Ditemi dove sbaglio (Successione definita per ricorrenza)

skorpion89-votailprof
Ciao ragazzi, non riesco a capire una cosa.
In pratica quando ho da risolvere una successione definita per ricorrenza da una legge utilizzo ormai sempre lo stesso metodo. A volte risulta, altre no. Quindi non riesco a capire se è il metodo che non va applicato in tutti i casi oppure se semplicemente sbaglio qualche calcolo io.

Adesso vi scrivo il procedimento con un semplicissimo esercizio così capite meglio cosa intendo.

Se ho questo esercizio:
Calcolare il limite della successione definita per ricorrenza dalla legge:

$\{(a_n=1) , (a_(n+1)=a_n/((sqrt(a_n)+1))):}$

Io per prima cosa calcolo $\phi(t)=0 -> t/((sqrt(t)+1))-t=0 -> t=0$;
dopodichè calcolo $\phi(t)>0$ per vedere dove la successione cresce ed ottengo $\phi(t)=0 -> t<0$.
A questo punto posso concludere che la successione data cresce per $a_n<0$ e decresce per $a_n>0$. Nel nostro caso $a_n=1>0$ e quindi la successione definita per ricorrenza decresce e tende a $0$. ($f(0;+infty) a_n->0$).

Ditemi dove e se sbaglio ç_ç
Grazie anticipatamente.

Risposte
gugo82
Sbagli quando dici che $phi(t)$ cresce per $t<0$ (o almeno così ho capito io...): infatti $phi$ è definita solo per $t>=0$.

Inoltre, il fatto che $(a_n)$ sia decrescente lo puoi subito trarre dalla maggiorazione $t/(sqrt(t)+1)
Visto che $(a_n)$ è una successione non-negativa e strettamente decrescente, esiste $lim_n a_n=L$; tale $L$ può essere o $-oo$ oppure finito ma, essendo $a_n>=0$, il caso $L=-oo$ non può presentarsi; quindi $L$ è finito ed il suo valore si trova passando al limite nella relazione che definisce per ricorrenza la successione (perchè?); perciò devi risolvere l'equazione $L=L/(sqrt(L)+1)$ che implica $L=0$ (come hai giustamente detto tu).
Possiamo così concludere che $lim_n a_n=0$.

skorpion89-votailprof
ah si scusa non avevo considerato il campo di esistenza della radice. Ma quindi, a parte quest'errore, è giusto il procedimento? Posso applicarlo anche in altre successioni sempre definite per ricorrenza oppure devo considerare qualcos'altro? (spesso mi trovo successioni trigonometriche definite per ricorrenza)

skorpion89-votailprof
Raga nessuno saprebbe aiutarmi?
scusate se uppo la discussione ma domani ho l'esame ç_ç
ditemi solo se il procedimento che ho applicato è valido in qualsiasi successione (anche trigonometrica) definita per ricorrenza da una legge...
grazie mille anticipatamente

skorpion89-votailprof
raga per favore ç_ç tra 12 ore e 16 minuti ho l'esame e nel 2012 finisce il mondo ç_ç aiutatemi ç_ç

gugo82
Beh, lo studio delle successioni definite per ricorrenza non è la cosa più semplice del mondo; dipende tutto dalla funzione che serve definire la relazione ricorrente, dalla sua monotonia, dalla convessità e via dicendo.

Supponiamo che $(a_n)$ sia assegnata mediante:

$\{(a_1=\bar(t)),(a_(n+1)=phi(a_n)):}$

ove $phi:I\to RR$ continua in $I\subseteq RR$.
La prima cosa da fare è stabilire quali sono i punti fissi, al finito ed (eventualmente) all'inifinito, di $phi$; in altre parole, si deve risolvere in $I$ l'equazione $t=phi(t)$*.
Risolvere tale equazione è importante perchè, se $(a_n)$ converge, allora il limite $a$ di $(a_n)$ è una soluzione di $t=phi(t)$ (per continuità di $phi$). Pertanto, se il problema $t=phi(t)$ non ha soluzioni in $I$, la $(a_n)$ non può convergere.

Determinati i punti fissi di $phi$ abbiamo dei candidati ad essere il limite della nostra successione definita per ricorrenza; quindi il problema si sposta sulla successione stessa, in quanto abbiamo bisogno di un risultato di regolarità che ci assicuri che la $(a_n)$ abbia effettivamente un limite.
Come ottenere un risultato di regolarità?
In generale non c'è un'unica ricetta.
Una buona cosa è stabilire se, ad esempio, la successione $(a_n)$ è monotona, poichè in tal caso si può invocare il teorema sulla regolarità delle successioni monotone. Un modo semplice di stabilire la monotonia di $(a_n)$ è cercare di vedere se è verificata una disuguaglianza del tipo $t<=phi(t)$ oppure $t>=phi(t)$ in $I$: se fosse verificata una delle due disuguaglianze si avrebbe $a_n<=phi(a_n)=a_(n+1)$ oppure $a_n>=phi(a_n)=a_(n+1)$, quindi $(a_n)$ sarebbe monotona.
Un'altra possibilità per provare la regolarità di $(a_n)$ è stabilire se la $phi$ ha per immagine un compatto e se essa è lipschitziana con costante di Lipschitz $<1$, ossia se risulta $|phi(t)-phi(tau)|
$|a_(n+p)-a_n|<= \sum_(i=1)^p |a_(n+i)-a_(n+i-1)|=\sum_(i=1)^p |phi(a_(n+i))-phi(a_(n+i-1))|$
$\quad <= \sum_(i=1)^p L^(n+i-2) |a_2-a_1|$
$\quad =|a_2-a_1| \ \sum_(i=n-1)^(n+p-2) L^i$
$\quad =|a_2-a_1| \ \sum_(i=n-1)^(+oo) L^i$

ed il fattore $\sum_(i=n-1)^(+oo) L^i$ è infinitesimo perchè è la successione dei resti di una serie convergente. Ne viene che $(a_n)$ è di Cauchy nell'immagine di $phi$ che è compatta, quindi $(a_n)$ converge. Per provare che $phi$ è lipschitziana basta, ad esempio, provare che la sua derivata prima ha $"sup"|phi'|<1$.

Altro al momento non mi viene in mente; sicuramente ci sono altri metodi, però. Potresti vedere su Giusti, Esercizi e Complementi di Analisi Metematica, mi pare che lì qualcosa c'è.

Acquisita la regolarità di $(a_n)$, si deve poi determinare quello tra i punti fissi di $phi$ che è il limite di $(a_n)$.
Pure qui hai diversi modi che puoi scegliere, ma dipende sempre molto da $phi$.

Più di questo, al momento non so dirti, mi spiace. Spero d'esserti stato utile lo stesso.


__________
* Qui non intendo necessariamente "risolvere" come "dire esattamente quali sono i valori di $t$ verificanti l'equazione"; il verbo "risolvere" è inteso in senso lato, cioè "è necessario sapere se ci sono e quante sono le soluzioni dell'equazione".

skorpion89-votailprof
ok grazie mille gugo, vedrò di approfondire meglio anche se sei stato molto esauriente ;)
grazie ancora ciau

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