Estremi e bordi
ciao! ho questo dubbio
sia $f:AsubseteqRR^2->RR$ una funzione con $A$ chiuso.
Supponiamo che $f$ abbia un massimo relativo(assoluto) in corrispondenza di un punto $x_M$ del bordo $partialA$
è chiaro che se esiste un intervallo $JsubseteqRR$ tale che $varphi:J->partialA$ sia una curva semplice che parametrizza il bordo allora il punto $s in J$ tale che $varphi(s)=x_M$ è un punto di massimo per la funzione $fcircvarphi:J->partialA->RR$
infatti se il punto è di massimo assoluto si ha banalmente $f(x)leqf(x_M),forallx in A$ pertanto anche se $x=varphi(t)$
se è di massimo relativo sul bordo allora
ora per la continuità di $varphi$ basta prendere $epsilon=r$ per cui esisterà un certo $delta>0$ tale che per ogni $t in J$ tale che
In realtà si può vedere già qualcosa con gli strumenti di Analisi II: prendi un dominio regolare limitato \( \Omega \subseteq \mathbb{R}^n \) e una funzione \(f \in C^2 ( \overline{\Omega}) \) tale che \( \Delta f (x ) = 0\) per ogni \( x \in \Omega \) e che \( f (x) =0\) per ogni \(x \in \partial \Omega \). Col teorema della divergenza dimostri che \( f \equiv 0 \) in \( \Omega \).
sia $f:AsubseteqRR^2->RR$ una funzione con $A$ chiuso.
Supponiamo che $f$ abbia un massimo relativo(assoluto) in corrispondenza di un punto $x_M$ del bordo $partialA$
è chiaro che se esiste un intervallo $JsubseteqRR$ tale che $varphi:J->partialA$ sia una curva semplice che parametrizza il bordo allora il punto $s in J$ tale che $varphi(s)=x_M$ è un punto di massimo per la funzione $fcircvarphi:J->partialA->RR$
infatti se il punto è di massimo assoluto si ha banalmente $f(x)leqf(x_M),forallx in A$ pertanto anche se $x=varphi(t)$
se è di massimo relativo sul bordo allora
$exists r>0: f(x)leqf(x_M),forallx in B(x_M,r)capA$ con $x_M in A$
ora per la continuità di $varphi$ basta prendere $epsilon=r$ per cui esisterà un certo $delta>0$ tale che per ogni $t in J$ tale che
$|t-s|
da cui
pertanto $f(varphi(t))leqf(x_M),forall t in B(s, delta)capJ$
quindi se tutti i massimi di $f$ sul bordo sono i massimi della funzione lungo una curva che parametrizza il bordo(ammesso che esista)
quando posso affermare il viceversa? ovvero che tutti i punti quantomeno di massimo relativo sul bordo che si ottengono da una funzione del tipo $fcircvarphi$ siano massimi relativi per $f$?
da cui
$f(varphi(t)) in B(x_M,r)cappartialAsubseteqB(x_M,r)capA$
pertanto $f(varphi(t))leqf(x_M),forall t in B(s, delta)capJ$
quindi se tutti i massimi di $f$ sul bordo sono i massimi della funzione lungo una curva che parametrizza il bordo(ammesso che esista)
quando posso affermare il viceversa? ovvero che tutti i punti quantomeno di massimo relativo sul bordo che si ottengono da una funzione del tipo $fcircvarphi$ siano massimi relativi per $f$?
Risposte
Ciao anto, non sono tanto sicuro di capire cosa chiedi e non so manco se ti so rispondere ma mi spiaceva non considerare la domanda.
e fin qua ho capito. Poi credo tu voglia dimostrare l'affermazione
Ma secondo me manca qualche virgola o c'è qualche "se" di troppo e faccio veramente fatica a capire anche se credo di aver intuito la struttura generale.
La domanda che ti fai è la seguente?
Sia \( f: A \subset \mathbb{R}^n \to \mathbb{R} \) con $A$ chiuso. Supponiamo che esista un intervallo $J \subset \mathbb{R}$ e una curva semplice \( \varphi : J \to \mathbb{R}^n \) t.c. \( \varphi(J)= \partial A \).
Sotto quali condizioni è vero che, se $x \in J$ è massimo relativo per la funzione $f \circ \varphi$ in $J$, allora $\mathbf{x}:=\varphi(x)$ è massimo relativo per $f$ su $\partial A$?
Direi sempre
"anto_zoolander":
[...] infatti se il punto è di massimo assoluto si ha banalmente $ f(x)leqf(x_M),forallx in A $ [...]
e fin qua ho capito. Poi credo tu voglia dimostrare l'affermazione
"anto_zoolander":
Sia $ f:AsubseteqRR^2->RR $ una funzione con $ A $ chiuso.
Supponiamo che $ f $ abbia un massimo relativo(assoluto) in corrispondenza di un punto $ x_M $ del bordo $ partialA $
è chiaro che se esiste un intervallo $ JsubseteqRR $ tale che $ varphi:J->partialA $ sia una curva semplice che parametrizza il bordo allora il punto $ s in J $ tale che $ varphi(s)=x_M $ è un punto di massimo per la funzione $ fcircvarphi:J->partialA->RR $
Ma secondo me manca qualche virgola o c'è qualche "se" di troppo e faccio veramente fatica a capire anche se credo di aver intuito la struttura generale.
La domanda che ti fai è la seguente?
Sia \( f: A \subset \mathbb{R}^n \to \mathbb{R} \) con $A$ chiuso. Supponiamo che esista un intervallo $J \subset \mathbb{R}$ e una curva semplice \( \varphi : J \to \mathbb{R}^n \) t.c. \( \varphi(J)= \partial A \).
Sotto quali condizioni è vero che, se $x \in J$ è massimo relativo per la funzione $f \circ \varphi$ in $J$, allora $\mathbf{x}:=\varphi(x)$ è massimo relativo per $f$ su $\partial A$?
Direi sempre
Grazie bremen 
si sono al corrente del fatto che sono troppo confusionario, sto cercando di lavorarci su...
Comunque hai centrato in pieno la domanda e mi è chiara la dimostrazione però penso di aver trovato un paio di controesempi(nonostante mi parta soltanto il pezzo sull'apertura di $B$ sul bordo).
E' comunque piacevole leggere come ti muovi nelle dimostrazioni
Sono arrivato a questa domanda perchè sto studiando i vincoli al momento e volevo caratterizzarne i punti di massimo
però pensavo ad una cosa: in genere se $f$ non è continua non so se si possa concludere qualcosa, per esempio la funzione
$f(x,y):={(0 if x^2+y^2=1), (1 if x^2+y^2<1):}$
il bordo è parametrizzabile tramite una curva semplice $phi(t)=(cos(t),sin(t))$ con $J=[0,2pi]$
è chiaro che $fcircphi$ è costantemente nulla quindi ogni punto è di massimo ma in preso un qualsiasi $t in [0,2pi]$ il punto $phi(t)$ non è di massimo relativo in quanto in ogni intorno di $phi(t)$ cadono punti in cui la funzione vale $1$
anzi penso che nemmeno valga con la sola continuità
pensavo alla funzione
$f(x,y)=cos(x)+cos(y)$ in $A={(x,y)inRR^2:x^2+y^2leq1}$
se consideriamo di parametrizzare il bordo come $phi(t)=(cos(t),sin(t))$ avremo
dovrebbe avere un massimo locale in $t=0$ ovvero $f(phi(0))=f(1,0)=cos(1)+1$
ma è anche vero che se consideriamo la funzione in $f(x,0)=cos(x)+1$ essendo $f$ concava in $|x|leq1$ avremo che i punti di minimo sono sul bordo ovvero per $x=pm1$ dunque in ogni intorno del punto $(1,0)$ esiste almeno un punto per cui $f(x,0)geqcos(1)+1$ e quindi non sarà un massimo locale.
penso che vada aggiunta qualche ipotesi

si sono al corrente del fatto che sono troppo confusionario, sto cercando di lavorarci su...
Comunque hai centrato in pieno la domanda e mi è chiara la dimostrazione però penso di aver trovato un paio di controesempi(nonostante mi parta soltanto il pezzo sull'apertura di $B$ sul bordo).
E' comunque piacevole leggere come ti muovi nelle dimostrazioni

Sono arrivato a questa domanda perchè sto studiando i vincoli al momento e volevo caratterizzarne i punti di massimo
però pensavo ad una cosa: in genere se $f$ non è continua non so se si possa concludere qualcosa, per esempio la funzione
$f(x,y):={(0 if x^2+y^2=1), (1 if x^2+y^2<1):}$
il bordo è parametrizzabile tramite una curva semplice $phi(t)=(cos(t),sin(t))$ con $J=[0,2pi]$
è chiaro che $fcircphi$ è costantemente nulla quindi ogni punto è di massimo ma in preso un qualsiasi $t in [0,2pi]$ il punto $phi(t)$ non è di massimo relativo in quanto in ogni intorno di $phi(t)$ cadono punti in cui la funzione vale $1$
anzi penso che nemmeno valga con la sola continuità
pensavo alla funzione
$f(x,y)=cos(x)+cos(y)$ in $A={(x,y)inRR^2:x^2+y^2leq1}$
se consideriamo di parametrizzare il bordo come $phi(t)=(cos(t),sin(t))$ avremo
$f(phi(t))=cos(cos(t))+cos(sin(t))$
dovrebbe avere un massimo locale in $t=0$ ovvero $f(phi(0))=f(1,0)=cos(1)+1$
ma è anche vero che se consideriamo la funzione in $f(x,0)=cos(x)+1$ essendo $f$ concava in $|x|leq1$ avremo che i punti di minimo sono sul bordo ovvero per $x=pm1$ dunque in ogni intorno del punto $(1,0)$ esiste almeno un punto per cui $f(x,0)geqcos(1)+1$ e quindi non sarà un massimo locale.
penso che vada aggiunta qualche ipotesi
Ah ma allora tu vuoi che il punto sia di massimo relativo per $f$ in $A$ e non su $\partial A$!
Certo sennò era troppo facile! 
In quel caso bastava una innocente supposizione per assurdo.

In quel caso bastava una innocente supposizione per assurdo.
Secondo me allora non c'è nessuna ipotesi che lo garantisca, perché, anche se è continua, la funzione sul bordo può un po' fare quello che le pare rispetto a quello che fa dentro. La mappa che parametrizza il bordo cattura il comportamento di $f$ solo in una porzione limitatissima di $A$ quindi non c'è, secondo me , nessuna garanzia che il punto sia di massimo relativo per $f$ in $A$.
Anche più banalmente:
prendi $A= [-1,1] \times [-1,1]$ e
\[ f(x,y) = -x^2 +1+y \]
Allora il punto $(0,0)$ è di massimo relativo per $f$ ristretta al bordo di $A$ ma non lo è per $f$ su $A$. E $f$ è decisamente regolare!
Anche più banalmente:
prendi $A= [-1,1] \times [-1,1]$ e
\[ f(x,y) = -x^2 +1+y \]
Allora il punto $(0,0)$ è di massimo relativo per $f$ ristretta al bordo di $A$ ma non lo è per $f$ su $A$. E $f$ è decisamente regolare!
Ho costruito i primi contro esempi che mi sono saltati in mente 
Bah, ho sperato fino all’ultimo che potesse esser vero sotto ipotesi non troppo pesanti.

Bah, ho sperato fino all’ultimo che potesse esser vero sotto ipotesi non troppo pesanti.
Io ragionerei sull'esempio \(A=\{(x, y)\in\mathbb R^2\ :\ x\ge 0\}\) e sulla funzione \(F(x, y)=f(x)+g(y)\), dove \(f\) e \(g\) sono due funzioni arbitrarie, con l'ipotesi \(f(0)=0\). La restrizione di \(F\) a \(\partial A\) è \(F(0, y)=g(y)\), dove la \(f\) sparisce completamente. Non si può concludere nulla su \(f\) a partire da informazioni sulla \(g\), quindi neanche si può concludere nulla su \(F\) a partire dalla sua restrizione al bordo. (P.S.: questo è sostanzialmente lo stesso esempio di Bremen).
Detto questo, esistono delle classi di funzioni per cui le informazioni sul bordo danno informazioni anche nell'interno: le funzioni *armoniche* (e le varianti: superarmoniche, subarmoniche...). @anto: dopo l'esame di analisi complessa ti troverai a studiare queste cose, e lì l'analisi diventa davvero interessante.
Detto questo, esistono delle classi di funzioni per cui le informazioni sul bordo danno informazioni anche nell'interno: le funzioni *armoniche* (e le varianti: superarmoniche, subarmoniche...). @anto: dopo l'esame di analisi complessa ti troverai a studiare queste cose, e lì l'analisi diventa davvero interessante.
penso che mi sarò già sparato dopo l'esame di analisi

"anto_zoolander":
penso che mi sarò già sparato dopo l'esame di analisi
In realtà si può vedere già qualcosa con gli strumenti di Analisi II: prendi un dominio regolare limitato \( \Omega \subseteq \mathbb{R}^n \) e una funzione \(f \in C^2 ( \overline{\Omega}) \) tale che \( \Delta f (x ) = 0\) per ogni \( x \in \Omega \) e che \( f (x) =0\) per ogni \(x \in \partial \Omega \). Col teorema della divergenza dimostri che \( f \equiv 0 \) in \( \Omega \).
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