Il controesempio di Tychonoff del calore
Considerate il problema di Cauchy per l'equazione del calore omogenea
\[
\begin{cases}
u_t - \Delta u = 0 \qquad (t,x) \in (0,+\infty) \times \mathbb{R}^{n} \\
u(0,x)=u_0(x), \qquad x \in \mathbb R^{n}
\end{cases}
\]
con $u_0: \mathbb{R}^{n} \to \RR$ data. A lezione, ho studiato il noto teorema che afferma che sotto alcune condizioni sul dato iniziale ($u_0$ limitata e localmente Riemann integrabile) allora esiste una soluzione che si può trovare sfruttando il nucleo del calore $\phi$
\[
u(t,x) = \int_{\mathbb{R}^{n}} \phi(t,y-x)u_0(y)dy, \quad \forall t>0, \, \forall x \in \mathbb{R}^{n}
\]
(è un prodotto di convoluzione, no?).
Il mio professore ha osservato che questo è un teorema di esistenza e nulla dice sull'unicità. Anzi, esiste un celebre (?) controesempio di Tychonoff che mostra l'assenza di unicità nel caso $u_0 \equiv 0$.
In tal caso, infatti, c'è senz'altro la soluzione nulla; tuttavia anche la funzione
\[
\mathfrak{T}(t,x) = \sum_{k=0}^{\infty} \frac{h^{(k)}(t)}{(2k)!}x^{2k}
\]
dove
\[
h(t) =
\begin{cases}
\exp{[-t^{-2}]}, \qquad t \in (0,+\infty) \\
0, \qquad t \in (-\infty, 0]
\end{cases}
\]
è soluzione.
Questions.
1) Vi risulta questa cosa? Ne avete già sentito parlare? Io ho faticato un po' per trovarlo, ma alla fine l'ho trovato sul libro di Salsa, Equazioni a derivate parziali.
2) Avete idea di come abbia fatto Tychonoff a trovarla? Insomma, non penso che si sia svagliato una mattina e abbia inventato quella schifezza
... c'è qualcosa sotto?
3) Avete idea di come si può verificare che quella funzione lì è soluzione? Salsa dice che è difficile e rimanda a una fonte che non ho e, purtroppo, non ho modo di reperire...
Grazie in anticipo.
\[
\begin{cases}
u_t - \Delta u = 0 \qquad (t,x) \in (0,+\infty) \times \mathbb{R}^{n} \\
u(0,x)=u_0(x), \qquad x \in \mathbb R^{n}
\end{cases}
\]
con $u_0: \mathbb{R}^{n} \to \RR$ data. A lezione, ho studiato il noto teorema che afferma che sotto alcune condizioni sul dato iniziale ($u_0$ limitata e localmente Riemann integrabile) allora esiste una soluzione che si può trovare sfruttando il nucleo del calore $\phi$
\[
u(t,x) = \int_{\mathbb{R}^{n}} \phi(t,y-x)u_0(y)dy, \quad \forall t>0, \, \forall x \in \mathbb{R}^{n}
\]
(è un prodotto di convoluzione, no?).
Il mio professore ha osservato che questo è un teorema di esistenza e nulla dice sull'unicità. Anzi, esiste un celebre (?) controesempio di Tychonoff che mostra l'assenza di unicità nel caso $u_0 \equiv 0$.
In tal caso, infatti, c'è senz'altro la soluzione nulla; tuttavia anche la funzione
\[
\mathfrak{T}(t,x) = \sum_{k=0}^{\infty} \frac{h^{(k)}(t)}{(2k)!}x^{2k}
\]
dove
\[
h(t) =
\begin{cases}
\exp{[-t^{-2}]}, \qquad t \in (0,+\infty) \\
0, \qquad t \in (-\infty, 0]
\end{cases}
\]
è soluzione.

Questions.
1) Vi risulta questa cosa? Ne avete già sentito parlare? Io ho faticato un po' per trovarlo, ma alla fine l'ho trovato sul libro di Salsa, Equazioni a derivate parziali.
2) Avete idea di come abbia fatto Tychonoff a trovarla? Insomma, non penso che si sia svagliato una mattina e abbia inventato quella schifezza

3) Avete idea di come si può verificare che quella funzione lì è soluzione? Salsa dice che è difficile e rimanda a una fonte che non ho e, purtroppo, non ho modo di reperire...
Grazie in anticipo.

Risposte
Su Evans questa cosa è spiegata bene (o meglio, accennata bene!). Vedi pag.59 della seconda edizione. (Comunque, si, quello è un prodotto di convoluzione fatto rispetto alle sole variabili spaziali).
Eh sì, grazie per la risposta, dissonance.
Però avevo già visto anche Evans: il problema è che - come dici tu - accenna bene! Rimanda anche lui (come Salsa) a John, Partial differential equations risorsa a cui purtroppo io non ho modo di accedere.
E' chiaro che, alla fine, la cosa veramente importante è il teorema di unicità (teorema 7 di Evans); tuttavia, mi resta questa curiosità di capire da dove salta fuori quella funzione lì... insomma, non è proprio standard, no? Da dove salta fuori? Come ci è arrivato Tychonoff?
Magari sono tutte domande sciocche, però, non so, ho come il sospetto che ci sia qualcosa sotto...
Però avevo già visto anche Evans: il problema è che - come dici tu - accenna bene! Rimanda anche lui (come Salsa) a John, Partial differential equations risorsa a cui purtroppo io non ho modo di accedere.
E' chiaro che, alla fine, la cosa veramente importante è il teorema di unicità (teorema 7 di Evans); tuttavia, mi resta questa curiosità di capire da dove salta fuori quella funzione lì... insomma, non è proprio standard, no? Da dove salta fuori? Come ci è arrivato Tychonoff?
Magari sono tutte domande sciocche, però, non so, ho come il sospetto che ci sia qualcosa sotto...

Leggendo sul Salsa anche a me era venuto da pensare : ma come ha fatto Tychonoff ad arrivare a quella formula " pazzesca" e poi ci credo che sia vero ma di certo non l'ho verificata

Ok, due considerazioni: Tychonoff era un maledetto genio e... io sono un gran rompiscatole.
Alla fine ne abbiamo discusso a lezione e abbiamo sviluppato nel dettaglio i conti. E' cosa un po' lunga, ma molto istruttiva e elegante. C'è di mezzo persino la formula integrale di Cauchy 
Lemma 1. Sia $k \in \NN$. Allora
\[
\frac{k!}{(2k)!} \le \frac{1}{k!}
\]
Definiamo ora la funzione di variabile complessa $g: \Omega \to \CC$ definita da [tex]z \mapsto \exp{\left(-\frac{1}{z^{2}}\right)}[/tex], dove $\Omega := \CC\setminus\{0\}$.
Lemma 2. Esiste [tex]\theta \in (0,1)[/tex] tale che per ogni $t \in (0,+\infty)$ risulta
\[
\Re{g(z)} > \frac{1}{2t^{2}}, \quad \forall z \in \partial D_{\theta t} (t)
\]
(dove ovviamente [tex]D_{\theta t} (t):=\{z \in \mathbb C : \vert z - t \vert < \theta t \}[/tex]).
Lemma "chiave". Esiste $\theta \in (0,1)$ tale che per ogni $t>0$ e per ogni $k \in \NN$ si ha
\[
\frac{\vert g^{(k}(t) \vert}{k!} \le e^{-\frac{1}{2t^2}}\frac{1}{(\theta t)^k}
\]
Va bene, ci siamo, finalmente.
Teorema (il controesempio di Tychonoff in dimensione $n=1$). Sia
\[
u(t,x) := \sum_{k=0}^{\infty} \frac{g^{(k)}(t)}{(2k)!}x^{2k}
\]
Allora:
[list=1]
[*:9361i7xc] $u(t,x)$ è ben definita per ogni $t>0$ e per ogni $x \in \RR$. [/*:m:9361i7xc]
[*:9361i7xc] $u(t,x)$ risolve l'equazione del calore, i.e. è regolare quanto serve e $u_t=u_{x x}$ su tutto $(0,+\infty) \times RR$.[/*:m:9361i7xc]
[*:9361i7xc] $\lim_{t \to 0} u(t,x) = 0$ per ogni $x \in RR$[/*:m:9361i7xc][/list:o:9361i7xc]
Un'osservazione conclusiva, che è stata fatta anche a lezione: questo controesempio, per quanto astruso possa sembrare, in realtà pone un grosso interrogativo circa la validità del modello diffusivo dato dall'equazione del calore (la bontà di questo modello è comunque dubbia anche per altri motivi, ad esempio si confronti con la questione della velocità di diffusione infinita).
P.S. Se qualcuno è arrivato fin qui, mi complimento per la pazienza


Lemma 1. Sia $k \in \NN$. Allora
\[
\frac{k!}{(2k)!} \le \frac{1}{k!}
\]
Definiamo ora la funzione di variabile complessa $g: \Omega \to \CC$ definita da [tex]z \mapsto \exp{\left(-\frac{1}{z^{2}}\right)}[/tex], dove $\Omega := \CC\setminus\{0\}$.
Lemma 2. Esiste [tex]\theta \in (0,1)[/tex] tale che per ogni $t \in (0,+\infty)$ risulta
\[
\Re{g(z)} > \frac{1}{2t^{2}}, \quad \forall z \in \partial D_{\theta t} (t)
\]
(dove ovviamente [tex]D_{\theta t} (t):=\{z \in \mathbb C : \vert z - t \vert < \theta t \}[/tex]).
Lemma "chiave". Esiste $\theta \in (0,1)$ tale che per ogni $t>0$ e per ogni $k \in \NN$ si ha
\[
\frac{\vert g^{(k}(t) \vert}{k!} \le e^{-\frac{1}{2t^2}}\frac{1}{(\theta t)^k}
\]
Va bene, ci siamo, finalmente.
Teorema (il controesempio di Tychonoff in dimensione $n=1$). Sia
\[
u(t,x) := \sum_{k=0}^{\infty} \frac{g^{(k)}(t)}{(2k)!}x^{2k}
\]
Allora:
[list=1]
[*:9361i7xc] $u(t,x)$ è ben definita per ogni $t>0$ e per ogni $x \in \RR$. [/*:m:9361i7xc]
[*:9361i7xc] $u(t,x)$ risolve l'equazione del calore, i.e. è regolare quanto serve e $u_t=u_{x x}$ su tutto $(0,+\infty) \times RR$.[/*:m:9361i7xc]
[*:9361i7xc] $\lim_{t \to 0} u(t,x) = 0$ per ogni $x \in RR$[/*:m:9361i7xc][/list:o:9361i7xc]
Un'osservazione conclusiva, che è stata fatta anche a lezione: questo controesempio, per quanto astruso possa sembrare, in realtà pone un grosso interrogativo circa la validità del modello diffusivo dato dall'equazione del calore (la bontà di questo modello è comunque dubbia anche per altri motivi, ad esempio si confronti con la questione della velocità di diffusione infinita).
P.S. Se qualcuno è arrivato fin qui, mi complimento per la pazienza


Bello!!! Bravo!!! Finalmente ho capito la logica dietro quel controesempio!!! Hai proprio ragione a dire che la cosa più importante è proprio il fatto che \(g(t)\) abbia tutte le derivate nulle per \(t=0\). Infatti, se lasciamo stare per un attimo le questioni di convergenza della serie, qualsiasi funzione \(g\) rende
\[\sum_{k=0}^\infty g^{(k)}(t) \frac{x^{2k}}{(2k)!}\]
soluzione dell'equazione del calore, se uno si fa il conticino derivando termine a termine se ne convince. Il guaio è la condizione iniziale, che richiede l'annullarsi di tutti gli addendi. Ma ecco che Tychonoff si sarà ricordato di quando ha studiato quella malefica funzione che si annulla con tutte le derivate senza essere nulla ed è stata proprio una bella pensata, visto che ne parliamo ancora oggi.
Grande Paolo!
Grazie dissonance! 
Comunque, c'è tutto su John; giusto per dare qualche riferimento più preciso, a pag.73 il problema n.3 chiede di dimostrare praticamente quelli che io ho chiamato "Lemmi 1-3" e anzi, dà anche qualche dettaglio in più (introduce alle classi di Gevrey).
Il resto della faccenda si trova alle pagina 211-212, nel capitolo sull'equazione del calore.
Grazie ancora per il tuo aiuto e per i tuoi "riferimenti" bibliografici

Comunque, c'è tutto su John; giusto per dare qualche riferimento più preciso, a pag.73 il problema n.3 chiede di dimostrare praticamente quelli che io ho chiamato "Lemmi 1-3" e anzi, dà anche qualche dettaglio in più (introduce alle classi di Gevrey).
Il resto della faccenda si trova alle pagina 211-212, nel capitolo sull'equazione del calore.
Grazie ancora per il tuo aiuto e per i tuoi "riferimenti" bibliografici
