Divergenza in coordinate polari
Salve a tutti!!! Chi saprebbe suggerirmi un testo o delle dispense in cui possa trovare la dimostrazione di come si arrivi all'espressione della di vergenza in coordinate polari facendo uso della seguente definizione di divergenza:
\(\displaystyle \mathcal div F= \lim_{V \to 0} \frac {\oint _{\partial V} F \cdot ds} {V} \)
Grazie anticipatamente!!!
\(\displaystyle \mathcal div F= \lim_{V \to 0} \frac {\oint _{\partial V} F \cdot ds} {V} \)
Grazie anticipatamente!!!
Risposte
Ciao
questi sono tipici conti da libro di elettromagnetismo classico, più che di matematica. Dai un'occhiata al tuo manuale di Fisica 2, probabilmente c'è. Altrimenti dai un'occhiata a qualche manuale di calcolo vettoriale. Ad esempio c'è sul classico "Div, Grad Curl and all of that" di Schey.
questi sono tipici conti da libro di elettromagnetismo classico, più che di matematica. Dai un'occhiata al tuo manuale di Fisica 2, probabilmente c'è. Altrimenti dai un'occhiata a qualche manuale di calcolo vettoriale. Ad esempio c'è sul classico "Div, Grad Curl and all of that" di Schey.
A dire il vero mi serve per mettere in coordinate polari l'equazione di Helmoltz. Proverò a cercare il testo che mi hai consigliato e spero di risolvere il mio problema. Grazie mille!!!
Se per equazione di Helmoltz intendi quella degli autovalori del laplaciano, i.e. \( -\nabla^2 u=\lambda\ u\), allora che te ne importa della divergenza definita a quel modo?
L'espressione del laplaciano in polari si calcola con un po' di pazienza usando le derivate seconde ed è quella riportata da WIKI.
L'espressione del laplaciano in polari si calcola con un po' di pazienza usando le derivate seconde ed è quella riportata da WIKI.
In effetti intendo quel problema agli autovalori, ma lo devo risolvere su di un dominio circolare. Quindi devo passare alle coordinate polari e da lì la mia esigenza. Però l'espressione del laplaciano non mi vien fuori facendo pedissequamente le derivate seconde.
Non ti viene fuori perché sbagli da qualche parte... Vero che i conti sono noiosissimi, ma una volta nella vita devi pur imparare a farli.
Ad ogni modo, mi ci cimento io (anche perché l'ho fatto talmente tante volte per lavoro che ormai...
).
I contazzi in dimensione $3$ sono del tutto analoghi.
Un altro trucco è il seguente:
Ad ogni modo, mi ci cimento io (anche perché l'ho fatto talmente tante volte per lavoro che ormai...

I contazzi in dimensione $3$ sono del tutto analoghi.
Un altro trucco è il seguente:
Ovviamente il mio problema, più che nel calcolo del laplaciano, era effettivamente nel cacolo della divergenza in coordinate polari, in quanto data una funzione
\(\displaystyle f:\mathbb R^2 \to \mathbb R \)
eseguivo il seguente calcolo:
\(\displaystyle \frac {\partial f} {\partial x} \hat{x} + \frac {\partial f} {\partial y} \hat{y}= \frac{\partial f} {\partial x} (r(x,y),\phi (x,y)) (\cos \phi \hat {r}- \sin \phi \hat{\phi})+\frac{\partial f} {\partial y} (r(x,y),\phi (x,y)) (\sin \phi \hat {r}+\cos \phi \hat{\phi}) \).
Dopodichè, tenendo presente che
\(\displaystyle r=\sqrt{x^2+y^2} \)
\(\displaystyle \phi=\arctan \frac{y} {x} \)
e che quindi
\(\displaystyle \frac{\partial r} {\partial x}= \cos \phi \)
\(\displaystyle \frac{\partial r} {\partial y}= \sin \phi \)
\(\displaystyle \frac{\partial \phi} {\partial x}= \frac{-\sin \phi} {r} \)
\(\displaystyle \frac{\partial \phi} {\partial y}= \frac{\cos \phi} {r} \)
mi vien fuori (però non riesco a vedere dove sia l'errore) che
\(\displaystyle \nabla f= \frac{\partial f}{\partial r} \hat{r}+\frac{\partial f}{\partial \phi} \hat{\phi} \frac{1} {r}\).
E tale espressione non corrisponde a quella effettiva della divergenza.
\(\displaystyle f:\mathbb R^2 \to \mathbb R \)
eseguivo il seguente calcolo:
\(\displaystyle \frac {\partial f} {\partial x} \hat{x} + \frac {\partial f} {\partial y} \hat{y}= \frac{\partial f} {\partial x} (r(x,y),\phi (x,y)) (\cos \phi \hat {r}- \sin \phi \hat{\phi})+\frac{\partial f} {\partial y} (r(x,y),\phi (x,y)) (\sin \phi \hat {r}+\cos \phi \hat{\phi}) \).
Dopodichè, tenendo presente che
\(\displaystyle r=\sqrt{x^2+y^2} \)
\(\displaystyle \phi=\arctan \frac{y} {x} \)
e che quindi
\(\displaystyle \frac{\partial r} {\partial x}= \cos \phi \)
\(\displaystyle \frac{\partial r} {\partial y}= \sin \phi \)
\(\displaystyle \frac{\partial \phi} {\partial x}= \frac{-\sin \phi} {r} \)
\(\displaystyle \frac{\partial \phi} {\partial y}= \frac{\cos \phi} {r} \)
mi vien fuori (però non riesco a vedere dove sia l'errore) che
\(\displaystyle \nabla f= \frac{\partial f}{\partial r} \hat{r}+\frac{\partial f}{\partial \phi} \hat{\phi} \frac{1} {r}\).
E tale espressione non corrisponde a quella effettiva della divergenza.
Buonasera a tutti.
Rispolvero questo topic in quanto credo che l'errore di jakojako sia dovuto al fatto che quella sia l'espressione del gradiente e non della divergenza.
Per quanto riguarda le spiegazioni ed i calcoli sopra esposti sono chiarissimi e quindi ho capito come si trova il laplaciano.
Tuttavia non riesco ancora a riportarmi all'espressione della divergenza in coordinate polari.
Se questa è la divergenza di un vettore A
$ grad *A =(partial A_x)/(partial x) + (partial A_y)/(partial y)+(partial A_z)/(partial z) $
non riesco a scrivere la divergenza dello stesso vettore in coordinate polari che dovrebbe risultare la seguente :
$ grad *A =1/rho (partial (rhoA_rho) )/(partial rho) + 1/rho(partial A_phi )/(partial phi)+(partial Az)/(partial z) $
se non attraverso l'analisi del "volumetto infinitesimo" che si trova in tanti libri di ingegneria.
Come dovrei procedere ?
Vi ringrazio per l'eventuale aiuto e mi scuso se dovesse risultare una domanda stupida ma non riesco proprio a scrivere l'espressione di cui sopra.
Rispolvero questo topic in quanto credo che l'errore di jakojako sia dovuto al fatto che quella sia l'espressione del gradiente e non della divergenza.
Per quanto riguarda le spiegazioni ed i calcoli sopra esposti sono chiarissimi e quindi ho capito come si trova il laplaciano.
Tuttavia non riesco ancora a riportarmi all'espressione della divergenza in coordinate polari.
Se questa è la divergenza di un vettore A
$ grad *A =(partial A_x)/(partial x) + (partial A_y)/(partial y)+(partial A_z)/(partial z) $
non riesco a scrivere la divergenza dello stesso vettore in coordinate polari che dovrebbe risultare la seguente :
$ grad *A =1/rho (partial (rhoA_rho) )/(partial rho) + 1/rho(partial A_phi )/(partial phi)+(partial Az)/(partial z) $
se non attraverso l'analisi del "volumetto infinitesimo" che si trova in tanti libri di ingegneria.
Come dovrei procedere ?
Vi ringrazio per l'eventuale aiuto e mi scuso se dovesse risultare una domanda stupida ma non riesco proprio a scrivere l'espressione di cui sopra.
Ma non riesci perché è un casino. Con l'analisi del volumetto infinitesimo la sbrighi in modo molto più rapido ed elegante. Altrimenti, dovresti:
1) Partendo dall'espressione
\[
A_r e_r+ A_\theta e_\theta+A_z e_z = A_x e_x+A_y e_y+ A_z e_z,
\]
ricavare l'espressione di \(A_x, A_y, A_z\) in funzione di \(A_r, A_\theta, A_z\).
2) Usando l'espressione al punto 1) e la regola della catena, calcolare \(\partial_x A_x, \partial y A_y, \partial z A_z\) in funzione di \(A_r, A_\theta, A_z\).
3) Sommare i risultati ottenuti al punto 2.
E' un po' lungo e complicato (ma può essere un buon esercizio).
1) Partendo dall'espressione
\[
A_r e_r+ A_\theta e_\theta+A_z e_z = A_x e_x+A_y e_y+ A_z e_z,
\]
ricavare l'espressione di \(A_x, A_y, A_z\) in funzione di \(A_r, A_\theta, A_z\).
2) Usando l'espressione al punto 1) e la regola della catena, calcolare \(\partial_x A_x, \partial y A_y, \partial z A_z\) in funzione di \(A_r, A_\theta, A_z\).
3) Sommare i risultati ottenuti al punto 2.
E' un po' lungo e complicato (ma può essere un buon esercizio).
Grazie della risposta Dissonance.
Alla fine ho trovato l'espressione corretta del differenziale in coordinate cilindriche e poi l'ho applicato all'espressione $A_r e_r + A_theta e_theta + A_z e_z $
Ho "magicamente" trovato ciò che cercavo.
Alla fine non era complicato solo un pò lungo effettivamente.
Alla fine ho trovato l'espressione corretta del differenziale in coordinate cilindriche e poi l'ho applicato all'espressione $A_r e_r + A_theta e_theta + A_z e_z $
Ho "magicamente" trovato ciò che cercavo.
Alla fine non era complicato solo un pò lungo effettivamente.
Prego, figurati. Il mio modo preferito è usare il teorema della divergenza. Infatti noi sappiamo che se \(\phi\) è una arbitraria funzione regolare con supporto compatto (o che decade molto rapidamente a infinito), allora
\[\tag{1}
\int_{\mathbb{R}^3} (\nabla \cdot A)\, \phi \, dV = -\int_{\mathbb{R}^3} A\cdot (\nabla \phi)\, dV.\]
In coordinate cilindriche
\[\nabla \phi = \frac{\partial \phi}{\partial r}e_r+\frac{\partial \phi}{r\partial \theta} e_\theta + \frac{\partial \phi}{\partial z}e_z, \]
e inoltre
\[dV= rdr d\theta dz.\]
Perciò
\[-\int_{\mathbb{R}^3} A\cdot \nabla \phi\, dV=-\int_{\mathbb{R}^3} \left( A_r \frac{\partial \phi}{\partial r} + A_\theta \frac{\partial \phi}{r\partial \theta} + A_z\frac{\partial \phi}{\partial z}\right)\, r dr d\theta dz.\]
Ora integriamo per parti nell'ultimo integrale a destra in modo da scaricare tutte le derivate sulle componenti di \(A\). Dopo aver moltiplicato e diviso per \(r\), otteniamo
\[
\int_{\mathbb{R}^3} \left[\frac{1}{r}\frac{\partial}{\partial r} \left( rA_r\right) + \frac{1}{r}\frac{\partial A_\theta}{\partial \theta} + \frac{\partial A_z}{\partial z} \right]\phi\, r dr d\theta d z.\]
Dalla (1) sappiamo che questo integrale deve essere uguale a \(\int [\nabla\cdot A] \phi\, dV\). Siccome \(\phi\) è una funzione arbitraria, l'espressione in parentesi quadra deve essere uguale a \(\nabla \cdot A\).
In sostanza questo metodo ti permette di dover ricordare solo l'espressione del gradiente e di ricavare da questa l'espressione della divergenza, che è l'operazione duale (nel senso della (1)). Funziona con tutti i sistemi di coordinate, non solo quello cilindrico.
\[\tag{1}
\int_{\mathbb{R}^3} (\nabla \cdot A)\, \phi \, dV = -\int_{\mathbb{R}^3} A\cdot (\nabla \phi)\, dV.\]
In coordinate cilindriche
\[\nabla \phi = \frac{\partial \phi}{\partial r}e_r+\frac{\partial \phi}{r\partial \theta} e_\theta + \frac{\partial \phi}{\partial z}e_z, \]
e inoltre
\[dV= rdr d\theta dz.\]
Perciò
\[-\int_{\mathbb{R}^3} A\cdot \nabla \phi\, dV=-\int_{\mathbb{R}^3} \left( A_r \frac{\partial \phi}{\partial r} + A_\theta \frac{\partial \phi}{r\partial \theta} + A_z\frac{\partial \phi}{\partial z}\right)\, r dr d\theta dz.\]
Ora integriamo per parti nell'ultimo integrale a destra in modo da scaricare tutte le derivate sulle componenti di \(A\). Dopo aver moltiplicato e diviso per \(r\), otteniamo
\[
\int_{\mathbb{R}^3} \left[\frac{1}{r}\frac{\partial}{\partial r} \left( rA_r\right) + \frac{1}{r}\frac{\partial A_\theta}{\partial \theta} + \frac{\partial A_z}{\partial z} \right]\phi\, r dr d\theta d z.\]
Dalla (1) sappiamo che questo integrale deve essere uguale a \(\int [\nabla\cdot A] \phi\, dV\). Siccome \(\phi\) è una funzione arbitraria, l'espressione in parentesi quadra deve essere uguale a \(\nabla \cdot A\).
In sostanza questo metodo ti permette di dover ricordare solo l'espressione del gradiente e di ricavare da questa l'espressione della divergenza, che è l'operazione duale (nel senso della (1)). Funziona con tutti i sistemi di coordinate, non solo quello cilindrico.
Ciao Dissonance,
grazie per l'ulteriore spiegazione.In realtà il teorema della divergenza l'ho sempre conosciuto in una forma "diversa".
grazie per l'ulteriore spiegazione.In realtà il teorema della divergenza l'ho sempre conosciuto in una forma "diversa".