Differenziabilità nel punto
Salve a tutti, sto affrontando gli esercizi sulla continuità, derivabilità e differenziabilità di funzioni a due variabili.
Il mio dubbio riguarda la differenziabilità.
Se ho una funzione f(x,y) su tutto il dominio tranne in (x,y)=(0,0) dove vale zero, se calcolo attraverso la definizione di derivate parziale il limite in (x,y)=(0,0) e ottengo un valore finito perché non posso concludere che è anche differenziabile per il teorema del differenziale totale?
Ho infatti visto in alcuni esercizi risolti che usano il limite del differenziale nel punto (x,y)=(0,0).
Cosa sbaglio?
Vi ringrazio.
Il mio dubbio riguarda la differenziabilità.
Se ho una funzione f(x,y) su tutto il dominio tranne in (x,y)=(0,0) dove vale zero, se calcolo attraverso la definizione di derivate parziale il limite in (x,y)=(0,0) e ottengo un valore finito perché non posso concludere che è anche differenziabile per il teorema del differenziale totale?
Ho infatti visto in alcuni esercizi risolti che usano il limite del differenziale nel punto (x,y)=(0,0).
Cosa sbaglio?
Vi ringrazio.
Risposte
Cosa dice il teorema del differenziale totale?
Che se una funzione f:Df-->R è continua e derivabile in un intorno di x0 appartenente a Df, allora è differenziabile nel punto.
No, non basta solo essere derivabile. Rileggi meglio questo teorema
Mi sfugge anche la condizione della loro esistenza?
Grazie.
Grazie.
No, la funzione deve essere derivabile con continuità
E' vero, avevo interpretato la continuità riferita alla funzione di partenza.
Quindi anche se esistono derivate parziali nel punto, devo verificare che queste siano continue prima di dire che la funzione è differenziabile nel punto?
Usare il limite del differenziale equivale a fare ciò?
Grazie.
Quindi anche se esistono derivate parziali nel punto, devo verificare che queste siano continue prima di dire che la funzione è differenziabile nel punto?
Usare il limite del differenziale equivale a fare ciò?
Grazie.
Si, devi verificare prima che le derivate siano continue nel punto considerato.
No, quello che intendi con "fare il limite del differenziale" non ha nulla a che fare con il teorema di sopra, in quel caso si sta solo applicando la definizione di differenziabilità.
No, quello che intendi con "fare il limite del differenziale" non ha nulla a che fare con il teorema di sopra, in quel caso si sta solo applicando la definizione di differenziabilità.
Capito
. Ti ringrazio.
Una cosa; per verificare la continuità della derivata mi basta fare il limite per "i vari percorsi" e verificare che rimanga uguale il risultato?

Una cosa; per verificare la continuità della derivata mi basta fare il limite per "i vari percorsi" e verificare che rimanga uguale il risultato?
No, quello serve per sapere se la derivata esiste, per vedere se è continua devi verificare la continuità della funzione derivata, ossia verificare che il limite della funzione derivata in quel punto coincide con la derivata in quel punto.
Probabilmente "il limite per i vari percorsi" che dice Giambus è una maniera di dire "verificare se il limite esiste". E qui bisognerebbe avere fatto bene i limiti per sapere che NON è sufficiente che esistano tutti i limiti unidimensionali e siano uguali affinché esista il limite multidimensionale. Quella di restringersi ai percorsi unidimensionali è solo una tecnica per dimostrare che un limite non esiste.
@Giambus: Si vede che non hai studiato seriamente la teoria. Se vorrai dedicarti a qualcosa in cui la matematica serve, questa sarà una lacuna. Decidi tu se è il caso di colmarla.
@Giambus: Si vede che non hai studiato seriamente la teoria. Se vorrai dedicarti a qualcosa in cui la matematica serve, questa sarà una lacuna. Decidi tu se è il caso di colmarla.