Equazione in C - secondo tempo
z^3=[coniug(z)]^2
c'è qualke essere umano non dotato di poteri speciali in grado di risolvere questa robaccia????????
c'è qualke essere umano non dotato di poteri speciali in grado di risolvere questa robaccia????????

Risposte
Ti conviene scrivere $z$ in forma polare, ricordando che $bar {e^(i \theta)} = e^(- i \theta)$.
Conviene usare la forma esponenziale : poni $ z = rho*e ^(i*theta) $ ; quindi
$z^3 = rho^3*e^(i*3*theta) $ ; $ bar z = rho*e^(-i*theta) $; $(bar z)^2 = rho^2*e^(-i*2*theta) $ e l'equazione diventa : $ rho^3*e^(i*3*theta) = rho^2*e^(-i*2*theta) $ , da cui.....
$z^3 = rho^3*e^(i*3*theta) $ ; $ bar z = rho*e^(-i*theta) $; $(bar z)^2 = rho^2*e^(-i*2*theta) $ e l'equazione diventa : $ rho^3*e^(i*3*theta) = rho^2*e^(-i*2*theta) $ , da cui.....
"lucas":
z^3=[coniug(z)]^2
c'è qualke essere umano non dotato di poteri speciali in grado di risolvere questa robaccia????????
Tanto per cominciare puoi fare qualche considerazione a priori sul modulo del numero complesso.
Se lo chiami $\rho$, vedi che $\rho^3 = \rho^2$ e quindi
hai due sole possibilità:
$\rho = 0$ che corrisponde a $z = 0$
oppure
$\rho = 1$ che equivale a dire che $z$ sta sul cerchio unitario.
A questo punto puoi notare che se moltiplichi a sinistra e a destra per $z^2$
troverai che:
$z^3 * z^2 = [conj(z)] * z^2$;
ricordando ora che si ha $conj(z) * z = |z|^2$ si ricava:
$[conj(z)] * z^2 = |z|^4 = 1$ e quindi:
$z^3 * z^2 = 1$ ovvero:
$z^5 = 1$.
Quindi le soluzioni sono $z=0$ (non va dimenticato..) e le radici quinte dell'unità.
Francesco Daddi
Puoi anche procedere così per trovare le altre soluzioni in aggiunta a $ z = 0 $, le soluzioni cioè relative a $ rho = 1 $ .
L'equazione da risolvere si riduce a $ e^(i*3*theta) = e ^ ( -i*2*theta) $ il che comporta :
$ i*3*theta = -2*i*theta +2i*k*pi $ e quindi : $ 3 theta = -2 theta +2 k pi $ con $ k = 0,1,2,3,4, $
ottenendo $ theta = 2 k pi/5 $ e quindi $ z = e^(i *2kpi/5 )$ che sono appunto le radici quinte dell'unità.
N.B. tutto si basa sul fatto che due numeri complessi sono uguali se hanno
lo stesso modulo
e
argomenti che differiscono di $2kpi $.
L'equazione da risolvere si riduce a $ e^(i*3*theta) = e ^ ( -i*2*theta) $ il che comporta :
$ i*3*theta = -2*i*theta +2i*k*pi $ e quindi : $ 3 theta = -2 theta +2 k pi $ con $ k = 0,1,2,3,4, $
ottenendo $ theta = 2 k pi/5 $ e quindi $ z = e^(i *2kpi/5 )$ che sono appunto le radici quinte dell'unità.
N.B. tutto si basa sul fatto che due numeri complessi sono uguali se hanno
lo stesso modulo
e
argomenti che differiscono di $2kpi $.
Sì, ma la mia soluzione mi sembra più "naturale"..
Se si può fare a meno della forma polare perché ce la vogliamo
mettere per forza?
Francesco Daddi
Se si può fare a meno della forma polare perché ce la vogliamo
mettere per forza?
Francesco Daddi
E poi come le calcoli le radici quinte dell'unità ? Con la forma trigonometrica immagino .
Sono un fan della forma polare, quando conveniente
Sono un fan della forma polare, quando conveniente

Forse non hai capito, io sono arrivato a dimostrare che le radici quinte
dell'unità sono le soluzioni dell'equazione, il tutto senza passare dalla
forma polare.
Se poi a te piace particolarmente, usala!
Francesco Daddi
dell'unità sono le soluzioni dell'equazione, il tutto senza passare dalla
forma polare.
Se poi a te piace particolarmente, usala!
Francesco Daddi
Ho capito, tranquillo ! la mia considerazione era differente
