Dubbio teorico su questa dimostrazione
Buongiorno 
Ho provato a fare una foto della dimostrazione sperando resti leggibile.
Segno con x' i vettori nelle norme e con x le componenti

Il mio problema è sulla dimostrazione <= in particolare in due punti.
1) Nel momento in cui io "trovo" il $δ_i$ legato all'$\epsilon$ non capisco l'affermazione $||x'-x'_0<||<δ_i$, anche perché in generale $0<|x-x_0|<=||x'-x'_0||$ quindi il delta che trovo potrebbe essere minore di $||x'-x'_0||$ e quindi non mi sembra una affermazione sempre valida. Quindi potrei trovare un $δ_i$ che non soddisfa $||F_i-l_i||$ pur soddisfando $||x'-x'_0||<δ_i$
Potrei solo affermare dalla definizione di limite (per una componente che è l'ipotesi di partenza) che: per ogni espilon esiste un delta_i tale che per ogni x $0<|x-x_0|<=δ_i$.
Riassumendo: non capisco perché dalla definizione di limite per una componente discenda sicuramente che $||x'-x'_0<||<δ_i$.
2)alla fine scrive: $||F(x)-l||
Vi ringrazio

Ho provato a fare una foto della dimostrazione sperando resti leggibile.
Segno con x' i vettori nelle norme e con x le componenti

Il mio problema è sulla dimostrazione <= in particolare in due punti.
1) Nel momento in cui io "trovo" il $δ_i$ legato all'$\epsilon$ non capisco l'affermazione $||x'-x'_0<||<δ_i$, anche perché in generale $0<|x-x_0|<=||x'-x'_0||$ quindi il delta che trovo potrebbe essere minore di $||x'-x'_0||$ e quindi non mi sembra una affermazione sempre valida. Quindi potrei trovare un $δ_i$ che non soddisfa $||F_i-l_i||$ pur soddisfando $||x'-x'_0||<δ_i$
Potrei solo affermare dalla definizione di limite (per una componente che è l'ipotesi di partenza) che: per ogni espilon esiste un delta_i tale che per ogni x $0<|x-x_0|<=δ_i$.
Riassumendo: non capisco perché dalla definizione di limite per una componente discenda sicuramente che $||x'-x'_0<||<δ_i$.
2)alla fine scrive: $||F(x)-l||

Vi ringrazio
Risposte
Provo a risponderti. Partiamo dal secondo dubbio. Scordati la parola "piccola" in analisi, matematicamente "piccola" non significa nulla. Va bene "arbitrario", devi capire bene il suo significato - il quantificatore $\forall$ -. In parole povere: $\epsilon$ e $K\epsilon$, con $K>0$, sono ugualmente arbitrari e quindi il discorso della dispensa funziona. Ripeto: non ti fissare sui termini "piccoli" e "vicini", non hanno modo d'essere, anche se sembrano cascarci a fagiolo. Cosa dice la definizione di limite? «Per ogni...» "Per ogni" significa "per ogni", vanno bene tutti gli $\epsilon>0$ piccoli o grandi che siano.
Per il primo dubbio, hai ragione tu, se ho capito bene il tuo dubbio. Nel riquadro rosso ci va $0<|x-x_0|<\delta_i$. Una piccola svista, penso. Tutto il resto fila liscio.
Per il primo dubbio, hai ragione tu, se ho capito bene il tuo dubbio. Nel riquadro rosso ci va $0<|x-x_0|<\delta_i$. Una piccola svista, penso. Tutto il resto fila liscio.
Ciao, il tuo primo dubbio non mi è chiaro e non penso che sia quello che dice Indrjo perché la condizione
\[ x \in A \quad \wedge \quad 0 < \| x- \bar{x} \| < \delta_i \]
è equivalente a
\[ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \quad \wedge \quad \| x- \bar{x} \| < \delta_i \]
Ma da quel che leggo
mi sa che non ti è chiaro l'enunciato: nessuno sta dicendo che \( x_i \to \bar{x}_i \), ovvero nessuno sta facendo il limite per una componente $x_i$ che tende alla corrispondente componente di \( \bar{x}_i \).
L'enunciato è
\[ \Biggl [ \lim_{x \to \bar{x}} F(x) = l = (l_1, \dots, l_m) \Biggr ] \Leftrightarrow \Biggl [ \lim_{x \to \bar{x}} f_i(x) = l_i \quad \forall i=1, \dots, m \Biggr ] \]
Per il secondo dubbio è una cosa piuttosto comune in analisi e devi convincerti che funziona lo stesso. Questo vuol dire che ti deve essere chiaro come "convertire" la dimostrazione affinché alla fine diventi proprio $< \epsilon$. Poi con la pratica, cioè quando hai capito che funziona, non è più necessario "sistemare" questi dettagli.
In questo caso in particolare puoi fare così:
Supponiamo che ogni $f_i$ tenda a $l_i$ per $x$ tendente a $\bar{x}$. Dato \( \epsilon >0 \) si consideri \( \bar{\epsilon} := \epsilon/\sqrt{m} \). In corrispondenza di \( \bar{\epsilon} \) esistono, per ogni \( i=1, \dots, m\), dei \( \delta_i \) tali che
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{ \bar{x} \} \quad \wedge\quad \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow \Biggl [ |f_i(x)-l_i|< \bar{\epsilon} \quad \forall i=1, \dots, m \Biggr ] \]
Preso \( \delta = \min(\delta_i) \) si ha
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{ \bar{x} \} \quad \wedge\quad \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow \Biggl [ \|F(x)-l\|^2 =|f_1-l_1|^2 + \dots + |f_m(x)-l_m|^2< m \bar{\epsilon}^2 =\epsilon^2 \Biggr ] \]
ovvero
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{ \bar{x} \} \quad \wedge\quad \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow \Biggl [ \|F(x)-l\|< \epsilon \Biggr ] \]
che è la definizione di \( \lim_{x \to \bar{x}} F(x) =l \).
\[ x \in A \quad \wedge \quad 0 < \| x- \bar{x} \| < \delta_i \]
è equivalente a
\[ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \quad \wedge \quad \| x- \bar{x} \| < \delta_i \]
Ma da quel che leggo
"saretta:)":
Riassumendo: non capisco perché dalla definizione di limite per una componente discenda sicuramente che $ ||x'-x'_0<||<δ_i $.
mi sa che non ti è chiaro l'enunciato: nessuno sta dicendo che \( x_i \to \bar{x}_i \), ovvero nessuno sta facendo il limite per una componente $x_i$ che tende alla corrispondente componente di \( \bar{x}_i \).
L'enunciato è
\[ \Biggl [ \lim_{x \to \bar{x}} F(x) = l = (l_1, \dots, l_m) \Biggr ] \Leftrightarrow \Biggl [ \lim_{x \to \bar{x}} f_i(x) = l_i \quad \forall i=1, \dots, m \Biggr ] \]
Per il secondo dubbio è una cosa piuttosto comune in analisi e devi convincerti che funziona lo stesso. Questo vuol dire che ti deve essere chiaro come "convertire" la dimostrazione affinché alla fine diventi proprio $< \epsilon$. Poi con la pratica, cioè quando hai capito che funziona, non è più necessario "sistemare" questi dettagli.
In questo caso in particolare puoi fare così:
Supponiamo che ogni $f_i$ tenda a $l_i$ per $x$ tendente a $\bar{x}$. Dato \( \epsilon >0 \) si consideri \( \bar{\epsilon} := \epsilon/\sqrt{m} \). In corrispondenza di \( \bar{\epsilon} \) esistono, per ogni \( i=1, \dots, m\), dei \( \delta_i \) tali che
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{ \bar{x} \} \quad \wedge\quad \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow \Biggl [ |f_i(x)-l_i|< \bar{\epsilon} \quad \forall i=1, \dots, m \Biggr ] \]
Preso \( \delta = \min(\delta_i) \) si ha
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{ \bar{x} \} \quad \wedge\quad \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow \Biggl [ \|F(x)-l\|^2 =|f_1-l_1|^2 + \dots + |f_m(x)-l_m|^2< m \bar{\epsilon}^2 =\epsilon^2 \Biggr ] \]
ovvero
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{ \bar{x} \} \quad \wedge\quad \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow \Biggl [ \|F(x)-l\|< \epsilon \Biggr ] \]
che è la definizione di \( \lim_{x \to \bar{x}} F(x) =l \).
"Bremen000":
nessuno sta dicendo che \( x_i \to \bar{x}_i \), ovvero nessuno sta facendo il limite per una componente $x_i$ che tende alla corrispondente componente di \( \bar{x}_i \).
Ops, vero. Ho letto proprio così.

Grazie per le risposte,
per il punto
1) quello che non mi torna è più che altro l'implicazione, cioè perché il fatto che ∥x−x¯∥<δi⇒|F(x)−l|<ϵ. Dato che parto dalla ipotesi di avere il limite componente per componente penso derivi dalla sua definizione di limite, ma non riesco a vederlo
2) In questo caso sono d'accordo che se parto da una ϵ e mettiamo arrivi a dimostrare per una ϵ/2 che |F(x)−l|<ϵ/2 mi torna, il problema mi nasce perché alla fine io arrivo ad avere una epsilon più grande della epsilon iniziale. A questo punto vado ad includere delle F(x) che prima non cadevano nell'intorno (più stretto di raggio epsilon iniziale).
In altre parole avrei delle F(x) che rispettano |F(x)−l|<ϵ' ma no rispettano |F(x)−l|<ϵ dove ϵ'=ϵ*c, con c costante positiva.
Altro discorso è se prendessi da principio una arbitraria ϵ'=ϵ*c, da questa discende una δ' tale che |x−x¯|<δ'⇒|F(x)−l|<ϵ*c, il problema mi nasce più che altro per il fatto che parto da una espilon sì arbitraria, ma sempre minore della finale (qualunque essa sia).
Riassumendo e girandola ancora: il controllo della epsilon finale sullo scarto |f(x)-l| deve avere pari dimensione (o al massimo minore) della epsilon scelta all'inizio e da cui poi faccio dipendere i delta, altrimenti non avrebbe molto senso
Scusatemi che dal cellulare non so usare le formule
Grazie ancora-
per il punto
1) quello che non mi torna è più che altro l'implicazione, cioè perché il fatto che ∥x−x¯∥<δi⇒|F(x)−l|<ϵ. Dato che parto dalla ipotesi di avere il limite componente per componente penso derivi dalla sua definizione di limite, ma non riesco a vederlo
2) In questo caso sono d'accordo che se parto da una ϵ e mettiamo arrivi a dimostrare per una ϵ/2 che |F(x)−l|<ϵ/2 mi torna, il problema mi nasce perché alla fine io arrivo ad avere una epsilon più grande della epsilon iniziale. A questo punto vado ad includere delle F(x) che prima non cadevano nell'intorno (più stretto di raggio epsilon iniziale).
In altre parole avrei delle F(x) che rispettano |F(x)−l|<ϵ' ma no rispettano |F(x)−l|<ϵ dove ϵ'=ϵ*c, con c costante positiva.
Altro discorso è se prendessi da principio una arbitraria ϵ'=ϵ*c, da questa discende una δ' tale che |x−x¯|<δ'⇒|F(x)−l|<ϵ*c, il problema mi nasce più che altro per il fatto che parto da una espilon sì arbitraria, ma sempre minore della finale (qualunque essa sia).
Riassumendo e girandola ancora: il controllo della epsilon finale sullo scarto |f(x)-l| deve avere pari dimensione (o al massimo minore) della epsilon scelta all'inizio e da cui poi faccio dipendere i delta, altrimenti non avrebbe molto senso

Scusatemi che dal cellulare non so usare le formule

Grazie ancora-
Ciao,
Ancora una volta hai detto che hai il limite componente per componente ma o non capisco cosa intendi o c'è qualcosa che non va.
Presa \( F : A \subset \mathbb{R}^n \to \mathbb{R}^m \) e dette le sue componenti \( f_i \quad i=1, \dots, m \), allora esse sono funzioni \( f_i : A \subset \mathbb{R}^n \to \mathbb{R} \) per ogni \( i=1, \dots, m \).
Dunque se con $x$ indico il generico vettore di $\mathbb{R}^n$ di componenti \( x= (x_1, \dots, x_n ) \) e con $\bar{x}$ un punto di accumulazione per $A$, ha senso calcolarsi il
\begin{equation} \lim_{x \to \bar{x}} f_i(x) = l_i \end{equation}
e non
\[ \lim_{x_i \to \bar{x}_i} f_i(x_i) \]
Ora, la \( (1) \) è la nostra ipotesi e significa, per definizione, che per ogni \( i=1, \dots, m \)
Per ogni \( \epsilon >0 \) esiste un \( \delta_i >0 \) tale che
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \epsilon \]
Ora tu fissi un \( \epsilon >0 \) a piacere. Prendi questo $\epsilon$ e dividilo per radice di $m$. In corrispondenza di questo nuovo $\bar{epsilon}:= \epsilon/\sqrt{m} $ hai, dalla definizione della \( (1) \), che esistono dei $\delta_i$ per ogni \( i=1, \dots, m \) che soddisfano
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \bar{\epsilon} \]
Ma se questo è vero per \( \|x-\bar{x} \| < \delta_i \) figurati se non è vero se prendiamo un $\delta$ più piccolo! Prendiamo quindi $\delta = \min(\delta_i) $. Quindi vale ancora che per ogni \( i=1, \dots, m \)
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \bar{\epsilon} \]
Ora è solo una questione di somme notare che se \( x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta \) allora
\[ \|F(x)-l \|^2 = \sum_{i=1}^m |f_i(x)-l_i|^2 < \sum_{i=1}^m \bar{\epsilon}^2 = \sum_{i=1}^m \frac{\epsilon^2}{m^2} = m^2 \frac{\epsilon^2}{m^2} = \epsilon^2 \]
Ovvero si è fatto vedere che
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow \|F(x)-l \| < \epsilon \]
Ma $\epsilon$ era stato preso a piacere e con un po' di conti abbiamo fatto vedere (non importa come) che esiste un $\delta$ che verifica la definizione di limite ovvero che
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 \, \, : \, \, \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow \|F(x)-l \| < \epsilon \]
che per definizione significa che
\[ \lim_{x \to \bar{x}} F(x) = l \]
Riferendoti a questo post, per favore con le formule, dimmi cosa non ti è chiaro.
Ancora una volta hai detto che hai il limite componente per componente ma o non capisco cosa intendi o c'è qualcosa che non va.
Presa \( F : A \subset \mathbb{R}^n \to \mathbb{R}^m \) e dette le sue componenti \( f_i \quad i=1, \dots, m \), allora esse sono funzioni \( f_i : A \subset \mathbb{R}^n \to \mathbb{R} \) per ogni \( i=1, \dots, m \).
Dunque se con $x$ indico il generico vettore di $\mathbb{R}^n$ di componenti \( x= (x_1, \dots, x_n ) \) e con $\bar{x}$ un punto di accumulazione per $A$, ha senso calcolarsi il
\begin{equation} \lim_{x \to \bar{x}} f_i(x) = l_i \end{equation}
e non
\[ \lim_{x_i \to \bar{x}_i} f_i(x_i) \]
Ora, la \( (1) \) è la nostra ipotesi e significa, per definizione, che per ogni \( i=1, \dots, m \)
Per ogni \( \epsilon >0 \) esiste un \( \delta_i >0 \) tale che
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \epsilon \]
Ora tu fissi un \( \epsilon >0 \) a piacere. Prendi questo $\epsilon$ e dividilo per radice di $m$. In corrispondenza di questo nuovo $\bar{epsilon}:= \epsilon/\sqrt{m} $ hai, dalla definizione della \( (1) \), che esistono dei $\delta_i$ per ogni \( i=1, \dots, m \) che soddisfano
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \bar{\epsilon} \]
Ma se questo è vero per \( \|x-\bar{x} \| < \delta_i \) figurati se non è vero se prendiamo un $\delta$ più piccolo! Prendiamo quindi $\delta = \min(\delta_i) $. Quindi vale ancora che per ogni \( i=1, \dots, m \)
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \bar{\epsilon} \]
Ora è solo una questione di somme notare che se \( x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta \) allora
\[ \|F(x)-l \|^2 = \sum_{i=1}^m |f_i(x)-l_i|^2 < \sum_{i=1}^m \bar{\epsilon}^2 = \sum_{i=1}^m \frac{\epsilon^2}{m^2} = m^2 \frac{\epsilon^2}{m^2} = \epsilon^2 \]
Ovvero si è fatto vedere che
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta \Biggr ] \Rightarrow \|F(x)-l \| < \epsilon \]
Ma $\epsilon$ era stato preso a piacere e con un po' di conti abbiamo fatto vedere (non importa come) che esiste un $\delta$ che verifica la definizione di limite ovvero che
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 \, \, : \, \, \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow \|F(x)-l \| < \epsilon \]
che per definizione significa che
\[ \lim_{x \to \bar{x}} F(x) = l \]
Riferendoti a questo post, per favore con le formule, dimmi cosa non ti è chiaro.
Il primo punto l'ho capito, sbagliavo proprio quello che dicevi tu, e dal primo intervendo non avevo capito la spiegazione. Perdonami
Concentrandocisi sul secondo..
Quel che mi confondeva è che il libro mette
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \epsilon \]
e non
penso proprio di aver capito ora l'errore!
Mi piacerebbe però chiederti un'altra cosa, scorrelata dal dubbio perché era l'interpretazione errata che ne davo prima, ma sarei curiosa se funzionasse o meno, quel che vorrei ora chiederti è in pratica: $|f(x)-l|
prendiamo la definizione di limite
$∀ε>0 ∃δ(ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|<ε$ (1)
potrei definire il limite così, e sarebbe uguale alla (1)?
$∀ε>0 ∃δ(ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|
Secondo me no. Infatti..
Consideriamo la (2), se prendo un $ε$ a piacere e parafrasassi il discorso di prima, allora consideriamo $ε/c$ da questo faccio "discendere" una $δ$ tale che $0<|x-x_0|<δ$ allora si ha $|f(x)-l|
Prendo una epsilon a piacere e arrivo ad avere $|f(x)-l|<ε$, vero, però per la definizione di limite $|f(x)-l|$ rispetta l'essere minore di $<ε/2$ se metto $<ε$ rischo di ampliare il range. No?
Insomma la mia idea è che non funzionerebbe, ma vorrei sapere da qualcuno che ne capisce giusto un "filo" di più
Grazie mille davvero!

Concentrandocisi sul secondo..
Quel che mi confondeva è che il libro mette
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \epsilon \]
e non
"Bremen000":
\[ \Biggl [ x \in A \setminus \{\bar{x}\} \wedge \|x-\bar{x} \| < \delta_i \Biggr ] \Rightarrow |f_i(x)-l_i| < \bar{\epsilon} \]
penso proprio di aver capito ora l'errore!

Mi piacerebbe però chiederti un'altra cosa, scorrelata dal dubbio perché era l'interpretazione errata che ne davo prima, ma sarei curiosa se funzionasse o meno, quel che vorrei ora chiederti è in pratica: $|f(x)-l|
prendiamo la definizione di limite
$∀ε>0 ∃δ(ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|<ε$ (1)
potrei definire il limite così, e sarebbe uguale alla (1)?
$∀ε>0 ∃δ(ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|
Consideriamo la (2), se prendo un $ε$ a piacere e parafrasassi il discorso di prima, allora consideriamo $ε/c$ da questo faccio "discendere" una $δ$ tale che $0<|x-x_0|<δ$ allora si ha $|f(x)-l|
Insomma la mia idea è che non funzionerebbe, ma vorrei sapere da qualcuno che ne capisce giusto un "filo" di più

Grazie mille davvero!
Ciao, bene che i dubbi sono chiariti!
Per il resto faccio proprio fatica a comprendere il linguaggio. Se ho ben inteso vuoi sapere se
\begin{equation} \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|< \epsilon \end{equation}
e
\begin{equation} \exists c >0 : \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|< c \epsilon \end{equation}
sono equivalenti.
La risposta è sì e la dimostrazione l'hai fatta da sola.
Per far vedere che $(1) \Rightarrow (2)$ fissa \( \epsilon >0 \) e applica la definizione $(1)$ a $c \epsilon$.
Per far vedere che $(2) \Rightarrow (1)$ fissa \( \epsilon >0 \) e applica la definizione $(2)$ a $\epsilon/c$.
Non c'è nessun problema nel fatto di "allargare il range" come dici tu. Quindi anche la $(2)$ funziona.
Quando dici
Anche se riesci a ottenere una disuguaglianza più forte (cioè con $\epsilon/2$) non importa a nessuno, l'importante è che la definizione $(1)$ venga soddisfatta. Poi ok, è meno stringente, ma non importa perché il fatto fondamentale è che $\epsilon$ è arbitrario e quindi l'idea è che:
Dammi un $\epsilon$ qualsiasi (anche molto vicino a $0$), riesco a trovare un $\delta$ tale che se $x$ è sufficientemente vicino a $x_0$ (cioè distante meno di $\delta$) allora l'immagine di $x$ e il limite $l$ sono più vicini di $\epsilon$. Questo qualsiasi $\epsilon$ mi venga dato all'inizio. Dunque se $x$ si avvicina molto a $x_0$, l'immagine di $x$ si avvicina molto a $l$.
Per il resto faccio proprio fatica a comprendere il linguaggio. Se ho ben inteso vuoi sapere se
\begin{equation} \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|< \epsilon \end{equation}
e
\begin{equation} \exists c >0 : \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|< c \epsilon \end{equation}
sono equivalenti.
La risposta è sì e la dimostrazione l'hai fatta da sola.
Per far vedere che $(1) \Rightarrow (2)$ fissa \( \epsilon >0 \) e applica la definizione $(1)$ a $c \epsilon$.
Per far vedere che $(2) \Rightarrow (1)$ fissa \( \epsilon >0 \) e applica la definizione $(2)$ a $\epsilon/c$.
Non c'è nessun problema nel fatto di "allargare il range" come dici tu. Quindi anche la $(2)$ funziona.
Quando dici
"saretta:)":
Prendo una epsilon a piacere e arrivo ad avere $ |f(x)-l|<ε $, vero, però per la definizione di limite $ |f(x)-l| $ rispetta l'essere minore di $ <ε/2 $ se metto $ <ε $ rischo di ampliare il range. No?
Anche se riesci a ottenere una disuguaglianza più forte (cioè con $\epsilon/2$) non importa a nessuno, l'importante è che la definizione $(1)$ venga soddisfatta. Poi ok, è meno stringente, ma non importa perché il fatto fondamentale è che $\epsilon$ è arbitrario e quindi l'idea è che:
Dammi un $\epsilon$ qualsiasi (anche molto vicino a $0$), riesco a trovare un $\delta$ tale che se $x$ è sufficientemente vicino a $x_0$ (cioè distante meno di $\delta$) allora l'immagine di $x$ e il limite $l$ sono più vicini di $\epsilon$. Questo qualsiasi $\epsilon$ mi venga dato all'inizio. Dunque se $x$ si avvicina molto a $x_0$, l'immagine di $x$ si avvicina molto a $l$.
Per il primo sì, tutto risolto. Per il dubbio degli epsilon però devo dire che non ci sono ancora del tutto forse.
E'che vorrei a tutti i costi capirlo essendo utilissimo in analisi!


"saretta:)":
$∀ε>0 ∃δ(ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|<ε$ (1)
potrei definire il limite così, e sarebbe uguale alla (1)?
$∀ε>0 ∃δ(ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|
Però aspetta:
Se la (2) fosse scritta come $∀c*ε>0 ∃δ_(c*ε)>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|Ma se è $∀ε>0 ∃δ_ε>0| ∀x\in dom(f), 0<|x-x_0|<δ => |f(x)-l|
Riprendendo quel che scrivi. (2)sarebbe
Dammi un ε qualsiasi (anche molto vicino a 0), riesco a trovare un δ tale che se x è sufficientemente vicino a x0 (cioè distante meno di δ) allora l'immagine di x e il limite l sono più vicini di c*ε (e questo in generale è più grande dell'ε di partenza). Se io quindi dimostro che da una epsilon arrivo ad avere |f(x)-l|
Diverso invece, e mi torna, se fosse (2-b)
Dammi un c*ε (parto già da un epsilon moltiplicato c) qualsiasi (anche molto vicino a 0), riesco a trovare un δ tale che se x è sufficientemente vicino a x0 (cioè distante meno di δ) allora l'immagine di x e il limite l sono più vicini di c*ε (che ha stessa dimensione dell'arbitrario di partenza). Questo qualsiasi ε mi venga dato all'inizio. Dunque se x si avvicina molto a x0, l'immagine di x si avvicina molto a l.
Scusami, e spero di esser stata più chiara
Nel caso non lo sia stata scrivimelo pure che provo a riformulare ancora senza farti tempo a scrivere che mi spaice![]()
Ciao, lascia stare le considerazioni filosofiche e scrivi la dimostrazione \( (1) \Leftrightarrow (2) \).
Non importa cosa ti sembra utile o meno, scrivi i passaggi e vedrai che ti convincerai della coimplicazione.
Poi si può discutere di utilità e opportunità...
P.S. : non c'è motivo per cui $ c \epsilon > \epsilon $, va bene prendere anche $c =10^{-973208}$.
Non importa cosa ti sembra utile o meno, scrivi i passaggi e vedrai che ti convincerai della coimplicazione.
Poi si può discutere di utilità e opportunità...
P.S. : non c'è motivo per cui $ c \epsilon > \epsilon $, va bene prendere anche $c =10^{-973208}$.
Allora farei così
Si ha la generica
$∀ε>0 ->δ..||<ε$
nei puntini sottointendo la totale scrittura
Per la generalità di epsilon posso prendere $ε/c$ e varrebbe comunque
$∀ε/c>0 ->δ..||<ε/c$
Sempre per la generalità
$∀(ε/c)*c>0 ->δ..||<(ε/c)*c$, vale.
Ora, prendendo
$(ε/c)*c>0$ posso trovare dividendo per c $ε/c>0$ dunque leggendo al contrario e per quanto detto prima vale $∀ε/c>0$ posso sempre trovare $(ε/c)*c>0$ e per quanto già visto $∀(ε/c)*c>0 ->δ..||<(ε/c)*c$
E chiamando $ε/c=ε'$ è fatta (=>) infatti
$∀ε'>0$ posso sempre trovare $∀(ε')*c>0 ->δ..||<ε'*c$
Per quanto riguarda (<=)
essendo $∀(ε/c)*c>0 ->δ..||<(ε/c)*c$, basta che prendo $(ε/c)*c$ e lo divido ancora per c e mi riporto nel caso $∀ε/c>0 ->δ..||<ε/c$ che appunto vale
Fine!
[EDIT] ho fattoalcuni edit
Si ha la generica
$∀ε>0 ->δ..||<ε$
nei puntini sottointendo la totale scrittura
Per la generalità di epsilon posso prendere $ε/c$ e varrebbe comunque
$∀ε/c>0 ->δ..||<ε/c$
Sempre per la generalità
$∀(ε/c)*c>0 ->δ..||<(ε/c)*c$, vale.
Ora, prendendo
$(ε/c)*c>0$ posso trovare dividendo per c $ε/c>0$ dunque leggendo al contrario e per quanto detto prima vale $∀ε/c>0$ posso sempre trovare $(ε/c)*c>0$ e per quanto già visto $∀(ε/c)*c>0 ->δ..||<(ε/c)*c$
E chiamando $ε/c=ε'$ è fatta (=>) infatti
$∀ε'>0$ posso sempre trovare $∀(ε')*c>0 ->δ..||<ε'*c$
Per quanto riguarda (<=)
essendo $∀(ε/c)*c>0 ->δ..||<(ε/c)*c$, basta che prendo $(ε/c)*c$ e lo divido ancora per c e mi riporto nel caso $∀ε/c>0 ->δ..||<ε/c$ che appunto vale
Fine!
[EDIT] ho fattoalcuni edit
Secondo me è contentissimo e purtroppo non ci capisco nulla.
\( (1) \Rightarrow (2) \):
Partiamo dall'ipotesi
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|<\epsilon \]
Sia ora $c>0$ fissato. Sia $\epsilon >0$ fissato e arbitrario. Allora, per definizione, esiste $\delta_{c \epsilon}$ tale che
\[ \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{c \epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
Ma siccome abbiamo scelto un qualsiasi $\epsilon$ e chiamando $\delta_{\epsilon}$ quella che abbiamo chiamato \( \delta_{c \epsilon} \) abbiamo quindi che vale
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
\( (2) \Rightarrow (1) \):
Partiamo dall'ipotesi
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
Sia $\epsilon >0$ fissato e arbitrario. Allora, per definizione, esiste $\delta_{\epsilon/c}$ tale che
\[ \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{ \epsilon/c} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
Ma siccome abbiamo scelto un qualsiasi $\epsilon$ e chiamando $\delta_{\epsilon}$ quella che abbiamo chiamato \( \delta_{\epsilon/c} \) abbiamo quindi che vale
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|<\epsilon \]
Che io credo sia quello che volevi dire tu.
Ti torna tutto?
\( (1) \Rightarrow (2) \):
Partiamo dall'ipotesi
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|<\epsilon \]
Sia ora $c>0$ fissato. Sia $\epsilon >0$ fissato e arbitrario. Allora, per definizione, esiste $\delta_{c \epsilon}$ tale che
\[ \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{c \epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
Ma siccome abbiamo scelto un qualsiasi $\epsilon$ e chiamando $\delta_{\epsilon}$ quella che abbiamo chiamato \( \delta_{c \epsilon} \) abbiamo quindi che vale
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
\( (2) \Rightarrow (1) \):
Partiamo dall'ipotesi
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
Sia $\epsilon >0$ fissato e arbitrario. Allora, per definizione, esiste $\delta_{\epsilon/c}$ tale che
\[ \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{ \epsilon/c} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|
Ma siccome abbiamo scelto un qualsiasi $\epsilon$ e chiamando $\delta_{\epsilon}$ quella che abbiamo chiamato \( \delta_{\epsilon/c} \) abbiamo quindi che vale
\[ \forall \epsilon >0 \quad \exists \delta_{\epsilon} >0 : \Biggl [ x \in \text{dom}(f) \wedge 0<|x-x_0|<\delta_{\epsilon} \Biggr ] \Rightarrow |f(x)-l|<\epsilon \]
Che io credo sia quello che volevi dire tu.
Ti torna tutto?
Direi proprio di sì, è stata faticosa ma ce l'hai fatta, ho capito!
COmplimenti per la pazienza
, fortunata la tua ragazza
te l'ho messa alla prova ma hai resistito senza sfan***armi.
Grazie ancora, sono contentissima!
COmplimenti per la pazienza


Grazie ancora, sono contentissima!
Bene! Sono molto contento che tu abbia capito!
Le mando subito lo screen di questo messaggio
"saretta:)":
[...] fortunata la tua ragazza[...]
Le mando subito lo screen di questo messaggio

Ahahahah speriamo non ti sfa***li lei allora 
Buona continuazione!

Buona continuazione!