anche per le funzioni negative ?
Con i dovuti accorgimenti

feddy
Beh, intuitivamente è chiaro se hai presente come è "fatta" $e^(-x^2)$.
Se $F(t)= \int_{0}^{t} e^(-x^2) \text{dx}$, allora visto che $e^(-x^2)$ è sempre postiva, muovendoti verso destra su $I=[1,+\infty)$ hai che il valore dell'area sottesa è sempre maggiore. Questa è la versione informale che fa uso dell'interpretazione dell'integrale di Riemann.

Più formalmente, come cercavi di dire: se $F(t)=\int_{a}^{\Phi(t)} f(x) \text{dx}$, allora $F'(t)= f(\Phi (t))* \Phi'(t)$, che nel nostro caso è $F'(t)=e^(-t^2)$. Poiché $e^(-t^2)$ è sempre positivo qualunque si $t \in RR$, allora la funzione integrale è crescente.

Edit Ho visto ora il messaggio di gugo

dissonance
In realtà usando il criterio della derivata uno assume implicitamente che la funzione integranda sia continua, ma questo non è necessario. Se \(f\colon \mathbb R\to \mathbb R\) è una funzione non-negativa e integrabile (sugli intervalli limitati), allora la funzione integrale
\[
F(x)=\int_a^x f(t)\, dt \]
è crescente su \([a, +\infty)\) perché
\[
F(x+h)=F(x)+\int_x^h f(t)\, dt = F(x)+ \text{un numero non negativo}.\]
Così è ancora più semplice. In fondo l'integrale è una somma: se noi sommiamo più addendi, e se essi sono positivi, il risultato finale non può che aumentare.

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