Esercizio su problema di Cauchy: estensione della soluzione

matteo1310
Buongiorno a tutti,
sono nuovo del Forum quindi vi prego di scusarmi per eventuali errori nella formulazione della domanda o la scrittura delle formule.
Sono alle prese con un esercizio su un problema di Cauchy:

$ { ( y'(t)=max{sqrt(|y(t)|) , y(t)^2 } ),( y(0)=-1):} $

le richieste dell'esercizio sono:

1) Provare la non unicità delle soluzioni massimali, determinando il piu grande intervallo dove la soluzione del problema è unica;

2) Stabilire se esistono soluzioni estendibili sull'intervallo $ [0,+ oo ] $;

3) Stabilire se esistono soluzioni definite su R;

4)stabilire se esistono soluzioni che non siano estendibili su R;

1) Per $ y!= +- 1 $ la funzione è C1 e quindi loc. Lipchitziana e quindi il PDC ammette una ed una sola soluzione massimale. Per $ y= +- 1 $ la funzione è continua ma non derivabile, per cui non ho garantita la lipchitzianità e quindi l'esistenza unica della soluzione. qui sorge il primo dubbio: come faccio a dimostrare che $ f(y,t) $ non è lipchitziana? devo usare la definizione?

2) Qui proprio non riesco a procedere. Il professore purtroppo non è riuscito a finire il programma (da quanto era/è vasto) e non riesco a capire a fondo il concetto di estendibilità.

3) Qui avevo pensato di risolvere il PDC se le soluzioni ottenute sono definite su tutto R o ho qualche problema in alcuni punti.

4) (vedi punto 2)

Spero che qualcuno possa aiutarmi, intanto ringrazio :D :D

Risposte
gugo82
In realtà non serve scomodare troppi risultati fini sullo studio qualitativo delle EDO, ma basta ragionare un po'.

Chiamiamo, come al solito $f(t,y)$ il secondo membro, i.e. $f(t,y):= max \{ sqrt(|y|) , y^2\}$.
Osserviamo innanzitutto che $f(t,0)=0$, quindi la funzione $y^**(t)=0$ (il cui grafico è la retta di equazione $y=0$, asse dei tempi) è una soluzione costante della EDO.
La funzione $f$ è definita e continua in $Omega =RR^2$ e la derivata rispetto ad $y$ è continua in $RR^2$ privato dei punti delle rette di equazioni $y=0$, $y=+- 1$ e limitata in $RR^2$ privato della retta $y=0$; ciò implica che $f$ è lipschitziana rispetto ad $y$ in $RR^2$ privato della retta $y=0$, cosicché c'è regime di unicità locale in ognuno dei due semipiani $y<0$ ed $y>0$.
Ne viene che il P.d.C. con dato iniziale generico:
\[
\begin{cases}
y^\prime (t) = \max \Big\{ \sqrt{|y(t)|, y^2(t)}\Big\}\\
y(t_0) = y_0
\end{cases}
\]
ha unica soluzione massimale in regime di unicità $y(t) := y(t;t_0,y_0)$ (ossia, il cui grafico cade in $RR^2-\{y=0\}$) non appena si prende un qualsiasi punto iniziale $(t_0,y_0)$ con $y_0!= 0$.
Inoltre, dato che $f(t,y)>=0$ ovunque in $RR^2$, le soluzioni massimali del P.d.C. sono sempre crescenti. Ciò è molto importante, perché ci assicura che se $y_0<0$ [risp. $y_0>0$] esiste un $T^+=T^+(t_0,y_0)>t_0$ [risp. $T_(-) =T_(-) (t_0,y_0) Ragionando analogamente, vediamo che se $y_0<0$ [risp. y_0>0] la soluzione massimale $y(t)$ deve attraversare la retta di equazione $y=-1$ [risp. $y=1$] in qualche punto nel passato [risp. nel futuro] rispetto a $t_0$, cioè in un punto $t_1<=t_0$ [risp $t_1>=t_0$]; conseguentemente, a sinistra [risp. a destra] di $t_1$, il P.d.C. diventa:
\[
\begin{cases}
y^\prime (t) = y^2(t)\\
y(t_1) = y_1
\end{cases}
\]
che ha il secondo membro superlineare e, perciò, la soluzione massimale $y(t)$ "esplode" in un tempo finito nel passato [risp. nel futuro] $T_(-) =T_(-) (t_0,y_0) t_1$].
Ricapitolando, la situazione è questa: le soluzioni massimali in regime di unicità del P.d.C. sono tutte definite in intervalli del tipo $]T_- ,T^+[$ (con $-oo < T_- < t_0 < T^+ <+oo$) in modo che:
\[
\begin{split}
y_0 < 0\quad &\Rightarrow\quad \left\{ \begin{split} \lim_{t\to T_-} y(t) &= -\infty \\ \lim_{t\to T^+} y(t) &= 0 \end{split}\right. \\
y_0 > 0\quad &\Rightarrow\quad \left\{ \begin{split} \lim_{t\to T_-} y(t) &= 0 \\ \lim_{t\to T^+} y(t) &= +\infty \end{split}\right. \; .
\end{split}
\]
Poi, ovviamente, si può decidere di prolungare "alla zozzona" le soluzioni massimali in regime di unicità per far uscire cose divertenti.
Supponiamo $y_0<0$, tanto per capirci. Il grafico di una soluzione massimale in regime di unicità è una cosa del tipo:
[asvg]xmin=-2; xmax=4; ymin=-3; ymax=3;
axes("","");
stroke="red";
strokewidth=2;
plot("-1/(x+1)",-1,0); plot("-(1-x/2)^2",0,2);[/asvg]
(ho disegnato la soluzione del tuo P.d.C. con dato iniziale $y(0)=-1$). Visto che $lim_{t-> T^+}y(t)=0$, si può porre $y(T^+)=0$ per continuità ed ottenere che anche $\lim_{t\to T^+} y^\prime (t) = 0$; dunque i grafici della soluzione $y(t)$ e della soluzione costante $y^**(t)=0$ si raccordano con continuità della derivata prima in $T^+$. Ne consegue che la funzione:
\[
Y(t) := \begin{cases} y(t) &\text{, se } T_- < t 0 &\text{, se } t\geq T^+
\end{cases}
\]
è un prolungamento di $y(t)$ che soddisfa la EDO in $]T_- , +oo[$ con condizione $Y(t_0)=y_0$; quindi $Y(t)$ è una soluzione del P.d.C. che risulta essere un prolungamento della soluzione massimale in regime di unicità $y(t)$ definito su una semiretta non limitata superiormente.
[asvg]xmin=-2; xmax=4; ymin=-3; ymax=3;
axes("","");
strokewidth=2;
stroke="red";
plot("-1/(x+1)",-1,0); plot("-(1-x/2)^2",0,2);
stroke="orange";
line([2,0],[5,0]);[/asvg]
Tuttavia, la $Y(t)$ non è l'unico prolungamento di $y(t)$ che può essere determinato: infatti, scelto un punto $t_1>t_0$ ed un valore $y_1>0$ in modo che la soluzione massimale in regime di unicità $eta (t) := y(t;t_1y_1)$ sia definita in un intervallo con estremo inferiore $T_(-) (t_1,y_1) >= T^+ (t_0,y_0)$, anche la funzione:
\[
N(t) := \begin{cases} y(t) &\text{, se } T_-(t_0,y_0) < t 0 &\text{, se } T^+(t_0,y_0) \leq t\leq T_- (t_1,y_1)\\
\eta (t) &\text{, se } T_-(t_1,y_1) < t < T^+(t_1,y_1)
\end{cases}
\]
è un prolungamento di $y(t)$ che soddisfa la EDO e la condizione $N(t_0)=y_0$; quindi $N(t)$ è una soluzione del P.d.C. che risulta essere un prolungamento della soluzione massimale in regime di unicità $y(t)$ ad un intervallo limitato $]T_-(t_0,y_0), T^+ (t_1,y_1)[$, ai bordi del quale la soluzione "esplode"... Ed ovviamente, di prolungamenti siffatti ne esistono infiniti.
[asvg]xmin=-3; xmax=7; ymin=-5; ymax=5;
axes("","");
strokewidth=2;
stroke="red";
plot("-1/(x+1)",-1,0); plot("-(1-x/2)^2",0,2);
stroke="orange";
line([2,0],[3,0]);
stroke="magenta";
plot("(x-3)^2/4",3,5); plot("1/(6-x)",5,6);[/asvg]

Per concludere, risolviamo esplicitamente il tuo P.d.C. con condizione iniziale $y(0)=-1$.
La soluzione massimale in regime di unicità $y(t):=y(t;0,-1)$ è negativa e crescente strettamente; dunque per $t<0$ risulta $y(t)<-1$ e per $t>0$ risulta $-1 \[
\begin{cases}
y^\prime (t) = y^2(t) &\text{, se } t<0\\
y(0) = -1
\end{cases}\quad \text{e}\qquad \begin{cases}
y^\prime (t) = \sqrt{-y(t)} &\text{, se } t>0\\
y(0) = -1
\end{cases}\; ;
\]
integrando le due EDO (sfruttando le condizioni iniziali e le funzioni integrali con punto iniziale in $0$), si ottiene:
\[
y(t) = \begin{cases} - \frac{1}{t+1} & \text{, se } -1 - \frac{1}{4} (2-t)^2 & \text{, se } 0\leq t < 2
\end{cases}
\]
che è l'espressione della soluzione massimale in regime di unicità cercata (ed il suo intervallo di definizione è quello di estremi $T_(-) = -1$, in cui c'è "esplosione", e $T^+ = 2$, in cui c'è collisione con la zona di non unicità).

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