Insiemi numerabili
Salve a tutti.
Come faccio a sapere se un insieme è numerabile o meno?
Come faccio a dimostrare che Q(insieme dei razionali) elevato a N(insieme dei naturali) non sia numerabile?
Come faccio a sapere se un insieme è numerabile o meno?
Come faccio a dimostrare che Q(insieme dei razionali) elevato a N(insieme dei naturali) non sia numerabile?
Risposte
Un insieme e' numerabile se puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con i numeri naturali.
Ad esempio: sia '' $EsubRR$ ''.
$E={1,3/2,20}$.
Puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con i numeri naturali: $A={1,2,3}$.
Sia: '' $(x)inE,ninA$ ''. Quindi si puo' imporre una funzione '' $f:ErightarrowA:f(x)=n$ ''.
Invece un insieme ha la potenza del numerabile ( e soltanto gli insiemi infiniti hanno tale potenza, ed e' la potenza infinita '' piu' piccola '' ) se e' equipotente ad '' $NN$ ''. Nell'esempio di prima l'insieme e' finito, e ha potenza '' $3$ ''.
'' $QQ$ '' elevato alla '' $n,ninNN$ '' possiede ancora la potenza del numerabile. Ma non so aiutarti su '' $QQ^(NN)$ '', in quanto non so nemmeno come e' stato definito.
Ad esempio: sia '' $EsubRR$ ''.
$E={1,3/2,20}$.
Puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con i numeri naturali: $A={1,2,3}$.
Sia: '' $(x)inE,ninA$ ''. Quindi si puo' imporre una funzione '' $f:ErightarrowA:f(x)=n$ ''.
Invece un insieme ha la potenza del numerabile ( e soltanto gli insiemi infiniti hanno tale potenza, ed e' la potenza infinita '' piu' piccola '' ) se e' equipotente ad '' $NN$ ''. Nell'esempio di prima l'insieme e' finito, e ha potenza '' $3$ ''.
'' $QQ$ '' elevato alla '' $n,ninNN$ '' possiede ancora la potenza del numerabile. Ma non so aiutarti su '' $QQ^(NN)$ '', in quanto non so nemmeno come e' stato definito.
@gas.
$A^B$(o $"Hom(A,B)$ in certi testi)è,per definizione,
l'insieme di tutte e sole le possibili applicazioni tra $A$ e $B$..
@Tommy.
Se $QQ^(NN)$ fosse numerabile sarebbe,al più,numerabile ${0,1}^(NN)$;
ma quest'ultimo,grazie alla funzione caratteristica tra un sottoinsieme di $NN$ ed $NN$ stesso,ha la potenza dell'insieme delle parti di $NN$:
e l'insieme delle parti d'un numerabile
($NN$ lo è
..)
ha la potenza del continuo,che è invece maggiore di quella del numerabile!
Saluti dal web.
$A^B$(o $"Hom(A,B)$ in certi testi)è,per definizione,
l'insieme di tutte e sole le possibili applicazioni tra $A$ e $B$..
@Tommy.
Se $QQ^(NN)$ fosse numerabile sarebbe,al più,numerabile ${0,1}^(NN)$;
ma quest'ultimo,grazie alla funzione caratteristica tra un sottoinsieme di $NN$ ed $NN$ stesso,ha la potenza dell'insieme delle parti di $NN$:
e l'insieme delle parti d'un numerabile
($NN$ lo è

ha la potenza del continuo,che è invece maggiore di quella del numerabile!
Saluti dal web.
Grazie per la dritta, Theras!
Una domanda: allora '' $RR$ '' e' l'insieme delle parti di '' $NN$ ''? Ma sul fatto che la potenza del continuo sia quella successiva alla numerabile ( da cui '' $RR$ '' sarebbe l'insieme delle parti di '' $NN$ '' ) non e' legata quella questione sull'ipotesi del continuo?
Dalle mie sintetiche conoscenze a riguardo so che Godel dimostro' la non falsita' di tale ipotesi, ma successivamente un altro logico matematico ne dimostro' la falsita'. E quindi ci si trovava di fronte ad un'affermazione indecidibile. Questo si collegava, tra l'altro, a precedenti ricerche di Godel in un certo campo.
Una domanda: allora '' $RR$ '' e' l'insieme delle parti di '' $NN$ ''? Ma sul fatto che la potenza del continuo sia quella successiva alla numerabile ( da cui '' $RR$ '' sarebbe l'insieme delle parti di '' $NN$ '' ) non e' legata quella questione sull'ipotesi del continuo?

Dalle mie sintetiche conoscenze a riguardo so che Godel dimostro' la non falsita' di tale ipotesi, ma successivamente un altro logico matematico ne dimostro' la falsita'. E quindi ci si trovava di fronte ad un'affermazione indecidibile. Questo si collegava, tra l'altro, a precedenti ricerche di Godel in un certo campo.
"_GaS_":
... allora '' $RR$ '' e' l'insieme delle parti di '' $NN$ ''? Ma sul fatto che la potenza del continuo sia quella successiva alla numerabile ( da cui '' $RR$ '' sarebbe l'insieme delle parti di '' $NN$ '' ) non e' legata quella questione sull'ipotesi del continuo? :-
Non mi piace tanto come hai scritto, magari sbaglio io... ma il numero delle parti di $NN$ è uguale al numero degli elementi di $RR$, sarebbe meglio scrivere: l'insieme delle parti di $NN$ e l'insieme $RR$ sono equipotenti. Che ne dici?
Assolutamente si', grazie. E' vero.
Ciao Theras 
Semplicemente applicazioni?
Non l'ho mai visto utilizzato in questo modo...ho sempre letto di $\text{Hom}(U,V)$ come dell'insieme degli omomorfismi tra $U$ e $V$.

"theras":
@gas.
$A^B$(o $"Hom(A,B)$ in certi testi)è,per definizione,
l'insieme di tutte e sole le possibili applicazioni tra $A$ e $B$.
Semplicemente applicazioni?

Grazie a tutti! Questo forum è utilissimo(e io che pensavo fosse deserto)
Ma quindi(come continua l'esercizio) se dovessi dare un esempio di insiemi infiniti A1, A2, A3 con A1
(Ricordando che la notazione A
Potrei porre A1=N(insieme dei naturali) e A2=R(insieme dei reali)
Perché se ho capito bene N
Ma poi come faccio a trovare un A3 tale che R
Ma quindi(come continua l'esercizio) se dovessi dare un esempio di insiemi infiniti A1, A2, A3 con A1
(Ricordando che la notazione A
Potrei porre A1=N(insieme dei naturali) e A2=R(insieme dei reali)
Perché se ho capito bene N
Ma poi come faccio a trovare un A3 tale che R
Puoi prendere $\mathcal{P}(RR)$, l'insieme delle parti di $RR$, o anche $RR^{NN}$.
Ottimo! Pensandoci avrei potuto fare anche N
"_GaS_":
Un insieme e' numerabile se puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con i numeri naturali.
Ad esempio: sia '' $EsubRR$ ''.
$E={1,3/2,20}$.
Puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con i numeri naturali: $A={1,2,3}$.
Sia: '' $(x)inE,ninA$ ''. Quindi si puo' imporre una funzione '' $f:ErightarrowA:f(x)=n$ ''.
Attenzione perché questo è falso. L'insieme $E$ è finito, quindi non può essere messo in biiezione con l'insieme $NN$ dei numeri naturali (d'altra parte, la $f$ che definisci non è ben definita). Può certamente essere messo in biiezione con $A$ (forse era questo che intendevi?)
"Plepp":
[quote="theras"]@gas.
$A^B$(o $"Hom(A,B)$ in certi testi)è,per definizione,
l'insieme di tutte e sole le possibili applicazioni tra $A$ e $B$.
Semplicemente applicazioni?

E' una notazione standard, dal punto di vista categoriale. In particolare, di solito, nella categoria \( \mathbf{ Set}\) gli oggetti sono gli insiemi e i morfismi sono le usuali applicazioni fra insiemi. Quindi, da questo punto di vista, è una notazione assolutamente lecita.
"tommy_2222":
Grazie a tutti! Questo forum è utilissimo(e io che pensavo fosse deserto)
Deserto? E' affollatissimo: puoi leggere il numero di utenti connessi in ogni momento in fondo alla pagina dell'indice.

Attenzione perché questo è falso. L'insieme $E$ è finito, quindi non può essere messo in biiezione con l'insieme $NN$ dei numeri naturali (d'altra parte, la f che definisci non è ben definita). Può certamente essere messo in biiezione con $A$ (forse era questo che intendevi?)
Si', intendevo corrispondenza biunivoca con '' $A$ ''. Effettivamente era corretto scrivere: un insieme e' numerabile se puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con un sottoinsieme dei numeri naturali.
Per la funzione penso che vada bene quanto segue ( per essere chiaro descrivo in termini pratici, ovvero in base al grafico ):
consideriamo '' $RR^2$ '' ( tanto '' $NN$ '' ne e' un sottoinsieme ): sulle ascisse metto i punti di '' $E$ '', sulle ordinate considero i punti di '' $A$ '' ( entrambi nel post precedente definiti ). In pratica, la funzione che si puo' scegliere deve avere la caratteristica di essere biunivoca almeno nell'intervallo che contiene i punti di '' $E$ '' ( monotona crescente in questo caso ). In breve basta una qualsiasi funzione che passi per i tre punti '' $(1,1),(3/2,1),(20,3)$ '', che possieda le caratteristiche precedentemente esposte.

Dovrebbe andare bene, o almeno penso.
Per evitare possibili equivoci,preferisco evidenziare all'OP che Plepp si riferiva a $mathcal(P)(RR^n)$,
come d'altronde è corretto fare poichè il prodotto cartesiano d'un numero finito d'insiemi con la potenza del
continuo(numerabile),quale ovviamente è $RR$($NN$),ha esso stesso la potenza del continuo(del numerabile);
pertanto $RR^n$ ha,$AA n in NN$,la potenza del continuo
(leggenda vuole che questa scoperta costò in primis l'inimicizia ostile di Kronecker a Cantor,
a mio modo di vedere vero capostipite della Teoria degli insiemi poi,infelicemente,ribattezzata "ingenua" da Russell,
e nel seguito l'equilibrio psicofisico
):
[ot]Ed altresi,lo dico per completezza $|NN_0 times NN|=|NN| rArr |QQ^+_0|=|NN|=|QQ^-_0|$
(per l'evidente biunivocità tra i razionali non negativi e non positivi e le coppie di naturali a seconda
componente non nulla)
$rArr |QQ|=|QQ^+_0 uu QQ^-_0|=|NN|$
(dato che l'unione di due numerabili è essa stessa numerabile)[/ot]
dunque $mathcal(P)(RR^n)$ ha potenza maggiore di quella del continuo..
Ma il vero punto della questione è da dove nasca quest'ultima deduzione
(e lo dico pure a Gas,che nel parlare d'ipotesi del continuo e sue parentele con l'indecidibilità affronta,lo ripeto,
un campo rischioso a quest'altezza dei suoi studi,e sopratutto corre un rischio inutile nel contesto di questo quesito
);
per comprenderlo occorre ricordare innanzitutto che,se $B$ è sottoinsieme di $A ne emptyset$,
denomineremo "funzione caratteristica" di $B$ in $A$ l'applicazione $f(a)={ ( 1" " "se "binB ),( 0" " "se "b !inB ):}:A to {0,1}$
(che,per chiarirci,coincide con la funzione identicamente uguale ad $1$ su $A$,
qualora $B$ fosse scelto giusto giusto coincidente $A$,e con la funzione identicamente nulla su $A$ se facessimo coincidere $B$ con quell'altro sottoinsieme banale di $A$ che è $emptyset$):
non è allora concettualmente difficilissimo osservare che,
indicata con $g_A(B)$ la funzione caratteristica d'un qualunque sottoinsieme $B$ del generico insieme $A ne emptyset$,
l'applicazione $phi(B)=g_A(B):mathcal(P)(A) to {0,1}^A$ è biunivoca..
Da ciò si dedurrà,per definizione,che $|mathcal(P)(A)|=|{0,1}^A|$;
essendo poi noto,se ben ricordo sempre grazie al grande George,che $|{0,1}^A|>|A|$,
se ne importa che $|mathcal(P)(A)|>|A|$(1):
ponendo poi nella (1) $A=RR$,e riesumando pure quanto hai correttamente dedotto sulla potenza di $mathcal(P)(NN)$,
se ne deduce che $|NN|<|mathcal(P)(NN)|=|RR|<|mathcal(P)(RR)|$
(e vedo meno pericoloso,per quanto corretto una volta verificatolo,
aggiungere che quest'ultimo insieme è equipotente a $mathcal(P)(RR^n)$,ma forse solo perchè mi ricorda esteticamente il modo in cui il Benedetto Prof. M. c'introdusse la teoria di ordinali transfiniti e cardinali infiniti
..)!
Saluti dal web.
come d'altronde è corretto fare poichè il prodotto cartesiano d'un numero finito d'insiemi con la potenza del
continuo(numerabile),quale ovviamente è $RR$($NN$),ha esso stesso la potenza del continuo(del numerabile);
pertanto $RR^n$ ha,$AA n in NN$,la potenza del continuo
(leggenda vuole che questa scoperta costò in primis l'inimicizia ostile di Kronecker a Cantor,
a mio modo di vedere vero capostipite della Teoria degli insiemi poi,infelicemente,ribattezzata "ingenua" da Russell,
e nel seguito l'equilibrio psicofisico

[ot]Ed altresi,lo dico per completezza $|NN_0 times NN|=|NN| rArr |QQ^+_0|=|NN|=|QQ^-_0|$
(per l'evidente biunivocità tra i razionali non negativi e non positivi e le coppie di naturali a seconda
componente non nulla)
$rArr |QQ|=|QQ^+_0 uu QQ^-_0|=|NN|$
(dato che l'unione di due numerabili è essa stessa numerabile)[/ot]
dunque $mathcal(P)(RR^n)$ ha potenza maggiore di quella del continuo..
Ma il vero punto della questione è da dove nasca quest'ultima deduzione
(e lo dico pure a Gas,che nel parlare d'ipotesi del continuo e sue parentele con l'indecidibilità affronta,lo ripeto,
un campo rischioso a quest'altezza dei suoi studi,e sopratutto corre un rischio inutile nel contesto di questo quesito

per comprenderlo occorre ricordare innanzitutto che,se $B$ è sottoinsieme di $A ne emptyset$,
denomineremo "funzione caratteristica" di $B$ in $A$ l'applicazione $f(a)={ ( 1" " "se "binB ),( 0" " "se "b !inB ):}:A to {0,1}$
(che,per chiarirci,coincide con la funzione identicamente uguale ad $1$ su $A$,
qualora $B$ fosse scelto giusto giusto coincidente $A$,e con la funzione identicamente nulla su $A$ se facessimo coincidere $B$ con quell'altro sottoinsieme banale di $A$ che è $emptyset$):
non è allora concettualmente difficilissimo osservare che,
indicata con $g_A(B)$ la funzione caratteristica d'un qualunque sottoinsieme $B$ del generico insieme $A ne emptyset$,
l'applicazione $phi(B)=g_A(B):mathcal(P)(A) to {0,1}^A$ è biunivoca..
Da ciò si dedurrà,per definizione,che $|mathcal(P)(A)|=|{0,1}^A|$;
essendo poi noto,se ben ricordo sempre grazie al grande George,che $|{0,1}^A|>|A|$,
se ne importa che $|mathcal(P)(A)|>|A|$(1):
ponendo poi nella (1) $A=RR$,e riesumando pure quanto hai correttamente dedotto sulla potenza di $mathcal(P)(NN)$,
se ne deduce che $|NN|<|mathcal(P)(NN)|=|RR|<|mathcal(P)(RR)|$
(e vedo meno pericoloso,per quanto corretto una volta verificatolo,
aggiungere che quest'ultimo insieme è equipotente a $mathcal(P)(RR^n)$,ma forse solo perchè mi ricorda esteticamente il modo in cui il Benedetto Prof. M. c'introdusse la teoria di ordinali transfiniti e cardinali infiniti

Saluti dal web.

Ciao Theras!
E' vero che al momento gli studi sull'ipotesi del continuo sono troppo avanzati per me ( d'altronde non rientrano nemmeno nel mio percorso, ma a tempo debito, piu' avanti vorro' approfondire da solo ), ma era semplice curiosita'.

Grazie della esauriente risposta che hai dato.
"_GaS_":
Attenzione perché questo è falso. L'insieme $E$ è finito, quindi non può essere messo in biiezione con l'insieme $NN$ dei numeri naturali (d'altra parte, la f che definisci non è ben definita). Può certamente essere messo in biiezione con $A$ (forse era questo che intendevi?)
Si', intendevo corrispondenza biunivoca con '' $A$ ''. Effettivamente era corretto scrivere: un insieme e' numerabile se puo' essere messo in corrispondenza biunivoca con un sottoinsieme dei numeri naturali.
No, qui sbagli ed era proprio quello che temevo. Un insieme è numerabile se può essere messo in corrispondenza biunivoca con l'insieme dei numeri naturali, $NN$. Capisci ciò che intendo?
L'insieme \( A:=\{\text{cane}, \text{gatto}, \text{cuore} \}\) è certamente in biiezione con $\{1,2,3\} \subset NN$ ma $A$ è finito e $A$ è non numerabile.
Invece, ad esempio, l'insieme $P$ dei numeri pari è in biiezione con $NN$, perché $f: P \to NN$ definita nel modo ovvio (mandi un pari nella sua metà) è chiaramente una bigezione. Ne consegue che l'insieme dei numeri pari è numerabile.
Un po' più chiaro ora?
Ok, allora, semplicemente, un insieme finito ha potenza finita.
Un problema di definizione, in quanto intendevo male '' numerabile ''. Per l'esattezza dovevo specificare che '' $E$ '' e' un sottoinsieme di un campo ordinato.
Il discorsino del mio post precedente sulle funzioni andava bene?
Ti ringrazio.
Un problema di definizione, in quanto intendevo male '' numerabile ''. Per l'esattezza dovevo specificare che '' $E$ '' e' un sottoinsieme di un campo ordinato.
Il discorsino del mio post precedente sulle funzioni andava bene?

Ti ringrazio.
A dire il vero non l'ho capito molto bene, in particolare non ho capito bene che cosa c'entra $RR^2$. Forse sei troppo legato al concetto di funzione come il "grafico di una funzione $f:RR to RR$". Ricorda che il concetto di funzione si può definire tranquillamente in astratto, come terna ordinata $A,B,\Gamma$ con $A,B$ insiemi (non vuoti) e $\Gamma$ sottoinsieme di $A \times B$ con opportune proprietà.
Ad ogni modo, quello che hai scritto è certamente il grafico di una biiezione tra i due insiemi (se questo è ciò che ti perplime
).
Ad ogni modo, quello che hai scritto è certamente il grafico di una biiezione tra i due insiemi (se questo è ciò che ti perplime

Intervengo solo per precisare una cosa, la vostra discussione è molto interessante e mi sta chiarendo parecchi punti:
- Un insieme A è numerabile se A è equinumeroso(ha la stessa cardinalità) all'insieme N dei numeri naturali, ovvero esiste una funzione biiettiva f: A->N
-Un insieme A è al più numerabile se A è finito oppure se A è numerabile
- Un insieme A è numerabile se A è equinumeroso(ha la stessa cardinalità) all'insieme N dei numeri naturali, ovvero esiste una funzione biiettiva f: A->N
-Un insieme A è al più numerabile se A è finito oppure se A è numerabile
Si', una nozione di funzione generica mi era chiara. Ho usato l' esempio concreto di '' $RR^2$ '' proprio per la sua praticita', per visualizzare meglio quello che volevo dire ( la funzione ).
Ti ringrazio.
Ti ringrazio.
@tommy: sì, certo quanto dici è corretto.
@_GaS_: prego, figurati.
@_GaS_: prego, figurati.

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