∇ in coordinate polari
Salve a tutti,
considerando la seguente figura

non mi sono chiare alcune cose in questo passaggio (la figura 2.22 è quella qui sopra)
,
dove
.
In particolare, se uno spostamento infinitesimo è
$dvecs = (dr; d\theta; d\phi)$,
come si ricava che
$dvecs = (dr; r\cdotd\theta; r\cdot sin\theta \cdot d\phi)$
osservando la prima figura ?
Grazie in anticipo.
considerando la seguente figura

non mi sono chiare alcune cose in questo passaggio (la figura 2.22 è quella qui sopra)

dove

In particolare, se uno spostamento infinitesimo è
$dvecs = (dr; d\theta; d\phi)$,
come si ricava che
$dvecs = (dr; r\cdotd\theta; r\cdot sin\theta \cdot d\phi)$
osservando la prima figura ?
Grazie in anticipo.
Risposte
Conviene riferirsi a questa immagine (i versori non compaiono ma si possono facilmente immaginare):

Queste non sono le componenti dello spostamento infinitesimo:
$dvecs = (dr; d\theta; d\phi)$
Le ultime due non avrebbero nemmeno le corrette dimensioni fisiche.
Se varia solo $r$ (il punto si sposta lungo il raggio):
$dvecs=drvecu_r$
Se varia solo $\theta$ (il punto si sposta lungo una circonferenza tipo "meridiano" di raggio $r$ il cui angolo al centro è $\theta$):
$dvecs=rd\thetavecu_(\theta)$
Se varia solo $\phi$ (il punto si sposta lungo una circonferenza tipo "parallelo" di raggio $rsin\theta$ il cui angolo al centro è $\phi$):
$dvecs=rsin\thetad\phivecu_(\phi)$
In definitiva:
$dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)$
P.S.
L'immagine che hai allegato è tutt'altro che amichevole.

Queste non sono le componenti dello spostamento infinitesimo:
$dvecs = (dr; d\theta; d\phi)$
Le ultime due non avrebbero nemmeno le corrette dimensioni fisiche.
Se varia solo $r$ (il punto si sposta lungo il raggio):
$dvecs=drvecu_r$
Se varia solo $\theta$ (il punto si sposta lungo una circonferenza tipo "meridiano" di raggio $r$ il cui angolo al centro è $\theta$):
$dvecs=rd\thetavecu_(\theta)$
Se varia solo $\phi$ (il punto si sposta lungo una circonferenza tipo "parallelo" di raggio $rsin\theta$ il cui angolo al centro è $\phi$):
$dvecs=rsin\thetad\phivecu_(\phi)$
In definitiva:
$dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)$
P.S.
L'immagine che hai allegato è tutt'altro che amichevole.
ciao, grazie per aver risposto.
Riguardo alla spiegazione degli spostamenti infinitesimi, sei stato chiarissimo. Solo che non capisco ancora una cosa. Se
$dvecs=(dr;dθ;dϕ)$
non è il vettore spostamento infinitesimo, allora, nel membro centrale dell'equazione precedente alla (2.41) della seconda foto, che cosa sono $dr$, $dθ$ e $dϕ$ ? E non capisco anche perché parziali di $V$ sono scritte in quel modo nel membro a sinistra di tale equazione, e come si fa a passare da tale equazione alla (2.41).
Grazie ancora.
Riguardo alla spiegazione degli spostamenti infinitesimi, sei stato chiarissimo. Solo che non capisco ancora una cosa. Se
$dvecs=(dr;dθ;dϕ)$
non è il vettore spostamento infinitesimo, allora, nel membro centrale dell'equazione precedente alla (2.41) della seconda foto, che cosa sono $dr$, $dθ$ e $dϕ$ ? E non capisco anche perché parziali di $V$ sono scritte in quel modo nel membro a sinistra di tale equazione, e come si fa a passare da tale equazione alla (2.41).
Grazie ancora.
In coordinate cartesiane ortogonali:
$vec(\nabla)V=(delV)/(delx)veci+(delV)/(dely)vecj+(delV)/(delz)veck$
$dvecs=dxveci+dyvecj+dzveck$
$dV=(delV)/(delx)dx+(delV)/(dely)dy+(delV)/(delz)dz=vec(\nabla)V*dvecs$
La variazione infinitesima $dV$ non dipende dalla terna di versori scelti. Quindi, se si esprime lo spostamento infinitesimo rispetto alla terna di versori sferici:
$dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)$
a patto di considerare le componenti del gradiente in coordinate cartesiane ortogonali rispetto alla medesima terna:
$vec(\nabla)V=(vec(\nabla)V)_rvecu_r+(vec(\nabla)V)_\thetavecu_\theta+(vec(\nabla)V)_\phivecu_\phi$
si può scrivere:
$dV=vec(\nabla)V*dvecs=$
$=[(vec(\nabla)V)_rvecu_r+(vec(\nabla)V)_\thetavecu_\theta+(vec(\nabla)V)_\phivecu_\phi]*[drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)]=$
$=(vec(\nabla)V)_rdr+(vec(\nabla)V)_\thetard\theta+(vec(\nabla)V)_\phirsin\thetad\phi$
Ma in coordinate sferiche:
$dV=(delV)/(delr)dr+(delV)/(del\theta)d\theta+(delV)/(del\phi)d\phi$
e quindi:
$(vec(\nabla)V)_rdr+(vec(\nabla)V)_\thetard\theta+(vec(\nabla)V)_\phirsin\thetad\phi=(delV)/(delr)dr+(delV)/(del\theta)d\theta+(delV)/(del\phi)d\phi$
Ora, se solo $drne0$:
$(vec(\nabla)V)_r=(delV)/(delr)$
se solo $d\thetane0$:
$(vec(\nabla)V)_\theta=1/r(delV)/(del\theta)$
se solo $d\phine0$:
$(vec(\nabla)V)_\phi=1/(rsin\theta)(delV)/(del\phi)$
Finalmente:
$vec(\nabla)V=(vec(\nabla)V)_rvecu_r+(vec(\nabla)V)_\thetavecu_\theta+(vec(\nabla)V)_\phivecu_\phi=(delV)/(delr)vecu_r+1/r(delV)/(del\theta)vecu_\theta+1/(rsin\theta)(delV)/(del\phi)vecu_\phi$
Sono solo le variazioni infinitesime delle coordinate sferiche mediante le quali, con le relative derivate parziali, è possibile esprimere la variazione infinitesima della funzione.
$vec(\nabla)V=(delV)/(delx)veci+(delV)/(dely)vecj+(delV)/(delz)veck$
$dvecs=dxveci+dyvecj+dzveck$
$dV=(delV)/(delx)dx+(delV)/(dely)dy+(delV)/(delz)dz=vec(\nabla)V*dvecs$
La variazione infinitesima $dV$ non dipende dalla terna di versori scelti. Quindi, se si esprime lo spostamento infinitesimo rispetto alla terna di versori sferici:
$dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)$
a patto di considerare le componenti del gradiente in coordinate cartesiane ortogonali rispetto alla medesima terna:
$vec(\nabla)V=(vec(\nabla)V)_rvecu_r+(vec(\nabla)V)_\thetavecu_\theta+(vec(\nabla)V)_\phivecu_\phi$
si può scrivere:
$dV=vec(\nabla)V*dvecs=$
$=[(vec(\nabla)V)_rvecu_r+(vec(\nabla)V)_\thetavecu_\theta+(vec(\nabla)V)_\phivecu_\phi]*[drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)]=$
$=(vec(\nabla)V)_rdr+(vec(\nabla)V)_\thetard\theta+(vec(\nabla)V)_\phirsin\thetad\phi$
Ma in coordinate sferiche:
$dV=(delV)/(delr)dr+(delV)/(del\theta)d\theta+(delV)/(del\phi)d\phi$
e quindi:
$(vec(\nabla)V)_rdr+(vec(\nabla)V)_\thetard\theta+(vec(\nabla)V)_\phirsin\thetad\phi=(delV)/(delr)dr+(delV)/(del\theta)d\theta+(delV)/(del\phi)d\phi$
Ora, se solo $drne0$:
$(vec(\nabla)V)_r=(delV)/(delr)$
se solo $d\thetane0$:
$(vec(\nabla)V)_\theta=1/r(delV)/(del\theta)$
se solo $d\phine0$:
$(vec(\nabla)V)_\phi=1/(rsin\theta)(delV)/(del\phi)$
Finalmente:
$vec(\nabla)V=(vec(\nabla)V)_rvecu_r+(vec(\nabla)V)_\thetavecu_\theta+(vec(\nabla)V)_\phivecu_\phi=(delV)/(delr)vecu_r+1/r(delV)/(del\theta)vecu_\theta+1/(rsin\theta)(delV)/(del\phi)vecu_\phi$
"brownbetty":
...che cosa sono $dr$, $dθ$ e $dϕ$...
Sono solo le variazioni infinitesime delle coordinate sferiche mediante le quali, con le relative derivate parziali, è possibile esprimere la variazione infinitesima della funzione.
Ciao, adesso è tutto molto più chiaro. Però vorrei chiarirmi ancora una cosa, una curiosità più che altro. Tu hai scritto che
Allora nel caso di $dV$ in coordinate sferiche, come fai a scrivere che
$dV=(delV)/(delr)dr+(delV)/(del\theta)d\theta+(delV)/(del\phi)d\phi$
con gli stessi passaggi qui sopra (usati per le coordinate cartesiane) ? Cioè, se volessi scrivere quest'ultima equazione come prodotto scalare tra due vettori, di cui uno è il gradiente di $V$, allora l'altro vettore a moltiplicare chi sarebbe ? Visto che
Sono solo le variazioni infinitesime delle coordinate sferiche mediante le quali, con le relative derivate parziali, è possibile esprimere la variazione infinitesima della funzione.[/quote]
e se ho capito quello che hai detto finora, allora questo vettore che cerco (se esiste), nel caso delle coordinate sferiche è diverso dal vettore spostamento infinitesimo
$dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)$,
mentre nel caso delle coordinate cartesiane, coincide con il vettore spostamento infinitesimo
$ dvecs=dxveci+dyvecj+dzveck $. Giusto ?
Grazie mille!!
"gordnbrn":
In coordinate cartesiane ortogonali:
$ vec(\nabla)V=(delV)/(delx)veci+(delV)/(dely)vecj+(delV)/(delz)veck $
$ dvecs=dxveci+dyvecj+dzveck $
$ dV=(delV)/(delx)dx+(delV)/(dely)dy+(delV)/(delz)dz=vec(\nabla)V*dvecs $
Allora nel caso di $dV$ in coordinate sferiche, come fai a scrivere che
$dV=(delV)/(delr)dr+(delV)/(del\theta)d\theta+(delV)/(del\phi)d\phi$
con gli stessi passaggi qui sopra (usati per le coordinate cartesiane) ? Cioè, se volessi scrivere quest'ultima equazione come prodotto scalare tra due vettori, di cui uno è il gradiente di $V$, allora l'altro vettore a moltiplicare chi sarebbe ? Visto che
"gordnbrn":
[quote="brownbetty"]
...che cosa sono $dr$, $dθ$ e $dϕ$...
Sono solo le variazioni infinitesime delle coordinate sferiche mediante le quali, con le relative derivate parziali, è possibile esprimere la variazione infinitesima della funzione.[/quote]
e se ho capito quello che hai detto finora, allora questo vettore che cerco (se esiste), nel caso delle coordinate sferiche è diverso dal vettore spostamento infinitesimo
$dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi)$,
mentre nel caso delle coordinate cartesiane, coincide con il vettore spostamento infinitesimo
$ dvecs=dxveci+dyvecj+dzveck $. Giusto ?
Grazie mille!!
up
"brownbetty":
Cioè, se volessi scrivere quest'ultima equazione come prodotto scalare tra due vettori, di cui uno è il gradiente di $ V $, allora l'altro vettore a moltiplicare chi sarebbe ?
L'altro vettore sarebbe proprio il vettore spostamento infinitesimo
$ dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi) $
"brownbetty":
e se ho capito quello che hai detto finora, allora questo vettore che cerco (se esiste), nel caso delle coordinate sferiche è diverso dal vettore spostamento infinitesimo
$ dvecs=drvecu_r+rd\thetavecu_(\theta)+rsin\thetad\phivecu_(\phi) $,
mentre nel caso delle coordinate cartesiane, coincide con il vettore spostamento infinitesimo
$ dvecs=dxveci+dyvecj+dzveck $. Giusto ?
Tieni presente che un sistema di riferimento cartesiano è un po' diverso da un sistema di riferimento sferico.
In particolare, in un sistema sferico le coordinate non coincidono con le componenti.
Di fatto, anche la terna di versori $ \vec u_x, \vec u_y, \vec u_z $ ( o $ \vec i, \vec j, \vec k $ ) funziona in maniera differente dalla terna $ \vec u_r, \vec u_{gamma}, \vec u_{phi} $, perché la prima costituisce una base globale, mentre la seconda una base locale, cioè la direzione e il verso dei tre versori varia da punto a punto (ma qui mi fermo, prima di addentrarmi in un territorio che non conosco bene

Queste distinzioni vanno fatte, più in generale, per qualsiasi sistema di riferimento curvilineo (polare, cilindrico, sferico etc.)
Dai un occhiata anche qui: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Coordinate_curvilinee
Ciao v3ctor. Insomma, ci vorrebbe un bel approfondimento sui sistemi di riferimento: ti ringrazio per avermi indicato una strada da percorrere in tal senso.
Ringrazio di nuovo gordnbrn, per la pazienza avuta nello spiegarmi il funzionamento delle formule, che è la cosa più importante per me in questo momento.
Ringrazio di nuovo gordnbrn, per la pazienza avuta nello spiegarmi il funzionamento delle formule, che è la cosa più importante per me in questo momento.