Estremo inferiore

fabiola5
Allora, ho un nuovo miniproblema:
ho un insieme A, int(A)=parte interna di A e Cl(int A) chiusira della parte interna di A; ho una funzione $f:A->[0,infty]$ continua quindi so che per ogni $x_i in$ int(A) tale che $x_i->x$ per $x in$ cl(intA) si ha che $lim f(x_i)=f(x)$.
Ora vi risulta che per $y in$ int A inf $f(y)<=f(x)$ per ogni $x in$ cl(int A)?
Sapreste spiegarmi il motivo?

Risposte
Chevtchenko
"fabiola":
Allora, ho un nuovo miniproblema:
ho un insieme A, int(A)=parte interna di A e Cl(int A) chiusira della parte interna di A; ho una funzione $f:A->[0,infty]$ continua quindi so che per ogni $x_i in$ int(A) tale che $x_i->x$ per $x in$ cl(intA) si ha che $lim f(x_i)=f(x)$.
Ora vi risulta che per $y in$ int A inf $f(y)<=f(x)$ per ogni $x in$ cl(int A)?
Sapreste spiegarmi il motivo?


Basta tener presente che un'applicazione continua, in parole povere, non stacca i punti aderenti; cioe' se $E$ ed $F$ sono spazi topologici, $f : E \rightarrow F$ e' continua e $X \subseteq E$, allora $f(cl(X)) \subseteq cl(f(X))$.

E allora, tornando al Vostro esempio, se $B$ e' l'interno di $A$ e se $x \in cl(B)$, allora $f(x)$ apparterra' alla chiusura di $f(B)$. Ed e' facile vedere che l'inf di $f(B)$ coincide con l'inf di $cl(f(B))$...

fabiola5
ciao sandokan,
ti ringrazio per la tua risposta (posso darti del tu? visto che tu mi dai del voi, non so se mi sto sbilanciando troppo :wink:...)
ok, la tua soluzione è chiara e una volta assodato questo, il gioco è fatto, ma quel è facile vedere che?perchè non mi sembra benale?
grazie ancora

Chevtchenko
"fabiola":
ciao sandokan,
ti ringrazio per la tua risposta (posso darti del tu? visto che tu mi dai del voi, non so se mi sto sbilanciando troppo :wink:...)


Sara' un onore per me!

"fabiola":
ok, la tua soluzione è chiara e una volta assodato questo, il gioco è fatto, ma quel è facile vedere che?perchè non mi sembra benale?
grazie ancora


Una dimostrazione alla buona (quick'n'dirty, come dicono gli Americani) puo' essere questa:

Sia S un sottoinsieme non vuoto di [0, +oo], vogliamo far vedere che inf S = inf cl(S). Ovviamente basta provare che inf S <= inf cl(S). Inoltre, possiamo supporre che S non sia {+oo} (altrimenti S = cl(S)), cio' che implica inf cl(S) < +oo.

Scelto eps > 0, esiste certo un x in cl(S) tale che x < inf cl(S) + eps/2; ma allora esiste anche y in S tale che |x - y| < eps/2. Ne segue y < inf cl(S) + eps e quindi inf S < inf cl(S) + eps. Per l'arbitrarieta' di eps, inf S <= inf cl(S).

fabiola5
ok,
grazie mille tutto molto chiaro

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