[EX] Studio qualitativo EDO
L'ho inventato di sana pianta, come appendice/variazione sul tema di un'esercitazione di Analisi I (su tutt'altro argomento)... Dovrebbe essere fattibile con un po' di sforzo, ma ancora non ho una soluzione completa scritta per bene.
Chiunque volesse cimentarsi è il benvenuto.
***
Esercizio (natalizio
):
1. Studiare le soluzioni del PdC:
\[
\tag{1}
\begin{cases}
y^\prime (t) = \frac{1}{t + \exp y(t)}\\
y(0)=y_0
\end{cases}
\]
al variare di \(y_0\in \mathbb{R}\).
2. Mostrare che la soluzione massimale di (1) corrispondente al generico dato iniziale \(y_0\) si esprime mediante la formula:
\[
\tag{2}
y(t;0,y_0) = y_0 + W\left( e^{-y_0}\ t\right)\; ,
\]
in cui \(W(t)\) è la soluzione massimale del problema (1) corrispondente al dato iniziale nullo, i.e. \(W(t):= y(t;0,0)\).
3. Mostrare che la \(W(t)\) soddisfa l'equazione funzionale:
\[
\tag{3}
W(t)\ \exp W(t) = t
\]
per ogni \(t\) nel suo intervallo di definizione.
Chiunque volesse cimentarsi è il benvenuto.

***
Esercizio (natalizio

1. Studiare le soluzioni del PdC:
\[
\tag{1}
\begin{cases}
y^\prime (t) = \frac{1}{t + \exp y(t)}\\
y(0)=y_0
\end{cases}
\]
al variare di \(y_0\in \mathbb{R}\).
2. Mostrare che la soluzione massimale di (1) corrispondente al generico dato iniziale \(y_0\) si esprime mediante la formula:
\[
\tag{2}
y(t;0,y_0) = y_0 + W\left( e^{-y_0}\ t\right)\; ,
\]
in cui \(W(t)\) è la soluzione massimale del problema (1) corrispondente al dato iniziale nullo, i.e. \(W(t):= y(t;0,0)\).
3. Mostrare che la \(W(t)\) soddisfa l'equazione funzionale:
\[
\tag{3}
W(t)\ \exp W(t) = t
\]
per ogni \(t\) nel suo intervallo di definizione.
Risposte
"gugo82":
1. Studiare le soluzioni del PdC:
\[
\tag{1}
\begin{cases}
y^\prime (t) = \frac{1}{t + \exp y(t)}\\
y(0)=y_0
\end{cases}
\]
al variare di \(y_0\in \mathbb{R}\).
"gugo82":
2. Mostrare che la soluzione massimale di (1) corrispondente al generico dato iniziale \(y_0\) si esprime mediante la formula:
\[
\tag{2}
y(t;0,y_0) = y_0 + W\left( e^{-y_0}\ t\right)\; ,
\]
in cui \(W(t)\) è la soluzione massimale del problema (1) corrispondente al dato iniziale nullo, i.e. \(W(t):= y(t;0,0)\).
"gugo82":
3. Mostrare che la \(W(t)\) soddisfa l'equazione funzionale:
\[
\tag{3}
W(t)\ \exp W(t) = t
\]
per ogni \(t\) nel suo intervallo di definizione.
@ Paolo90: Perché ti restringi a considerare \(t>0\)?
Ti perdi il bello della faccenda se non vedi cosa succede per \(t<0\).
Il punto 2 è giusto.
Per il punto 3, prova a considerare cosa succede alla funzione inversa \(V=W^{-1}\).
Auguri pure a te!
Ti perdi il bello della faccenda se non vedi cosa succede per \(t<0\).

Il punto 2 è giusto.
Per il punto 3, prova a considerare cosa succede alla funzione inversa \(V=W^{-1}\).
Auguri pure a te!
Rilancio (per Santo Stefano):
4. Mostrare che:
\[
\begin{split}
\lim_{t\to +\infty} W(t) &= +\infty\\
\lim_{t\to +\infty} \frac{W(t)}{\ln t} &=1\; .
\end{split}
\]
5. Dopo aver studiato qualitativamente la soluzione massimale \(y(\cdot; 0,\varepsilon)\) del PdC:
\[
\tag{P}
\begin{cases}
y^\prime (t) = y^2(t)\ \left( 1 - y(t)\right) &\text{, per } t>0\\
y(0) = \varepsilon\; ,
\end{cases}
\]
in cui \(\varepsilon >0\) è un parametro "piccolo" (diciamo \(\varepsilon \in ]0,1[\)), usare \(W\) per scriverne esplicitamente la legge di assegnazione.
Cosa succede a \(y(\cdot ;0,\varepsilon) \) quando \(\varepsilon\) tende a \(0\)? In particolare, \(y(\cdot ;0,\varepsilon)\) tende (in qualche senso da specificare) alla soluzione stazionaria \(y_*(t) y(t;0,0):=0\)?
(Per chi fosse interessato al significato di (P), esso è un problema che appare come modello semplice di una reazione di combustione, in cui la funzione \(y(t)\) rappresenta la concentrazione di un reagente chimico ed il parametro \(\varepsilon >0\) una piccola perturbazione della concentrazione all'avvio della reazione).
4. Mostrare che:
\[
\begin{split}
\lim_{t\to +\infty} W(t) &= +\infty\\
\lim_{t\to +\infty} \frac{W(t)}{\ln t} &=1\; .
\end{split}
\]
5. Dopo aver studiato qualitativamente la soluzione massimale \(y(\cdot; 0,\varepsilon)\) del PdC:
\[
\tag{P}
\begin{cases}
y^\prime (t) = y^2(t)\ \left( 1 - y(t)\right) &\text{, per } t>0\\
y(0) = \varepsilon\; ,
\end{cases}
\]
in cui \(\varepsilon >0\) è un parametro "piccolo" (diciamo \(\varepsilon \in ]0,1[\)), usare \(W\) per scriverne esplicitamente la legge di assegnazione.
Cosa succede a \(y(\cdot ;0,\varepsilon) \) quando \(\varepsilon\) tende a \(0\)? In particolare, \(y(\cdot ;0,\varepsilon)\) tende (in qualche senso da specificare) alla soluzione stazionaria \(y_*(t) y(t;0,0):=0\)?
(Per chi fosse interessato al significato di (P), esso è un problema che appare come modello semplice di una reazione di combustione, in cui la funzione \(y(t)\) rappresenta la concentrazione di un reagente chimico ed il parametro \(\varepsilon >0\) una piccola perturbazione della concentrazione all'avvio della reazione).
Anzitutto, grazie della tua risposta.
Più tardi, mi dedico al rilancio. Grazie ancora.
"gugo82":
@ Paolo90: Perché ti restringi a considerare \(t>0\)?
Ti perdi il bello della faccenda se non vedi cosa succede per \(t<0\).
"gugo82":
Per il punto 3, prova a considerare cosa succede alla funzione inversa \( V=W^{-1} \).
Più tardi, mi dedico al rilancio. Grazie ancora.

@ Paolo90: Per 3, ok.
Il truccaccio è un po' old school, ma fa sempre la sua porca figura.
Per il punto 1, l'importante non è come sia fatto il dominio del secondo membro, perché i teoremi di esistenza ed unicità sono locali; quindi finché rimani dentro al dominio, tutto fila liscio come dovrebbe.
Il truccaccio è un po' old school, ma fa sempre la sua porca figura.

Per il punto 1, l'importante non è come sia fatto il dominio del secondo membro, perché i teoremi di esistenza ed unicità sono locali; quindi finché rimani dentro al dominio, tutto fila liscio come dovrebbe.
"gugo82":
4. Mostrare che:
\[ \begin{split} \lim_{t\to +\infty} W(t) &= +\infty\\ \lim_{t\to +\infty} \frac{W(t)}{\ln t} &=1\; . \end{split} \]
"gugo82":
5. Dopo aver studiato qualitativamente la soluzione massimale \( y(\cdot; 0,\varepsilon) \) del PdC:
\[ \tag{P} \begin{cases} y^\prime (t) = y^2(t)\ \left( 1 - y(t)\right) &\text{, per } t>0\\ y(0) = \varepsilon\; , \end{cases} \]
in cui \( \varepsilon >0 \) è un parametro "piccolo" (diciamo \( \varepsilon \in ]0,1[ \)), usare \( W \) per scriverne esplicitamente la legge di assegnazione.
Cosa succede a \( y(\cdot ;0,\varepsilon) \) quando \( \varepsilon \) tende a \( 0 \)? In particolare, \( y(\cdot ;0,\varepsilon) \) tende (in qualche senso da specificare) alla soluzione stazionaria \( y_*(t) y(t;0,0):=0 \)?
(Per chi fosse interessato al significato di (P), esso è un problema che appare come modello semplice di una reazione di combustione, in cui la funzione \( y(t) \) rappresenta la concentrazione di un reagente chimico ed il parametro \( \varepsilon >0 \) una piccola perturbazione della concentrazione all'avvio della reazione).
i. Studio qualitativo delle soluzioni massimali della EDO.
ii. Calcolo della soluzione del PdC:
\[
\tag{P}
\left\{ \begin{split} y^\prime (t) &= y^2(t)\ \left( 1 - y(t)\right) \\ y(0) &= \varepsilon\; , \end{split} \right.
\]
con \(\varepsilon \in ]0,1[\).
iii. Considerazioni finali.