Integrale e Partizione

Papercut
Ciao a tutti ragazzi, sono un pò confuso sul concetto di partizione applicata agli integrali, nel senso, non basta dividere l'intervallo a,b e di conseguenza la partizione banale in n intervalli del tipo: $ [x_(i-1),x_i] $? In poche parole il concetto di partizione applicato agli integrali, perché è indispensabile?
Un'altro cosa che mi ha "scosso" tratta il seguente lemma: Sia $ m<=f(x)<=M $ per $ x in [a,b] $: allora, per ogni coppia di partizioni P,Q di [a,b] si ha $ m<=f(x)<=M $ $ m(b-a)<=s(P)<)<=M(b-a) $.
Nella dimostrazione viene posta la partizione R come l'unione della partizione P e Q, ma qua viene ciò che davvero non capisco, ovvero, risulta che la partizione R ha un solo punto in più di P (supposto per semplicità), tralasciando quel "supposto per semplicità" sbaglio o ciò non dovrebbe essere possibile dal momento che una partizione deve essere composta da n+1 punti (n+1 punti per avere la possibilità di poter suddividere la partizione in n intervalli del tipo $ [x_(i-1),x_i] $) e partizioni di uno stesso insieme devono essere tali che la loro intersezione sia nulla?
Grazie in anticipo :)

Risposte
killing_buddha
Non si capisce niente di sta domanda :) chi è $s(P)$? Dove interviene $Q$ nell'enunciato che riporti?

Papercut
Si scusami, allora, con s(P) indico le somme integrali inferiori, con S(P) quelle superiori. Q deriva da qui ... allora, per ogni coppia di partizioni P,Q di [a,b] si ha... In generale viene utilizzato solo per definire R=P U Q, per poi dimostrare che s(R)>=s(P)

gugo82
Marcellini - Sbordone, i suppose...

Ad ogni modo, la faccenda è semplice e si tratta di ragionare per ricorrenza. Se $P$ è una decomposizione di $[a,b]$, comunque fissi $xi\in [a,b]$, l'insieme $P^\prime =P\cup \{\xi\}$ è anch'esso una decomposizione; in più si trova che le somme integrali superiori $S_f(\cdot)$ e quelle inferiori $s_f(\cdot)$ rispetto a $P$ e $P^\prime$ si comportano come segue:
\[
s_f(P)\leq s_f(P^\prime)\leq S_f(P^\prime)\leq S_f(P)\; .
\]
Per ricorrenza di prova facilmente che se $P\subseteq P^\prime$ allora valgono ancora le precedenti; e, sfruttando questo fatto, si dimostra che prese due partizioni a casaccio $P, P^\prime$ si ha:
\[
\begin{split}
s_f(P), s_f(P^\prime) &\leq s_f(P\cup P^\prime)\\
S_f(P), S_f(P^\prime) &\geq S_f(P\cup P^\prime)\; .
\end{split}
\]

Papercut
Grazie tante per la risposta gugo :), è il Marcellini-Sbordone (bel libro secondo me :D ), comunque effettivamente il tutto torna considerando decomposizioni di [a,b] e non partizioni, proprio perché con decomposizione indichiamo un insieme di punti e con partizioni un insieme di sottoinsiemi oserei dire, o sbaglio? Ma nel caso fosse così non sarebbe stato più appropriato partire dalla definizione di decomposizione dell'intervallo [a,b] piuttosto che da quella di partizione?
P.S: Non so per quale motivo la notazione finale non me la visualizza :cry:

gugo82
Sul libro col termine "partizione" gli autori intendono ciò che usualmente si chiama "decomposizione", cioè un sottoinsieme finito di punti di $[a,b]$, contenente almeno i due punti $a$ e $b$, ed i cui elementi sono enumerati in ordine crescente.

L'ultima formula era scritta male; ora l'ho corretta. :wink:

P.S.: A me quel testo non piace granché (da studente ho usato il Giusti e vari testi più datati, tipo il Cafiero, Fiorenza-Greco, Ciliberto, etc...); ma lo consiglio ora ai miei studenti, perché è abbastanza semplice.

Papercut
Tutto molto più chiaro! Grazie mille :)

Proverò a dare un'occhiata anche al Giusti, magari posso approfondire qualcosa :D

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